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Nutri-score, è davvero un aiuto per i consumatori?

Scopri come il Nutri-Score sta influenzando il mercato agroalimentare italiano e se rischia di penalizzare i prodotti tradizionali a favore di alternative ultra-processate.
  • Il Nutri-Score attribuisce un punteggio da A (verde) a E (rosso).
  • Critiche: valuta su 100g, senza considerare le porzioni reali.
  • L'AGCM contesta la capacità di fornire info corrette.

Una Boccata d’Ossigeno o un’Etichetta Ingannevole per i Prodotti Agricoli Italiani?

Nutri-Score: Una Boccata d’Ossigeno o un’Etichetta Ingannevole per i Prodotti Agricoli Italiani?

Il 23 dicembre 2025, il dibattito sul Nutri-Score continua a infiammare il settore agroalimentare italiano ed europeo. Questo sistema di etichettatura, ideato per guidare i consumatori verso scelte alimentari più consapevoli, si trova al centro di una complessa controversia che intreccia interessi economici, tradizioni culturali e imperativi di salute pubblica. La domanda cruciale rimane: il Nutri-Score rappresenta una genuina opportunità per migliorare le abitudini alimentari, o si configura come un’etichetta fuorviante che rischia di danneggiare il patrimonio agroalimentare italiano?

Il Nutri-Score: Genesi e Meccanismi di Funzionamento

Il Nutri-Score è un sistema di etichettatura frontale degli alimenti che attribuisce un punteggio nutrizionale, espresso tramite una scala cromatica e alfabetica, che va dalla lettera A (verde scuro, alimenti più favorevoli) alla lettera E (rosso, alimenti meno favorevoli). Tale punteggio è calcolato attraverso un algoritmo che considera sia gli elementi nutrizionali considerati “sfavorevoli” – come l’apporto calorico, la quantità di acidi grassi saturi, gli zuccheri semplici e il sodio – sia quelli “favorevoli”, come la presenza di frutta, verdura, legumi, fibre e proteine.

L’obiettivo primario del Nutri-Score è fornire al consumatore una sintesi immediata e intuitiva del profilo nutrizionale di un determinato prodotto, facilitando così la comparazione tra alimenti simili e orientando le scelte d’acquisto verso opzioni presumibilmente più salutari. Questo sistema è stato implementato in diversi paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera. L’adozione del Nutri-Score si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a contrastare l’aumento delle malattie croniche non trasmissibili, come l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari, spesso associate a un’alimentazione scorretta. L’Unione Europea, in particolare, si è impegnata a promuovere sistemi di etichettatura nutrizionale armonizzati a livello comunitario, al fine di garantire una maggiore trasparenza e consapevolezza per i consumatori. Tuttavia, l’armonizzazione a livello europeo si è rivelata un compito arduo, a causa delle divergenze di vedute tra gli Stati membri e delle pressioni esercitate da diversi gruppi di interesse.

Nonostante la sua diffusione, il Nutri-Score ha sollevato numerose critiche, soprattutto in Italia, dove è considerato un sistema penalizzante per i prodotti agroalimentari tradizionali, spesso caratterizzati da un elevato contenuto di grassi e sale. Le critiche al Nutri-Score si concentrano principalmente su tre aspetti: la semplificazione eccessiva del profilo nutrizionale, la mancanza di considerazione delle porzioni e la potenziale distorsione delle scelte alimentari. La semplificazione eccessiva consiste nel fatto che il Nutri-Score riduce la complessità di un alimento a un unico punteggio, senza tenere conto della varietà e della qualità dei nutrienti presenti. Ad esempio, l’olio extravergine di oliva, ricco di acidi grassi monoinsaturi e polifenoli benefici per la salute, può essere penalizzato a causa del suo elevato contenuto di grassi totali. La mancanza di considerazione delle porzioni è un altro punto critico: il Nutri-Score valuta gli alimenti sulla base di 100 grammi di prodotto, senza tenere conto delle quantità effettivamente consumate. Questo può portare a valutazioni distorte, soprattutto per alimenti come i formaggi stagionati, che vengono consumati in piccole porzioni ma che possono avere un elevato contenuto di grassi e sale per 100 grammi.

La potenziale distorsione delle scelte alimentari è un’ulteriore preoccupazione: il Nutri-Score potrebbe indurre i consumatori a evitare prodotti tradizionali e genuini, a favore di alimenti ultra-processati con un profilo nutrizionale apparentemente migliore, ma spesso ricchi di additivi e ingredienti artificiali. È importante sottolineare che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato diverse istruttorie sull’uso del Nutri-Score, contestando la sua capacità di fornire informazioni corrette e complete ai consumatori. L’AGCM ha espresso il timore che i punteggi e i giudizi forniti dal Nutri-Score possano essere percepiti erroneamente come valutazioni assolute sulla salubrità di un determinato prodotto, indipendentemente dalle esigenze individuali e dalla varietà della dieta.

