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Rivoluzione agricola: incentivi UE scatenano la svolta green

La nuova PAC 2028-2034 promette pagamenti forfettari fino a 200.000 euro per azienda, ma l'Italia teme tagli e chiede una PAC più forte per affrontare le sfide del settore.
  • Nuovi pagamenti fino a 200.000 euro per azienda per la transizione.
  • Obiettivo di spesa del 43% per clima e ambiente nei PNRR.
  • L'Italia rischia una riduzione di 1 miliardo di euro rispetto al 2021-2027.

Il commissario europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen, ha presentato le proposte della Commissione al Consiglio Agrifish, evidenziando un cambio di paradigma: _meno obblighi e più incentivi_ per gli agricoltori.

Un elemento chiave di questa riforma è l’introduzione di *pagamenti forfettari fino a 200.000 euro per azienda agricola, pensati per accompagnare la transizione verso pratiche agricole più sostenibili. Questo approccio supera la logica della mera compensazione dei costi sostenuti, offrendo un contributo concreto per ridurre i rischi legati all’innovazione e all’adozione di nuove tecnologie.

Incentivi e semplificazione: le parole chiave della nuova PAC

Hansen ha sottolineato come la nuova PAC miri a responsabilizzare gli agricoltori, spostando l’attenzione dagli obblighi agli incentivi. L’obiettivo è rendere la partecipazione ai programmi ambientali più attraente, offrendo vantaggi economici e commerciali concreti. La semplificazione è un altro pilastro fondamentale: gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nella pianificazione, definendo le proprie priorità in base alle esigenze specifiche del territorio. Tuttavia, dovranno garantire un obiettivo di spesa del 43% per Clima e Ambiente nell’ambito dei Piani Nazionali e Regionali (PNRR), che costituiranno la struttura del prossimo bilancio pluriennale dell’UE (QFP) 2028-2034.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente una PAC che premia chi fa bene! 🤩 Incentivi......
  • Troppi incentivi, poca attenzione al budget... 😡 Rischiamo......
  • La rotazione delle colture è la chiave? 🤔 Forse dovremmo......

Le preoccupazioni degli Stati membri e il ruolo dell’Italia

Nonostante l’entusiasmo per la nuova impostazione, diversi Stati membri hanno espresso preoccupazioni riguardo al budget complessivo e alla ripartizione delle risorse. In particolare, 17 Paesi*, tra cui l’Italia, hanno firmato una dichiarazione congiunta sottolineando la necessità di una PAC forte e coesa, in grado di affrontare le crescenti sfide del settore agricolo, come l’aumento dei costi di produzione, la complessa situazione geopolitica e gli obiettivi climatici.

Uno studio del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha analizzato le possibili ricadute per l’Italia, evidenziando il rischio di una riduzione delle risorse complessive di oltre 1 miliardo di euro rispetto al periodo 2021-2027. La nuova architettura, con l’istituzione di un Fondo Unico (National Regional Partnership Fund – NRPF) che accorpa le risorse destinate a PAC, Coesione, Pesca, Migrazione e Sicurezza, sposta il baricentro del negoziato da Bruxelles alle capitali nazionali. Per l’Italia sarà perciò di vitale importanza gestire con perizia il dibattito interno per assicurarsi la porzione più ampia possibile, sfruttando la comprovata efficienza della PAC nel convertire gli stanziamenti in spesa effettiva, superando altre politiche in tale ambito.

Verso un’agricoltura resiliente e sostenibile: la sfida del futuro

La PAC 2028-2034 rappresenta un’opportunità per trasformare l’agricoltura europea in un settore più resiliente, sostenibile e competitivo. La transizione verde, supportata da incentivi economici e semplificazioni burocratiche, può favorire l’adozione di pratiche innovative e la valorizzazione delle specificità territoriali. Tuttavia, è fondamentale che gli Stati membri si impegnino in un negoziato costruttivo per garantire un budget adeguato e una ripartizione equa delle risorse, tenendo conto delle diverse esigenze e priorità.
Amici lettori, in questo contesto di profondo cambiamento, è utile ricordare un concetto base dell’agricoltura: la _rotazione delle colture_. Questa pratica, apparentemente semplice, è fondamentale per mantenere la fertilità del suolo, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e migliorare la resa delle coltivazioni. Allo stesso modo, la nuova PAC ci invita a “ruotare” le nostre strategie, abbandonando vecchi approcci e abbracciando nuove soluzioni per un futuro più sostenibile.
E per chi vuole approfondire, un concetto di agricoltura avanzata è l’_agricoltura di precisione_, che utilizza tecnologie come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione per ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi, riducendo l’impatto ambientale e aumentando l’efficienza produttiva.

Riflettiamo, quindi, su come possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a questa trasformazione, scegliendo prodotti locali e sostenibili, sostenendo gli agricoltori che si impegnano per la tutela dell’ambiente e informandoci sulle nuove sfide e opportunità del settore agricolo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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