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- L'agrivoltaico potrebbe generare 944 GW installando impianti sull'1% della SAU.
- Decr. Lgs. 175/2025: solo impianti che garantiscono continuità agricola.
- Olivicoltura favorisce attività agricola economicamente sostenibile e a basso impatto.
L’agrivoltaico si afferma come una soluzione innovativa per coniugare produzione energetica e agricola, ma la sua bancabilità è strettamente legata alla redditività del settore agricolo. Approfondiamo le dinamiche, le sfide e le opportunità di questa sinergia.
Agrivoltaico: Un Modello di Sostenibilità Integrata
L’agrivoltaico emerge come una risposta concreta alla necessità di integrare la produzione di energia rinnovabile con l’attività agricola, affrontando la sfida di garantire sia la produzione di energia pulita che la sicurezza alimentare. Questa sinergia si propone di ottimizzare l’uso del suolo, creando un sistema in cui energia e agricoltura coesistono e si valorizzano reciprocamente.
Una recente indagine condotta dal Joint Research Center della Commissione Europea ha messo in luce le grandi potenzialità dell’agrivoltaico, calcolando che l’insediamento di infrastrutture agrivoltaiche su appena l’1% dell’intera superficie agricola utilizzata (SAU) potrebbe produrre circa *944 GW di potenza installata. Questo dato sottolinea l’importanza strategica dell’agrivoltaico nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità energetica e ambientale.

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La Bancabilità dell’Agrivoltaico: Un Equilibrio tra Energia e Agricoltura
La bancabilità di un impianto agrivoltaico è strettamente correlata alla solidità e alla continuità dell’attività agricola. La normativa vigente richiede che l’attività agricola sia mantenuta per tutta la durata dell’impianto, rendendo la sua redditività un elemento chiave per la stabilità del flusso di cassa e, di conseguenza, per l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.
Il Decreto Legislativo 175/2025 ha chiarito che, a meno di specifiche eccezioni, sul suolo agricolo possono essere realizzati solo impianti agrivoltaici, definiti come strutture che garantiscono la continuità agricola con moduli elevati da terra e che possono includere la rotazione dei moduli e strumenti di agricoltura di precisione. Questo pone l’attenzione sull’agricoltura, richiedendo che la coltivazione scelta sia economicamente sostenibile senza sussidi aggiuntivi.
Optare per coltivazioni che generano un elevato ricavo e richiedono interventi poco frequenti, come l’olivicoltura, può favorire la creazione di un’attività agricola che non costituisca un onere finanziario annuale per il gestore dell’impianto elettrico. Un’agricoltura remunerativa e non dipendente da sovvenzioni potrebbe essere percepita da un ente finanziario come uno scenario più sicuro, con ripercussioni positive sul Tasso Interno di Rendimento (IRR) e la possibilità di ottenere condizioni di prestito più vantaggiose.
Le metriche chiave per la sostenibilità tecnica ed economica includono:
Investimento elettrico per MWh prodotto (€capex/MWh anno) Investimento agricolo per PLV (€capex/PLV anno)
Costi operativi per MWh e per PLV
Resa economica (PLV per ettaro)
Parametri di interferenza (giornate di lavoro o addetti per ettaro)
Consumi idrici per ettaro
Tecnologie e Innovazioni per l’Agrivoltaico del Futuro
L’agrivoltaico avanzato si distingue per l’adozione di soluzioni integrative innovative, come il montaggio di moduli elevati da terra e la rotazione dei moduli stessi, al fine di non compromettere la continuità delle attività agricole e pastorali. Questo approccio consente l’applicazione di strumenti di agricoltura digitale e di precisione, migliorando l’efficienza e la sostenibilità del sistema.
Le tecnologie agrivoltaiche stanno attraversando un periodo di costante progresso e perfezionamento delle loro capacità. I moduli fotovoltaici bifacciali, per esempio, hanno la capacità di assorbire l’energia solare da entrambe le superfici, ottimizzando i risultati sia per la coltivazione che per la produzione di elettricità. Tra le altre innovazioni si annoverano i moduli solari organici e i pannelli solari a punti quantici, che presentano vantaggi in termini di costo, flessibilità e adattabilità.
Agrivoltaico: Una Sfida per l’Italia
L’agrivoltaico rappresenta una grande opportunità per l’Italia, ma la sua piena realizzazione si scontra con ostacoli burocratici e lungaggini nelle autorizzazioni. È indispensabile un quadro normativo definito per prevenire la proliferazione incontrollata di installazioni fotovoltaiche a terra che si mascherano da progetti agrivoltaici, un’esigenza sottolineata da Coldiretti.
Il Decreto Agricoltura 2024 (DL 15 maggio 2024, n. 63 convertito nella Legge 12 luglio 2024, n. 101) limita le installazioni fotovoltaiche con moduli a terra nei terreni produttivi per tutelare le aree vocate alla produzione agricola. Tuttavia, l’Italia incentiva solo l’agrivoltaico avanzato con le risorse del PNRR, offrendo finanziamenti a fondo perduto e tariffe incentivanti sull’energia prodotta.
Prospettive Future: Un Nuovo Paradigma per l’Agricoltura Sostenibile
L’agrivoltaico rappresenta un nuovo paradigma per l’agricoltura sostenibile, in cui la produzione di energia e la coltivazione agricola si integrano in un sistema virtuoso. Per massimizzare i benefici di questa sinergia, è fondamentale adottare un approccio olistico che tenga conto delle esigenze sia energetiche che agronomiche, garantendo la sostenibilità economica, ambientale e sociale del progetto.
In un contesto in cui le sfide ambientali e la necessità di energia pulita sono sempre più urgenti, l’agrivoltaico si propone come una soluzione innovativa e promettente per un futuro più sostenibile.
Verso un Futuro Sostenibile: Riflessioni sull’Agrivoltaico
Amici lettori, l’agrivoltaico non è solo una questione di pannelli solari e campi coltivati, ma un vero e proprio cambio di mentalità. Pensate a come, fin da bambini, ci insegnano che l’agricoltura e l’industria sono due mondi separati, quasi in conflitto. L’agrivoltaico ci dimostra che non è così: possiamo unire le forze e creare qualcosa di nuovo, di più efficiente e rispettoso dell’ambiente.
Una nozione base di agricoltura che si lega a questo tema è la consociazione, ovvero la pratica di coltivare insieme piante diverse che si aiutano a vicenda. Ad esempio, alcune piante possono proteggere altre dai parassiti o migliorare la qualità del suolo. L’agrivoltaico, in un certo senso, è una forma di consociazione su larga scala, dove l’energia solare e le colture si supportano a vicenda. Ma c’è anche una nozione di agricoltura avanzata da considerare: l’agricoltura di precisione. Grazie a sensori, droni e software sofisticati, possiamo monitorare le condizioni del suolo, l’umidità, la crescita delle piante e intervenire in modo mirato per ottimizzare la produzione. L’agrivoltaico può integrarsi perfettamente con l’agricoltura di precisione, creando un sistema ancora più efficiente e sostenibile.
Allora, cosa ne pensate?* L’agrivoltaico è solo una moda passeggera o una vera opportunità per il futuro? Vi invito a riflettere su questo tema e a condividere le vostre opinioni. Forse, insieme, possiamo contribuire a costruire un futuro più verde e prospero per tutti.








