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- Il Politecnico di Milano crea un "gemello digitale" del vigneto.
- L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025.
- 57,4% del vino in giacenza è a denominazione d'origine.
L’innovazione tecnologica sta ridefinendo il futuro della viticoltura, con il Politecnico di Milano all’avanguardia nello sviluppo di soluzioni per l’automazione agricola. Una pubblicazione recente su AgriEngineering ha presentato una *nuova metodologia per la modellazione e la gestione autonoma delle attività nei vigneti, aprendo nuove prospettive per un settore agricolo più efficiente e sostenibile.
La Rivoluzione Digitale nel Vigneto
Mentre la vendemmia è in pieno svolgimento in tutta Italia, il Politecnico di Milano proietta lo sguardo verso il futuro, integrando meccanica, informatica e simulazione digitale. Un gruppo di studiosi provenienti dai Dipartimenti di Ingegneria Meccanica, Elettronica, Informazione e Bioingegneria ha messo a punto un sistema pionieristico per valutare e ottimizzare le strategie di guida autonoma dei mezzi agricoli in un contesto virtuale. Questa metodologia non solo riduce l’esigenza di manodopera umana, ma punta a creare un ecosistema digitale estremamente accurato per l’elaborazione, la verifica e il miglioramento delle soluzioni di automazione agricola che si basano su sensori e algoritmi predittivi.
Questa indagine ha condotto alla realizzazione di un “gemello digitale” del vigneto, capace di riprodurre con estrema fedeltà le inclinazioni, le asperità del terreno e la disposizione dei filari. In questo scenario virtuale, sono stati testati trattori equipaggiati con sensori GNSS (Global Navigation Satellite System) e IMU (Inertial Measurement Unit) a basso costo, guidati da algoritmi sofisticati. Questi trattori sono in grado di navigare autonomamente tra i filari ed eseguire manovre di svolta fuori campo con elevata precisione.
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Un Approccio Integrato per l’Agricoltura del Futuro
“Il nostro approccio combina la modellazione del terreno, il controllo avanzato e la sensoristica realistica in un unico ambiente di simulazione,” spiega Federico Cheli, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano e coordinatore del progetto. “Questo permette di accelerare la ricerca, riducendo al contempo i rischi e i costi associati alle prove sul campo.”
Gli studiosi evidenziano che l’impiego di simulazioni accurate non solo minimizza i pericoli e le spese delle prove sul campo, ma costituisce anche un efficace strumento per la formazione degli operatori e per favorire l’adozione di tecnologie agricole innovative. L’iniziativa è il risultato della collaborazione tra il Politecnico di Milano e l’azienda Soluzioni Ingegneria s.r.l., specializzata nello sviluppo di software per la simulazione dinamica dei veicoli, in particolare il software proprietario AgriSI®. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di cooperazione con aziende impegnate nella ricerca sull’automazione e la sostenibilità in agricoltura.

L’Italia e il Mercato Globale del Vino
L’Italia si conferma come il più grande produttore mondiale di vino nel 2025. Nonostante le incertezze commerciali, il mercato globale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, grazie alla crescita contenuta della produzione che contribuirà a stabilizzare le scorte. Le riesportazioni globali di vino ammontano a circa 4,55 miliardi di euro. L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) stima che Italia e Francia, grandi produttori, consumatori ed esportatori di vino, abbiano percentuali di riesportazione rispettivamente dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui volumi di vino esportati.
Verso un Futuro Sostenibile e Innovativo
Le innovazioni non si fermano qui. Si esplorano nuove frontiere come i vini a bassa gradazione alcolica e dealcolati, ottenuti grazie alla selezione di cloni di vite più adatti e a tecniche agronomiche che limitano il grado zuccherino dell’uva. Dal Giappone arriva il Muscat Shiragai, un nuovo vitigno nato dall’incrocio tra un vitigno selvatico e il Moscato di Alessandria, che promette un sapore dolce e morbido. Le cantine investono sempre più sui wine lovers, con il 18% delle imprese che generano oltre il 60% del profitto grazie all’attività di incoming. La formazione professionale qualificata e una migliore gestione dei servizi pubblici diventano elementi centrali nelle strategie aziendali. Le giacenze di vino sono finalmente scese sotto i 40 milioni di ettolitri, con un aumento del vino nuovo ancora in fermentazione, conseguenza dell’avvio della campagna vendemmiale. Il 57,4% del vino in giacenza è a denominazione d’origine, con una netta prevalenza di rossi*.
Oltre l’Orizzonte: La Viticoltura del XXI Secolo
L’automazione agricola, supportata da tecnologie avanzate come i gemelli digitali e i trattori autonomi, rappresenta una svolta cruciale per il settore vitivinicolo. Questa trasformazione non solo promette di aumentare l’efficienza e la sostenibilità delle operazioni, ma offre anche nuove opportunità per la formazione degli operatori e l’adozione di pratiche agricole innovative.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su quanto la tecnologia stia plasmando il nostro rapporto con la terra. Pensate alla potatura verde, una pratica agricola fondamentale che consiste nel rimuovere i germogli in eccesso dalla vite per favorire una migliore esposizione al sole e una maggiore qualità dei grappoli. Ora, immaginate che un robot, guidato da sensori e algoritmi, possa eseguire questa operazione con precisione millimetrica, ottimizzando la resa e riducendo lo spreco di risorse.
E non finisce qui. La viticoltura di precisione, un approccio ancora più avanzato, utilizza droni, satelliti e sensori per monitorare costantemente lo stato di salute delle viti, fornendo informazioni dettagliate su umidità del suolo, stress idrico e presenza di malattie. Questi dati vengono poi elaborati da software sofisticati per creare mappe di prescrizione, che indicano esattamente quali interventi sono necessari in ogni punto del vigneto.
Questa rivoluzione tecnologica ci invita a ripensare il nostro ruolo nell’agricoltura. Non si tratta più solo di lavorare la terra con fatica e sudore, ma di utilizzare l’intelligenza e la creatività per creare un sistema agricolo più efficiente, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. E voi, cosa ne pensate? Siete pronti ad abbracciare questa nuova era della viticoltura?








