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- Età media agricoltori: 57 anni, solo il 12% ha meno di 40.
- Tra 2013 e 2019, persi 1,7 milioni di giovani rurali.
- Deficit finanziario giovani agricoltori nel 2022: 14,1 miliardi di euro.
L’agricoltura, pilastro fondamentale dell’economia di molti Stati membri dell’Unione Europea, si trova ad affrontare una sfida demografica senza precedenti. Con un’età media degli agricoltori che si attesta sui *57 anni e solo il 12% dei lavoratori del settore con meno di 40 anni, il rischio di una crisi alimentare a lungo termine è concreto. Questa problematica, esacerbata dalla diminuzione della popolazione rurale, compromette la sicurezza alimentare, l’indipendenza strategica dell’UE nella produzione agricola e la sostenibilità dei panorami agrari europei. Tra il 2013 e il 2019, il numero di giovani tra i 15 e i 24 anni residenti nelle aree rurali è crollato da 3,6 milioni a 1,9 milioni, mentre la fascia 25-29 anni è diminuita da 6,9 milioni a 5,9 milioni.
La Strategia Europea per il Rinnovamento Generazionale
Per invertire questa tendenza preoccupante, la Commissione Europea ha elaborato un “Piano strategico per il ricambio generazionale in agricoltura”. L’obiettivo primario è raddoppiare la quota di giovani agricoltori entro il 2040, portandoli a costituire circa il 24% della forza lavoro agricola europea. La strategia si articola in cinque leve d’azione chiave:
1. Accesso alla terra: Facilitare l’accesso ai terreni agricoli, attualmente gestiti per 15 milioni di ettari in affitto contro i 10 milioni di proprietà.
2. Finanza: Superare il deficit di finanziamento che nel 2022 ha raggiunto i 14,1 miliardi di euro per i giovani agricoltori, pari al 22% del deficit totale del settore.
3. Competenze: Fornire formazione e competenze adeguate per affrontare le sfide economiche e ambientali del settore.
4. Equi standard di vita nelle aree rurali: Promuovere condizioni di vita dignitose e attrattive nelle zone rurali, contrastando lo spopolamento. 5. Sostegno alla successione: Agevolare il trasferimento delle aziende agricole tra generazioni, superando gli ostacoli amministrativi e finanziari.

- È fantastico vedere l'UE impegnata a sostenere i giovani agricoltori... 👍...
- Temo che queste misure non siano sufficienti a risolvere il problema... 😔...
- E se invece di puntare solo sui giovani, rivalutassimo il ruolo degli anziani... 🤔...
Misure Concrete e Strumenti di Supporto
La strategia prevede una serie di misure concrete per sostenere i giovani agricoltori:
Un “pacchetto di avviamento” obbligatorio nella prossima Politica Agricola Comune (PAC), con un importo forfettario fino a *300.000 euro per l’avvio dell’attività.
Programmi di garanzia e agevolazioni sui tassi d’interesse, concepiti in collaborazione con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), per agevolare l’ottenimento di finanziamenti.
Istituzione di un Osservatorio Europeo del Territorio per accrescere la trasparenza fondiaria e combattere la speculazione.
Integrazione degli aspetti rilevanti del rinnovo generazionale nel Semestre Europeo, con particolare attenzione alle riforme delle pensioni e al trasferimento delle aziende agricole.
Coinvolgimento dei giovani agricoltori nel programma Erasmus per giovani imprenditori, per favorire lo scambio di buone pratiche e la diversificazione delle entrate.
Cofinanziamento di servizi di assistenza agricola per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata degli agricoltori.
Gli Stati membri dovranno elaborare strategie nazionali per il ricambio generazionale entro il *2028, investendo almeno il 6% della loro spesa agricola in misure di sostegno mirate.
Un Futuro Sostenibile e Attrattivo per l’Agricoltura Europea
La strategia europea rappresenta un passo fondamentale per garantire un futuro sostenibile e attrattivo per l’agricoltura. Come ha sottolineato Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme, “Sostenere i giovani agricoltori significa plasmare l’agricoltura del futuro attraverso la sostenibilità, l’innovazione, la digitalizzazione, l’agricoltura di precisione e l’apertura internazionale”. Il Commissario europeo per l’agricoltura e l’alimentazione, Christophe Hansen, ha inoltre affermato: “Vogliamo che ogni giovane che sogna di dedicarsi all’agricoltura veda un percorso concreto, con meno ostacoli e un sostegno più forte”.
Verso un’Agricoltura del Futuro: Riflessioni e Prospettive
Amici lettori, immaginate per un momento di trovarvi di fronte a un campo arato, pronto per essere seminato. La terra, fertile e ricca, attende solo di essere coltivata. Ma chi si prenderà cura di questo campo? Chi seminerà i semi del futuro? La risposta a questa domanda è cruciale per il destino dell’agricoltura europea.
Una nozione base di agricoltura ci insegna che la rotazione delle colture* è fondamentale per mantenere la fertilità del suolo e prevenire l’esaurimento delle risorse. Allo stesso modo, un ricambio generazionale è essenziale per garantire la vitalità e la resilienza del settore agricolo.
Guardando al futuro, l’agricoltura di precisione offre strumenti avanzati per ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre l’impatto ambientale e aumentare la produttività. Tecnologie come i sensori remoti, i droni e l’intelligenza artificiale possono aiutare i giovani agricoltori a prendere decisioni più informate e a gestire le loro aziende in modo più efficiente.
Ma la tecnologia da sola non basta. È necessario un cambiamento di mentalità, un nuovo approccio che valorizzi il ruolo dell’agricoltura come custode del territorio e garante della sicurezza alimentare. I giovani agricoltori devono essere visti non solo come produttori di cibo, ma anche come imprenditori innovativi, capaci di creare valore aggiunto e di contribuire allo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
Riflettiamo insieme: cosa possiamo fare, come singoli cittadini e come società, per sostenere i giovani agricoltori e incentivare il ricambio generazionale? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti di chi si impegna a coltivare la terra e a nutrire il nostro futuro?