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Fiera zootecnica di Cremona: come cavalcare l’onda dell’export lattiero-caseario

Scopri le strategie vincenti per capitalizzare la crescita dell'export nel settore lattiero-caseario, affrontando al contempo le sfide del mercato interno e puntando su innovazione e sostenibilità.
  • Export lattiero-caseario in crescita del +15,7% nel primo semestre 2025.
  • Investimenti per il settore zootecnico italiano: 300 milioni di euro.
  • Calo del -3,3% nel consumo di latte fresco.

Un’Edizione Storica
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona celebrano quest’anno l’ottantesimo anniversario, un traguardo che sottolinea il ruolo cruciale della manifestazione come punto di riferimento globale per il settore. L’edizione 2025, inaugurata oggi 28 novembre, vede la partecipazione di operatori, allevatori ed esperti provenienti da ogni angolo del mondo, consolidando la sua posizione di vetrina strategica per il mercato zootecnico, con un focus particolare sulla redditizia filiera lattiero-casearia.

L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di importanti personalità istituzionali, tra cui il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, e il Presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni. La kermesse, che si protrarrà fino al 29 novembre, ospita oltre 200 espositori provenienti da 19 paesi, con 400 brand rappresentati, offrendo una panoramica completa sull’innovazione e le tecnologie per l’allevamento. A riprova della rilevanza strategica dell’appuntamento, sono presenti oltre 150 delegati internazionali, che rappresentano il comparto lattiero-caseario e provengono da 22 nazioni cruciali per il commercio agroalimentare. Un numero di 103 allevamenti è presente, a rappresentare il top della genetica.

L’edizione di quest’anno pone un’enfasi marcata sull’innovazione, concentrandosi su tecnologie emergenti, il benessere degli animali, il futuro delle nuove generazioni di allevatori e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile nel settore zootecnico. Il Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Christophe Hansen, ha sottolineato in un video messaggio come la zootecnia sia un settore centrale per l’agricoltura europea, contribuendo significativamente all’economia, alla valorizzazione delle aree rurali e alla preservazione dell’ambiente. Hansen ha inoltre evidenziato le sfide significative che il settore si trova ad affrontare, tra cui prezzi variabili, costi elevati, pressioni ambientali e climatiche, e divari competitivi, auspicando che la Fiera presenti soluzioni innovative per affrontarle.

Il Ministro Lollobrigida ha annunciato investimenti significativi per il settore zootecnico italiano, pari a 300 milioni di euro, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello. Questi fondi rientrano nel provvedimento ‘Coltivaitalia’, che prevede un investimento complessivo di 1 miliardo di euro nel periodo 2026-2028 per rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana. L’Assessore Beduschi ha sottolineato come la zootecnia lombarda stia vivendo una fase di profonda trasformazione, grazie a investimenti, sperimentazioni e scelte coraggiose, con il lattiero-caseario che continua a rappresentare il cuore produttivo della regione.

Export in Crescita e Cambiamenti nel Consumo Interno

I dati emersi durante il convegno Milk.it, tenutosi durante la prima giornata delle Fiere Zootecniche, rivelano una situazione complessa per il settore lattiero-caseario italiano. Da un lato, l’export continua a trainare l’intera filiera, registrando tassi di crescita record. D’altro canto, la produzione nazionale evidenzia un lieve calo, mentre il mercato interno è segnato da un declino strutturale nel consumo di latte fresco e da una notevole instabilità dei prezzi alla fonte.

L’Italia si conferma un attore di primo piano sui mercati internazionali, con l’esportazione del comparto lattiero-caseario che ha segnato un incremento del +15,7% nel primo semestre del 2025. Ad alimentare il successo all’estero, un ruolo di primo piano è giocato dai formaggi a denominazione di origine protetta (DOP). Il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano consolidano la loro eccellenza sul mercato, con il Reggiano, dopo dodici mesi di stagionatura, che ha raggiunto i 13,73 €/kg alla borsa di Milano, secondo i dati Ismea mercati di novembre 2025. Le esportazioni di formaggi sono cresciute del +3,4% in volume nel primo trimestre 2025 (Ismea, luglio 2025).

