Rivoluzione agricola: il suolo sano salva il futuro del cibo

Un Imperativo per il Futuro Sostenibile
Il 13 dicembre 2025 rappresenta un momento decisivo per l’agricoltura italiana ed europea, con l’inizio del progetto SOILRES presso l’Azienda Agricola La Petrosa a Ceraso, in provincia di Salerno. Questo evento non è semplicemente un raduno, ma un vero e proprio laboratorio all’aperto, il punto di partenza per una trasformazione profonda del nostro approccio all’agricoltura. La salute del terreno, spesso dimenticata, è il fulcro di questa rivoluzione, un elemento indispensabile per la resistenza delle coltivazioni e la sostenibilità del nostro pianeta.

SOILRES: Un Progetto Europeo per la Rigenerazione del Suolo

SOILRES, sigla di “Multi-Faceted Biodiversity Integration for a Healthy Soil and Resilient Crop Management”, è un’iniziativa ambiziosa sostenuta economicamente dal programma Horizon Europe. Il progetto include la collaborazione di 21 partner internazionali provenienti da 11 Paesi, tra cui atenei, istituti di ricerca, aziende agricole, imprese e ONG. L’obiettivo primario è elaborare e collaudare pratiche agricole innovative fondate sui principi dell’agricoltura rigenerativa.

Le pratiche agroecologiche centrali per il progetto includono l’impiego di biostimolanti microbici, ammendanti organici, biochar e la tecnica della semina a strisce (strip tillage). Queste strategie sono volte a potenziare la biodiversità del suolo, incrementare la fertilità e consolidare la capacità di adattamento delle colture. Il progetto è strutturato in sei siti sperimentali dislocati in Europa, ognuno dei quali rappresenta differenti condizioni climatiche e pedologiche. L’Azienda Agricola La Petrosa, in Italia, funge da ambiente per le prove, ospitando le indagini in sinergia con l’Università di Napoli Federico II, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e altri collaboratori.

L’Importanza della Salute del Suolo: Un’Analisi Approfondita

La salute del suolo è un fattore decisivo per la produttività agricola e la sicurezza alimentare. Secondo “The State of Food and Agriculture 2025”, l’ultimo rapporto della FAO, la degradazione del suolo può diminuire la resa agricola fino al 10%. Questa compromissione della fertilità e delle funzioni ecologiche minaccia in modo crescente la produttività agricola, la sicurezza alimentare e la capacità di recupero degli ecosistemi.

La degradazione del suolo non è solo un problema ambientale, ma anche economico. Un suolo impoverito richiede maggiori input di fertilizzanti e pesticidi, aumentando i costi di produzione e riducendo la redditività delle aziende agricole. Inoltre, la perdita di biodiversità del suolo può compromettere la capacità delle colture di resistere a malattie e parassiti, rendendo l’agricoltura più vulnerabile.

*L’agricoltura rigenerativa offre una soluzione a questi problemi. Attraverso pratiche come la rotazione delle colture, l’uso di colture di copertura e il compostaggio, è possibile migliorare la struttura del suolo, aumentare la materia organica e promuovere la biodiversità. Un suolo sano è più resiliente agli eventi climatici estremi, richiede meno input di fertilizzanti e pesticidi e produce colture più sane e nutrienti.

Il Ruolo del Gruppo di Lavoro Nazionale SOILRES
L’evento del 13 dicembre 2025 non è solo un momento di presentazione del progetto, ma anche l’avvio ufficiale del Gruppo di Lavoro Nazionale SOILRES (GdL). Questa piattaforma di discussione e collaborazione, promossa da Deafal, è aperta a enti pubblici, centri di ricerca, organizzazioni agricole e a chiunque sia interessato al percorso di transizione agroecologica.

La partecipazione al GdL offre la possibilità di:
Seguire da vicino lo svolgimento delle sperimentazioni attive sul territorio nazionale.
Sostenere la replicabilità delle pratiche agroecologiche attraverso ricerche e studi sul territorio.
Contribuire alla formazione di un network nazionale di esperienze e competenze condivise.
Lavorare in gruppi tematici per la stesura di documenti di policy e strumenti di sostegno alle politiche agricole e ambientali.

Il GdL rappresenta un’occasione unica per unire le forze e accelerare la transizione verso un’agricoltura più sostenibile e resiliente. La collaborazione tra ricercatori, agricoltori, imprese e istituzioni è fondamentale per sviluppare soluzioni innovative e adattate alle diverse realtà territoriali.
Verso un Futuro Rigenerativo: Un Nuovo Paradigma Agricolo

L’iniziativa SOILRES si inserisce in un contesto più ampio di strategie europee per la sostenibilità, tra cui il Green Deal, la Strategia “Farm to Fork” e la EU Soil Mission – A Soil Deal for Europe. Questi programmi ambiziosi mirano a ridurre l’uso di pesticidi, espandere l’agricoltura biologica e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali.

L’agricoltura rigenerativa non è solo una serie di pratiche agricole, ma un vero e proprio cambio di paradigma. Si tratta di passare da un modello agricolo basato sull’estrazione e lo sfruttamento delle risorse naturali a un modello basato sulla rigenerazione e la conservazione. Questo richiede un approccio olistico che tenga conto della complessità degli ecosistemi agricoli e delle interazioni tra suolo, piante, animali e microrganismi.

Immagina un campo coltivato non come un’entità isolata, ma come parte integrante di un ecosistema più ampio. Un ecosistema in cui la biodiversità è valorizzata, il suolo è sano e fertile, e le colture sono resilienti alle avversità climatiche. Questo è il futuro che SOILRES e l’agricoltura rigenerativa ci invitano a costruire.

Amici, parliamoci chiaro: l’agricoltura è un’arte antica, ma non per questo deve rimanere ancorata al passato. Avete mai pensato a quanto sia importante il suolo per le nostre coltivazioni? È come la casa delle piante, il luogo dove trovano nutrimento e sostegno. Un suolo sano è un suolo vivo, ricco di microrganismi che aiutano le piante a crescere forti e rigogliose.

Ma cosa possiamo fare per prenderci cura del nostro suolo? Una nozione base, ma fondamentale, è la rotazione delle colture*. Alternare diversi tipi di piante sullo stesso terreno aiuta a prevenire l’esaurimento delle sostanze nutritive e a ridurre la diffusione di malattie e parassiti. È un po’ come variare la nostra dieta: anche il suolo ha bisogno di un’alimentazione equilibrata!
E per chi vuole spingersi oltre, c’è l’agricoltura di precisione. Grazie a tecnologie avanzate come sensori e droni, possiamo monitorare lo stato del suolo e delle piante in tempo reale, intervenendo in modo mirato solo dove e quando è necessario. È un po’ come avere un medico personale per le nostre coltivazioni!
Ma la cosa più importante è non dimenticare che il suolo è una risorsa preziosa, da proteggere e valorizzare. Ogni nostra azione, anche la più piccola, può fare la differenza. Allora, cosa ne dite, siamo pronti a diventare agricoltori custodi del nostro pianeta?