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  • Nutri-Score: una guida utile per scelte più consapevoli... 👍...
  • Nutri-Score: rischia di penalizzare i nostri prodotti tipici... 😞...
  • E se invece di un'etichetta guardassimo all'agricoltura dietro il prodotto...? 🤔...

La Controffensiva Italiana: Il Nutrinform Battery e Altri Sistemi Alternativi

In risposta alle critiche mosse al Nutri-Score, l’Italia ha promosso un sistema di etichettatura alternativo, denominato Nutrinform Battery. Questo sistema, sviluppato con il supporto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e di diverse associazioni di categoria, si basa sull’indicazione della quantità di energia e nutrienti contenuti in una singola porzione di alimento, espressa come percentuale rispetto alle raccomandazioni giornaliere. Il Nutrinform Battery utilizza un logo a forma di batteria per visualizzare queste informazioni, consentendo al consumatore di valutare rapidamente il contributo di un determinato alimento al proprio fabbisogno nutrizionale quotidiano.

A differenza del Nutri-Score, il Nutrinform Battery non attribuisce un punteggio o un giudizio complessivo all’alimento, ma si limita a fornire informazioni oggettive e dettagliate. Questo approccio, secondo i suoi sostenitori, è più trasparente e meno suscettibile di interpretazioni errate. Il Nutrinform Battery si propone di educare il consumatore a una dieta equilibrata e varia, senza demonizzare singoli alimenti o categorie di prodotti. Tuttavia, anche il Nutrinform Battery ha ricevuto alcune critiche, soprattutto per la sua complessità e la sua potenziale difficoltà di comprensione per i consumatori meno esperti. Alcuni esperti hanno sottolineato che il Nutrinform Battery potrebbe risultare meno efficace del Nutri-Score nell’orientare le scelte d’acquisto immediate, a causa della sua natura più informativa che valutativa.

Oltre al Nutrinform Battery, sono stati proposti altri sistemi di etichettatura alternativi, come il sistema a semaforo britannico e il sistema Keyhole scandinavo. Il sistema a semaforo britannico utilizza un codice colore (rosso, giallo, verde) per indicare il contenuto di grassi, zuccheri e sale negli alimenti. Questo sistema è stato criticato per la sua eccessiva semplificazione e per la sua potenziale tendenza a penalizzare i prodotti tradizionali. Il sistema Keyhole scandinavo, invece, si basa sull’attribuzione di un logo (una “serratura”) agli alimenti che soddisfano determinati criteri nutrizionali. Questo sistema è considerato più flessibile e meno penalizzante del Nutri-Score, ma potrebbe risultare meno efficace nell’orientare le scelte d’acquisto dei consumatori meno informati. La proliferazione di diversi sistemi di etichettatura nutrizionale a livello europeo ha creato una situazione di incertezza e confusione per i consumatori, rendendo ancora più difficile l’armonizzazione a livello comunitario.

La Commissione Europea sta valutando diverse opzioni per l’introduzione di un sistema di etichettatura nutrizionale obbligatorio e armonizzato a livello comunitario, ma la decisione finale è ancora lontana. Nel frattempo, il dibattito sul Nutri-Score continua a infiammare il settore agroalimentare, con posizioni contrapposte tra i sostenitori di un approccio semplificato e valutativo e i fautori di un sistema più informativo e dettagliato. È importante sottolineare che la scelta del sistema di etichettatura nutrizionale più appropriato non è solo una questione tecnica, ma anche politica ed economica, che coinvolge interessi diversi e spesso contrastanti. La posta in gioco è alta: si tratta di definire il futuro dell’informazione alimentare e di orientare le scelte dei consumatori verso un’alimentazione più sana e consapevole.

L’Impatto Reale sul Mercato: Dati di Vendita e Percezione dei Consumatori

Valutare l’impatto reale del Nutri-Score sul mercato agroalimentare è un compito complesso, che richiede l’analisi di dati di vendita, indagini sulla percezione dei consumatori e studi sull’evoluzione delle abitudini alimentari. Al momento, i dati disponibili sono ancora parziali e non consentono di trarre conclusioni definitive. Tuttavia, alcune analisi preliminari suggeriscono che il Nutri-Score potrebbe aver influenzato le scelte d’acquisto dei consumatori, soprattutto nei paesi dove il sistema è già in vigore da tempo. In particolare, alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra l’adozione del Nutri-Score e una riduzione delle vendite di prodotti con una valutazione bassa, come alcuni formaggi e salumi tradizionali.

Tuttavia, è importante sottolineare che l’impatto del Nutri-Score può variare a seconda del paese, delle abitudini alimentari locali, del livello di informazione dei consumatori e delle strategie di marketing adottate dalle aziende. Ad esempio, alcune aziende potrebbero aver riformulato i propri prodotti per migliorare il punteggio Nutri-Score, oppure aver adottato strategie di comunicazione per valorizzare gli aspetti positivi dei propri prodotti, anche in presenza di una valutazione non ottimale. La percezione dei consumatori nei confronti del Nutri-Score è un altro elemento cruciale da considerare. Alcune indagini hanno evidenziato che il Nutri-Score è generalmente ben accolto dai consumatori, che lo considerano uno strumento utile per orientare le proprie scelte d’acquisto.

