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- Rese grano duro in ripresa: 40-45 q/ha in Puglia e Sicilia.
- Aumento del 3-4% delle superfici coltivate a orzo.
- CAI ritira circa 407mila tonnellate di frumento.
Il settore cerealicolo globale si trova di fronte a un panorama complesso nel 2025, caratterizzato da una combinazione di fattori positivi e negativi che influenzano la produzione, i prezzi e la redditività per gli agricoltori. In Italia, la campagna cerealicola 2024/2025 mostra segnali incoraggianti in termini di qualità delle colture, ma persistono preoccupazioni, in particolare per il grano duro, a causa della contrazione delle superfici coltivate e delle quotazioni di mercato in calo. A livello internazionale, la siccità in Canada, in particolare nel Saskatchewan, aggiunge ulteriore incertezza al quadro generale.
DinAmiche di Produzione e Rese in Italia
In Italia, si osservano andamenti differenziati tra grano duro e grano tenero. Per il grano duro, le rese sono in netta ripresa in regioni come Puglia e Sicilia, raggiungendo i 40-45 q/ha, un significativo aumento rispetto ai 15-20 q/ha del 2024. Nell’Italia Centrale, la produttività per ettaro si mantiene stabile o in leggero rialzo, mentre al Settentrione si conferma l’eccellenza qualitativa, benché con volumi produttivi sotto la media. Al contrario, per il grano tenero, le superfici coltivate rimangono sostanzialmente stabili, con rese attese inferiori alla media storica, ma superiori a quelle del 2023/2024, e una qualità giudicata buona. Si registra un aumento del 3-4% delle superfici coltivate a orzo, con produzioni nella media, e un crescente interesse verso i cereali minori, come il farro, soprattutto nel Centro Italia.
Impatto dei Mercati Internazionali e Strategie di Mitigazione
I mercati internazionali del grano duro mostrano segnali di debolezza dei prezzi, in attesa di informazioni più precise sull’orientamento dei raccolti. La siccità nel Saskatchewan, dove si coltiva circa l’80% del grano duro canadese, desta preoccupazione, ma al momento non sembra influenzare i prezzi. Tuttavia, agli agricoltori canadesi viene consigliato di sospendere le contrattazioni sul raccolto 2025 per i contratti a consegna differita. In tale scenario, gli accordi di filiera si configurano come uno strumento essenziale per assicurare agli agricoltori un compenso equo e difendere le produzioni dalle manovre speculative e dalle instabilità geopolitiche. Consorzi Agrari d’Italia (CAI) ha stipulato convenzioni per venti diverse tipologie di prodotti agricoli, dieci dei quali inerenti al frumento, con l’obiettivo di valorizzare al massimo il raccolto nazionale. Il frumento costituisce oltre la metà del quantitativo complessivo ritirato da CAI, attestandosi su circa 407mila tonnellate.
Per rafforzare questo impegno, CAI ha lanciato “Cereale Sicuro”, un’iniziativa innovativa finalizzata a riconoscere il valore del lavoro degli agricoltori italiani. Durante gli incontri sul campo denominati “Giornate in Campo”, sono state illustrate alle aziende agricole italiane le differenti prestazioni offerte da CAI, che spaziano dalle polizze assicurative alle soluzioni di meccanizzazione, fino alle più recenti tecnologie dell’agricoltura 4.0. Questi sono i supporti indispensabili per incrementare la competitività e la resilienza dell’agricoltura italiana. Nonostante ciò, a Villasor, in Sardegna, gli agricoltori esprimono delusione per i prezzi del grano al ribasso, lamentando che la loro eccellenza è sottopagata e sottovalutata. Con costi di produzione di circa 80 euro a quintale e quotazioni di mercato a 26 euro al quintale, gli agricoltori faticano a recuperare le spese sostenute. Chiedono un intervento delle categorie per evitare il rischio di non coltivare più il grano, sottolineando le difficoltà legate al rispetto di rigidi protocolli che vietano l’uso di alcuni componenti per combattere parassiti e malattie, mentre le importazioni potrebbero essere prodotte con sostanze proibite in Italia.

Verso un Futuro Sostenibile per la Cereicoltura
La situazione attuale richiede un approccio integrato per garantire la sostenibilità del settore cerealicolo. È fondamentale promuovere contratti di filiera che assicurino prezzi equi agli agricoltori, incentivare l’adozione di pratiche agricole sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici, e sostenere la ricerca e l’innovazione per migliorare la produttività e la qualità delle colture. Inoltre, è necessario monitorare attentamente i mercati internazionali e adottare misure per proteggere la produzione nazionale dalle speculazioni e dalle fluttuazioni dei prezzi.
Riflessioni Finali: Coltivare il Futuro con Consapevolezza
Amici, la terra è un bene prezioso, un’eredità che ci è stata affidata e che dobbiamo custodire con cura. La coltivazione del grano, come ogni attività agricola, è un atto di amore verso la natura e di responsabilità verso le generazioni future. Ma come possiamo garantire un futuro prospero per i nostri agricoltori e per il settore cerealicolo nel suo complesso? La risposta risiede in un approccio olistico che combini tradizione e innovazione, rispetto per l’ambiente e attenzione ai mercati.
Una nozione base di agricoltura, fondamentale in questo contesto, è la rotazione delle colture. Alternare diverse colture sullo stesso terreno aiuta a migliorare la fertilità del suolo, ridurre la diffusione di malattie e parassiti, e aumentare la resilienza delle colture ai cambiamenti climatici. Una nozione di agricoltura avanzata è l’utilizzo di sensori e droni per monitorare lo stato delle colture in tempo reale, ottimizzare l’irrigazione e la fertilizzazione, e ridurre l’uso di pesticidi.
Ma al di là delle tecniche agricole, è necessario un cambiamento di mentalità. Dobbiamo valorizzare il lavoro degli agricoltori, riconoscere il loro ruolo fondamentale nella produzione di cibo sano e sostenibile, e sostenerli con politiche adeguate. Dobbiamo promuovere un’agricoltura che sia rispettosa dell’ambiente, che preservi la biodiversità, e che contribuisca alla lotta contro i cambiamenti climatici. Solo così potremo coltivare un futuro prospero per il settore cerealicolo e per l’intera società.