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- Il G20 punta su inclusione, innovazione e sostenibilità agricola.
- 673 milioni di persone hanno sofferto di denutrizione nel 2024.
- Servono investimenti annuali di 1,1 trilioni di dollari fino al 2030.
L’agricoltura globale si trova ad un punto di svolta cruciale, con sfide complesse che richiedono soluzioni innovative e collaborative. Il G20 Agricoltura, riunitosi a Città del Capo, in Sudafrica, ha posto l’accento su quattro aree di intervento fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e promuovere investimenti agricoli inclusivi. In questo contesto, l’Italia si distingue per il suo impegno verso la qualità del cibo, l’innovazione sostenibile e il coinvolgimento attivo nel Piano Mattei.
Priorità strategiche del G20 Agricoltura
La riunione ministeriale del G20 ha ribadito una visione strategica condivisa tra le nazioni partecipanti, focalizzata su:
Inclusione nei mercati e sicurezza alimentare Coinvolgimento di giovani e donne
Innovazione e trasferimento tecnologico
Sostenibilità agricola
Queste priorità riflettono la consapevolezza che l’agricoltura moderna deve affrontare sfide globali come la fame, la povertà e i cambiamenti climatici, promuovendo al contempo la crescita economica e la prosperità sociale. Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha sottolineato l’urgenza di trasformare i sistemi agroalimentari verso modelli più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili.
- 🇮🇹 Ottimo! L'Italia si conferma leader nell'innovazione agricola......
- 🌍 Troppe belle parole, ma la fame nel mondo......
- 🤔 Interessante il focus sull'Africa, ma siamo sicuri che......
L’impegno dell’Italia per la qualità e l’innovazione
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato l’importanza della qualità del cibo come elemento distintivo dell’approccio italiano. “Per l’Italia non basta che ci sia cibo per tutti: il cibo deve essere di qualità”, ha affermato il Ministro, sottolineando l’impegno del Paese nell’investire nelle potenzialità dei territori, sia a livello nazionale che europeo.
L’Italia riconosce il ruolo chiave dei piccoli agricoltori, delle donne e dei giovani nel futuro dell’agricoltura, promuovendo un accesso equo a mercati e risorse e favorendo l’innovazione come strumento di produttività e sostenibilità. Si pone *un’attenzione speciale alla resistenza ai fenomeni climatici avversi, in quanto gli agricoltori sono visti come i principali guardiani del territorio e giocatori essenziali nella lotta contro il cambiamento climatico.

Il Piano Mattei e l’Africa: un’opportunità di crescita condivisa
Il Ministro Lollobrigida ha ribadito l’impegno dell’Italia nel Piano Mattei, un’iniziativa strategica che mira a valorizzare il potenziale dell’Africa, continente ricco di risorse e opportunità. “Non guardiamo all’Africa come a un continente povero ma ricco di potenzialità, con il 60% delle terre arabili del pianeta”, ha affermato il Ministro, sottolineando la volontà dell’Italia di mettere a disposizione le proprie tecnologie ed esperienze per promuovere lo sviluppo agricolo sostenibile nel continente africano.
L’Italia ha già sostenuto con successo iniziative lodevoli in Africa, raggiungendo esiti favorevoli. Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di regole condivise e del rispetto di tali regole per garantire il successo di tali iniziative.
Verso un futuro agroalimentare sostenibile e inclusivo
Il G20 Agricoltura rappresenta un’occasione fondamentale per affrontare le sfide globali che interessano il settore agroalimentare. La fame nel mondo è ancora una realtà drammatica, con 673 milioni di persone che hanno sofferto di denutrizione cronica nel 2024. Qualora l’andamento attuale dovesse persistere, entro il 2030, oltre 512 milioni di individui sperimenteranno ancora la fame, con quasi il 60% di essi residenti in Africa.
Per raggiungere l’obiettivo di Fame Zero, la FAO stima che siano necessari investimenti annuali di circa 1,1 trilioni di dollari fino al 2030 per la mitigazione e la resilienza. In questo contesto, il G20 può svolgere un ruolo cruciale, promuovendo l’innovazione, gli investimenti sostenibili, la trasparenza dei dati e approcci politici integrati.
Un Nuovo Orizzonte: Agricoltura Rigenerativa e Comunità Resilienti
L’impegno italiano verso un’agricoltura di qualità e sostenibile si sposa con la crescente attenzione globale verso pratiche agricole rigenerative. Queste pratiche, che mirano a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e sequestrare il carbonio atmosferico, rappresentano un’opportunità per creare sistemi agroalimentari più resilienti e sostenibili.
L’agricoltura rigenerativa non è solo una questione di tecniche agricole, ma anche di comunità. Promuovere la collaborazione tra agricoltori, ricercatori, consumatori e decisori politici è fondamentale per creare un futuro agroalimentare in cui la produzione di cibo sia in armonia con l’ambiente e il benessere delle persone.
L’agricoltura, in fondo, è un atto di fiducia nel futuro. Seminare un seme significa credere che quel seme germoglierà, crescerà e darà frutto. Questa fiducia è ciò che ha permesso all’umanità di prosperare per millenni. Oggi, di fronte alle sfide globali, abbiamo bisogno di riscoprire questa fiducia e di investire in un’agricoltura che sia in grado di nutrire il mondo in modo sostenibile e inclusivo.
Una nozione base di agricoltura, strettamente correlata al tema principale, è la rotazione delle colture. Questa pratica, utilizzata da secoli, consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno in cicli programmati. I benefici sono molteplici: miglioramento della fertilità del suolo, riduzione della diffusione di parassiti e malattie, e aumento della biodiversità.
Una nozione di agricoltura avanzata, applicabile al tema dell’articolo, è l’utilizzo di sensori e droni per il monitoraggio delle colture*. Queste tecnologie permettono di raccogliere dati precisi sullo stato di salute delle piante, sull’umidità del suolo e sulla presenza di parassiti, consentendo agli agricoltori di intervenire in modo mirato e tempestivo, ottimizzando l’uso di risorse come acqua e fertilizzanti.
Riflettiamo: l’agricoltura non è solo una questione di produzione di cibo, ma anche di cura del territorio, di tutela della biodiversità e di costruzione di comunità resilienti. Investire in un’agricoltura di qualità e sostenibile significa investire nel nostro futuro e nel futuro delle prossime generazioni.