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- Geopolitica: La filiera agroalimentare vale 707 miliardi di euro.
- Allarme cibi ultra-processati: 8 italiani su 10 chiedono il divieto nelle scuole.
- Sostenibilità: 4 milioni di persone impiegate nel settore.
## Un’analisi approfondita
Il 15 ottobre 2025, si conclude a Roma la XXIII edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, un evento cruciale organizzato da Coldiretti in collaborazione con The European House – Ambrosetti. Questo convegno, che si tiene ogni due anni, costituisce un riferimento cruciale per l’industria agroalimentare italiana, fornendo un ambito per il dibattito e l’esame delle evoluzioni in corso sia a livello nazionale che globale. L’edizione di quest’anno si è concentrata su una serie di sfide interconnesse che minacciano la stabilità e la prosperità del settore, tra cui le tensioni geopolitiche globali, l’impatto dei dazi commerciali, i rischi per la salute derivanti dai cibi ultra-processati, la necessità di promuovere la sostenibilità e la biodiversità, e la protezione del _Made in Italy_.
## Geopolitica, Dazi e Sicurezza Alimentare: Le Sfide Globali
Il forum ha affrontato il delicato equilibrio geopolitico mondiale, con particolare attenzione alla minaccia dei dazi e all’impatto dei conflitti internazionali sull’agricoltura. In un contesto globale sempre più instabile, la sicurezza alimentare è diventata una priorità assoluta per molti paesi. I dazi commerciali, in particolare, possono avere un impatto significativo sulla competitività dei prodotti agricoli italiani sui mercati internazionali. Durante il forum, è emersa con forza la necessità di adottare strategie per mitigare questi rischi e garantire la resilienza del settore agroalimentare italiano. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato come _pace e sicurezza_ siano prerequisiti fondamentali anche per l’agricoltura, evidenziando il ruolo cruciale dell’Italia nel garantire la stabilità internazionale.

## Cibi Ultra-Processati e Salute: Un Allarme Crescente
Un altro tema centrale del forum è stato il crescente allarme per i rischi associati ai cibi ultra-processati. Studi recenti hanno dimostrato che il consumo eccessivo di questi alimenti può avere effetti negativi sulla salute, aumentando il rischio di obesità, malattie cardiovascolari e altre patologie croniche. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha evidenziato come i cibi ultra-processati siano al centro dell’agenda internazionale e ha sottolineato la necessità di intervenire con politiche mirate per promuovere una dieta più sana ed equilibrata. In questo contesto, la _dieta mediterranea_ è stata presentata come un modello virtuoso da seguire, grazie ai suoi benefici comprovati per la salute e alla sua ricchezza di alimenti freschi e naturali. Un sondaggio Coldiretti/Censis ha rivelato che 8 italiani su 10 chiedono il divieto per legge dei cibi ultra-formulati nelle mense scolastiche, un segnale chiaro della crescente preoccupazione per la salute dei giovani.
## Sostenibilità, Biodiversità e Made in Italy: Un Trinomio Indissolubile
La sostenibilità, la biodiversità e la tutela del _Made in Italy_ sono state presentate come un trinomio indissolubile per il futuro dell’agricoltura italiana. La crescente consapevolezza dei consumatori nei confronti dell’impatto ambientale dei prodotti alimentari ha spinto le aziende agricole a investire in pratiche più sostenibili, come l’agricoltura biologica, l’agroecologia e la riduzione dell’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. La biodiversità, intesa come la varietà di specie vegetali e animali presenti negli ecosistemi agricoli, è un elemento chiave per garantire la resilienza del settore e la qualità dei prodotti. La tutela del _Made in Italy_, infine, è fondamentale per valorizzare le eccellenze agroalimentari italiane sui mercati internazionali e proteggerle dalla concorrenza sleale. Il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha sottolineato che la filiera agroalimentare italiana vale _707 miliardi di euro_ e impiega 4 milioni di persone, dati in crescita nel 2025, evidenziando l’importanza strategica del settore per l’economia del paese.
## Verso un Futuro Agroalimentare Consapevole e Sostenibile
Il XXIII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione ha offerto una panoramica completa delle sfide e delle opportunità che attendono il settore agroalimentare italiano. Dalle tensioni geopolitiche globali ai rischi per la salute derivanti dai cibi ultra-processati, dalla necessità di promuovere la sostenibilità e la biodiversità alla tutela del _Made in Italy_, i temi affrontati durante il forum hanno evidenziato la complessità e l’importanza strategica del settore. La partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, esperti, accademici, opinionisti e protagonisti del mondo economico, finanziario e politico ha contribuito a stimolare un dibattito costruttivo e a individuare soluzioni innovative per affrontare le sfide del futuro.
Amici, parliamoci chiaro: l’agricoltura è un po’ come un grande organismo vivente. Per farla prosperare, dobbiamo capire come funzionano le sue parti. Una nozione base, ma fondamentale, è il concetto di _rotazione delle colture_. Avete presente quando i nostri nonni cambiavano ogni anno cosa piantare nello stesso campo? Ecco, non lo facevano a caso! La rotazione aiuta a mantenere il terreno fertile, a prevenire malattie e parassiti, e a ridurre la necessità di fertilizzanti chimici. È un po’ come dare una “vacanza” al terreno, permettendogli di rigenerarsi.
Ma l’agricoltura non è solo tradizione, è anche innovazione. Una nozione avanzata, che sta prendendo sempre più piede, è l’uso di _sensori e droni_ per monitorare lo stato delle colture. Immaginate di poter controllare l’umidità del terreno, la presenza di malattie o parassiti, e la crescita delle piante, tutto da remoto, con un semplice click. Questo permette di intervenire in modo mirato, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo gli sprechi.
Ora, fermiamoci un attimo a riflettere. Cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per sostenere un’agricoltura più consapevole e sostenibile? Forse scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre il consumo di cibi ultra-processati, o semplicemente informarci di più su come vengono prodotti gli alimenti che portiamo in tavola. Ogni piccolo gesto conta, e insieme possiamo fare la differenza.