Tuttavia, altre indagini hanno evidenziato che alcuni consumatori potrebbero non comprendere appieno il significato del Nutri-Score, oppure potrebbero essere influenzati da pregiudizi o informazioni errate. Ad esempio, alcuni consumatori potrebbero considerare il Nutri-Score come un giudizio assoluto sulla salubrità di un alimento, senza tenere conto della varietà della dieta e delle proprie esigenze individuali. È importante sottolineare che l’efficacia del Nutri-Score dipende anche dal livello di alfabetizzazione alimentare dei consumatori e dalla loro capacità di interpretare correttamente le informazioni nutrizionali. Per questo motivo, è fondamentale promuovere iniziative di educazione alimentare volte a migliorare la consapevolezza dei consumatori e a fornire loro gli strumenti necessari per fare scelte informate.

L’evoluzione delle abitudini alimentari è un ulteriore elemento da monitorare. L’introduzione del Nutri-Score potrebbe indurre i consumatori a modificare le proprie abitudini alimentari, ad esempio riducendo il consumo di prodotti con una valutazione bassa e aumentando il consumo di prodotti con una valutazione alta. Tuttavia, è importante verificare se queste modifiche si traducono effettivamente in un miglioramento della salute e del benessere dei consumatori. Alcuni esperti hanno espresso il timore che il Nutri-Score possa portare a una semplificazione eccessiva della dieta, con un’eccessiva enfasi sui prodotti con una valutazione alta e una trascuratezza degli altri alimenti. Per questo motivo, è fondamentale promuovere una dieta equilibrata e varia, che includa tutti i gruppi alimentari e che tenga conto delle esigenze individuali.

Conclusioni: Un Bivio per il Futuro dell’Etichettatura Alimentare

Il dibattito sul Nutri-Score rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’etichettatura alimentare e per la definizione di politiche nutrizionali efficaci. Da un lato, il Nutri-Score offre un approccio semplificato e intuitivo, che potrebbe contribuire a orientare le scelte dei consumatori verso alimenti più salutari. Dall’altro, il sistema presenta delle criticità, soprattutto per quanto riguarda la valutazione dei prodotti tradizionali e la potenziale distorsione delle scelte alimentari. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra la necessità di semplificare l’informazione nutrizionale e l’esigenza di fornire ai consumatori informazioni complete e accurate, che consentano loro di fare scelte consapevoli e di seguire una dieta equilibrata e varia.

La decisione della Commissione Europea sull’adozione di un sistema di etichettatura nutrizionale armonizzato a livello comunitario avrà un impatto significativo sul settore agroalimentare e sulle abitudini alimentari dei cittadini europei. È fondamentale che questa decisione sia basata su evidenze scientifiche solide, che tenga conto delle specificità dei diversi sistemi alimentari e che coinvolga tutti gli attori interessati, dai produttori ai consumatori, dagli esperti di nutrizione ai rappresentanti delle istituzioni. Al di là della scelta del sistema di etichettatura più appropriato, è importante promuovere iniziative di educazione alimentare volte a migliorare la consapevolezza dei consumatori e a fornire loro gli strumenti necessari per fare scelte informate.

L’etichettatura alimentare è solo uno degli strumenti a disposizione per promuovere un’alimentazione più sana e sostenibile. È necessario agire su diversi fronti, ad esempio promuovendo la produzione e il consumo di prodotti locali e di stagione, sostenendo l’agricoltura biologica e la filiera corta, incentivando la riformulazione degli alimenti per ridurre il contenuto di grassi, zuccheri e sale, e limitando la pubblicità di alimenti non salutari, soprattutto quella rivolta ai bambini. In definitiva, la promozione di un’alimentazione più sana e sostenibile richiede un approccio integrato e multidisciplinare, che coinvolga tutti gli attori della società e che tenga conto delle esigenze del pianeta e delle future generazioni.

E ora, una piccola riflessione. Come agricoltori, o semplici amanti della terra, sappiamo che la qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole dipende da un’infinità di fattori, spesso invisibili agli occhi del consumatore. Una nozione base di agricoltura che si lega al tema del Nutri-Score è la rotazione delle colture: alternare diverse coltivazioni sullo stesso terreno aiuta a preservarne la fertilità, a ridurre l’uso di pesticidi e a migliorare la qualità dei prodotti. Allo stesso modo, un approccio più avanzato, come l’agricoltura di precisione, permette di monitorare e ottimizzare l’uso delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la resa delle coltivazioni. Questi aspetti, pur non essendo direttamente visibili sull’etichetta di un prodotto, contribuiscono in modo significativo alla sua qualità e al suo valore nutrizionale. Forse, dovremmo iniziare a guardare al cibo con occhi più consapevoli, andando oltre le semplici etichette e riscoprendo il legame profondo che ci unisce alla terra e ai suoi frutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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