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- Ogni 2-3 giorni un agricoltore muore per ribaltamento del trattore.
- Oltre 1 milione di trattori sono senza dispositivi di sicurezza.
- In 8 anni, circa 1.000 decessi e 4.000 invalidità permanenti.
L’Emergenza Silenziosa nei Campi Italiani: Un Grido d’Allarme per la Sicurezza degli Agricoltori
La sicurezza sul lavoro in agricoltura è un tema di pressante attualità, funestato da una serie di incidenti mortali che sollevano interrogativi urgenti sull’adeguatezza delle misure di protezione adottate. Nel solo mese di aprile 2025, si sono verificati numerosi decessi in Abruzzo, con agricoltori deceduti a causa del ribaltamento del trattore. Questi tragici eventi, che hanno colpito uomini come Gianni Fortuna, Ferdinando Rossi, Vittorio Moretta e Sabatino D’Alberto, portano alla luce una realtà allarmante: la persistente mancanza di dispositivi di sicurezza essenziali sui trattori agricoli.

L’Accorato Richiamo di Federacma e l’Urgente Necessità di Agire
L’organizzazione Federacma, Federazione Confcommercio che riunisce le associazioni nazionali attive nel settore dei servizi e del commercio di macchinari agricoli, per giardinaggio e affini, ha lanciato un acceso monito alle sigle sindacali. La federazione ha posto l’accento sul fatto che, in media, ogni due o tre giorni un lavoratore agricolo in Italia perde la vita per via del ribaltamento del trattore.
La strada da seguire, a parere di Federacma, consiste nell’implementazione della revisione obbligatoria dei mezzi agricoli, così come delineato dal decreto interministeriale Mit-Masaf del 2015 e previsto dal Codice della Strada sin dal lontano 1992.
Andrea Borio, presidente di Federacma, ha posto in rilievo come sul territorio nazionale siano tuttora in circolazione oltre un milione di trattori sprovvisti di dispositivi di sicurezza, fabbricati prima che tale dotazione diventasse obbligatoria e mai successivamente adeguati.
Il Quadro Normativo e le Proroghe Inefficaci
Il decreto interministeriale del 2015, che stabiliva le scadenze per la revisione dei mezzi agricoli, è stato oggetto di ripetute proroghe parlamentari. La Legge n. 15/2025 ha ulteriormente posticipato le scadenze, creando una situazione di stallo che mette a rischio la vita degli agricoltori. Andrea Borio ha definito inaccettabile che nel 2025 si continui a morire per l’assenza di strumenti semplici ma essenziali. I dati Inail e dell’Osservatorio Indipendente dell’Università di Milano indicano che le vittime sono soprattutto gli over 55 alla guida di mezzi con più di 40-50 anni, privi di sistemi di protezione. In otto anni, si stimano oltre 1.000 decessi e più di 4.000 invalidità permanenti. In altri Paesi europei, l’obbligo di revisione ha drasticamente ridotto i decessi, portandoli da cento a poche unità l’anno.
Piemonte: Un Trend Positivo ma Non Sufficiente
In Piemonte, i dati Inail mostrano una tendenza decrescente degli infortuni in agricoltura, con un tasso grezzo di infortuni riconosciuti sceso da circa 22 eventi per mille addetti a 10 eventi per mille addetti tra il 2010 e il 2020. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, ha sottolineato l’impegno delle aziende agricole sul tema della sicurezza sul lavoro, ma ha anche evidenziato la necessità di risorse per il rinnovo del parco macchinari e la formazione degli addetti. La tecnologia e l’innovazione rappresentano un costo significativo, e Allasia ha auspicato un maggiore sostegno da parte dello Stato e della Regione Piemonte per l’acquisto di attrezzature più performanti e sicure.
Sicurezza Agricola: Un Imperativo Etico e Sociale
La questione della sicurezza in agricoltura non è solo un problema tecnico o normativo, ma un imperativo etico e sociale. La perdita di vite umane e le invalidità permanenti rappresentano un costo umano inaccettabile, oltre a generare oneri economici e sociali considerevoli. È fondamentale che le istituzioni, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria collaborino per promuovere una cultura della sicurezza e per garantire che tutti i mezzi agricoli siano dotati dei dispositivi di protezione necessari. L’attuazione della revisione obbligatoria dei trattori, accompagnata da incentivi per il rinnovo del parco macchinari, è un passo cruciale per ridurre il numero di incidenti e per proteggere la vita degli agricoltori.
Oltre la Norma: Coltivare la Sicurezza, Seminare il Futuro
Amici, parliamoci chiaro: la sicurezza in agricoltura non è solo una questione di leggi e decreti, ma di rispetto per la vita umana. Immaginate di essere lì, su quel trattore, con la terra che vi scorre tra le mani e il sole che vi scalda il viso. Un lavoro duro, certo, ma pieno di soddisfazioni. Ora, immaginate che tutto questo possa finire in un istante, a causa di una macchina obsoleta e priva delle protezioni necessarie. Non è giusto, vero?
Ecco perché è fondamentale che tutti noi, agricoltori, istituzioni, associazioni, ci impegniamo a fondo per cambiare questa situazione. Dobbiamo pretendere che le leggi siano applicate, che i controlli siano efficaci, che i finanziamenti siano adeguati. Ma dobbiamo anche fare la nostra parte, investendo nella formazione, nella manutenzione dei mezzi, nell’adozione di comportamenti responsabili.
E qui entra in gioco una nozione base di agricoltura che spesso dimentichiamo: la prevenzione. Proprio come proteggiamo le nostre colture dalle malattie e dai parassiti, dobbiamo proteggere noi stessi e i nostri collaboratori dai rischi del lavoro agricolo. Un controllo periodico del trattore, una cintura di sicurezza allacciata, un rollbar efficiente possono fare la differenza tra la vita e la morte.
Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura moderna ci offre strumenti sempre più avanzati per migliorare la sicurezza sul lavoro. Pensiamo ai sistemi di guida automatica, che riducono lo stress e la fatica del conducente; ai sensori di ribaltamento, che bloccano il motore in caso di pericolo; ai droni, che permettono di monitorare i campi senza esporsi a rischi inutili. Questa è agricoltura avanzata.
Quindi, amici, non accontentiamoci di rispettare le norme. Cerchiamo di andare oltre, di coltivare una vera e propria cultura della sicurezza, di seminare un futuro in cui il lavoro agricolo sia sinonimo di vita e di benessere. Perché la terra è la nostra casa, e dobbiamo prendercene cura, proteggendo chi la lavora con passione e dedizione. Riflettiamoci.
- Sito ufficiale di Federacma, utile per approfondire le posizioni della federazione.
- Sito ufficiale di Confagricoltura Piemonte, utile per approfondire il punto di vista dell'associazione.
- Testo completo del decreto interministeriale sulla revisione macchine agricole.
- Sito ufficiale INAIL per approfondire statistiche infortuni in agricoltura.