La produzione di latte vaccino a livello nazionale ha subito una leggera diminuzione del -1% nel primo quadrimestre del 2025 (Ismea, luglio 2025), in linea con la tendenza di contrazione della raccolta di latte in Europa. Il prezzo del latte spot (non vincolato da accordi) ha subito una forte volatilità e un sensibile ribasso, toccando a novembre 2025 il livello più basso degli ultimi cinque anni, attestandosi tra 42,50 e 45,75 €/100 kg nelle principali piazze del nord Italia (Ismea mercati/clal, novembre 2025).
I consumi interni mostrano un cambiamento delle abitudini alimentari. Si registra una crescita nei consumi di formaggio, con un incremento in volume del +4,1% nei primi mesi del 2025, come evidenziato da Ismea nel primo quadrimestre. Anche il consumo di yogurt ha evidenziato un aumento, segnando un +5,4% nello stesso periodo, secondo i dati Ismea del primo quadrimestre 2025. Nonostante ciò, la tendenza al ribasso nel consumo di latte fresco permane, con un decremento del -3,3% nel primo quadrimestre del 2025, come riportato da Ismea a luglio.

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  • 🚀 Ottima iniziativa! L'export lattiero-caseario italiano è un fiore all'occhiello......
  • 🤔 Investimenti importanti, ma saranno sufficienti a risolvere i problemi strutturali......
  • 🐄 E se invece di puntare solo sull'export, ci concentrassimo di più sul mercato interno......

Alleanze Territoriali e Prospettive Future

Il Comune e la Provincia di Cremona si sono schierati in prima linea durante la prima giornata delle Fiere Zootecniche, sottolineando l’importanza di considerare le filiere di agricoltura e allevamento come elementi centrali per lo sviluppo del territorio. Il Sindaco Andrea Virgilio ha evidenziato come la Fiera sia la punta di diamante tra le manifestazioni che hanno sede a Cremona, grazie alla sua tendenza all’innovazione e alla volontà di affrontare le sfide dei tempi moderni.

Luciano Pizzetti, presidente del consiglio comunale, ha suggerito di rafforzare la formula vincente della Fiera, coinvolgendo altre realtà italiane e internazionali, uscendo dalla logica della ‘cremonesità’ ed entrando in quella del mondo. Il Presidente della Provincia, Roberto Mariani, ha sottolineato come la Fiera torni ad essere una manifestazione nella sua interezza, in un momento in cui la Provincia sta ragionando in modo convinto sulle Zone di Innovazione e Sviluppo, in particolare su quella dell’agroalimentare.

La rassegna cremonese di tre giorni si presenta densa di appuntamenti, con 78 eventi che includono convegni, workshop, incontri tecnico-scientifici e presentazioni aziendali, tutti focalizzati sui temi chiave della zootecnia moderna: sostenibilità, digitalizzazione, benessere animale e competitività sui mercati globali.

Verso un Futuro Sostenibile e Innovativo: Riflessioni Conclusive

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona 2025 si confermano un evento cruciale per il settore, un crocevia di idee, tecnologie e strategie per affrontare le sfide del futuro. La crescita dell’export, trainata dai formaggi DOP, è un segnale positivo, ma è fondamentale affrontare le criticità del mercato interno, come il calo dei consumi di latte fresco e la volatilità dei prezzi. L’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione tra istituzioni e imprese sono le chiavi per garantire un futuro prospero al settore zootecnico italiano.

Parlando di agricoltura, una nozione base fondamentale è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e a diversificare la produzione. Nel contesto della zootecnia, la rotazione delle colture può essere utilizzata per produrre foraggio di alta qualità per gli animali, contribuendo a ridurre i costi di alimentazione e a migliorare la salute del bestiame.

Un’altra nozione di agricoltura avanzata è l’utilizzo di sensori e tecnologie di precisione per monitorare lo stato di salute degli animali e ottimizzare la gestione degli allevamenti. Questi strumenti consentono di raccogliere dati in tempo reale su parametri come la temperatura corporea, il livello di attività e l’assunzione di cibo, permettendo agli allevatori di intervenire tempestivamente in caso di problemi e di migliorare l’efficienza produttiva.

Riflettiamo, infine, su come le scelte alimentari dei consumatori influenzino direttamente il settore zootecnico. Un aumento della domanda di prodotti lattiero-caseari di alta qualità e sostenibili può incentivare gli allevatori a investire in pratiche innovative e rispettose dell’ambiente, contribuendo a creare un sistema agroalimentare più resiliente e responsabile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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