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Siccità e desertificazione: possiamo ancora salvare il 40% del pianeta?

La Giornata Internazionale contro la Desertificazione ci ricorda che oltre il 40% della terra è degradata, ma soluzioni come l'agricoltura rigenerativa e le 'tute verdi' offrono speranza e nuove opportunità economiche.
  • Oltre il 40% della superficie terrestre è degradata.
  • 3 miliardi di persone sono direttamente colpite dalla desertificazione.
  • Recuperare 1,5 miliardi di ettari può generare mille miliardi di dollari.

Siccità e Desertificazione nel 2025

La Giornata Internazionale per la Lotta alla Siccità e alla Desertificazione, celebrata oggi 17 giugno 2025, pone l’accento su una problematica globale sempre più pressante. Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD), *oltre il 40% della superficie terrestre emergente risulta degradata, con un impatto diretto sulle vite di oltre _tre miliardi di persone_. Le zone aride e semi-aride, che coprono approssimativamente il 41% del pianeta, sono particolarmente fragili, assistendo a periodi di aridità con crescente frequenza, durata e intensità, specialmente nel bacino del Mediterraneo. La siccità va oltre una semplice questione ecologica, configurandosi come un fenomeno complesso che si ripercuote sulla disponibilità di cibo, sulle riserve idriche, sulla salute pubblica, sull’economia e sulla stabilità sociale.

L’agricoltura, in questo contesto, assume un ruolo ambivalente. Da un lato, pratiche intensive e non sostenibili possono accelerare la desertificazione; dall’altro, l’adozione di approcci rigenerativi può rappresentare una soluzione efficace. Tecniche quali l’alternanza delle coltivazioni, l’integrazione di alberi e colture (agroforestazione), l’utilizzo di compost, l’irrigazione a basso consumo (come quella a goccia) e la salvaguardia dei suoli potenziano la resilienza degli ecosistemi, limitano l’erosione e conservano l’umidità nel terreno. L’agricoltura improntata alla sostenibilità contribuisce inoltre alla cattura di anidride carbonica, alla tutela della biodiversità e al potenziamento della sicurezza alimentare a livello locale.

Le “Tute Verdi”: Protagonisti del Ripristino Territoriale

Il tema di quest’anno, “Ripristinare la terra. Sbloccare le opportunità”, sottolinea l’importanza di recuperare 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati*, con un potenziale impulso economico di mille miliardi di dollari entro il 2030. Questa sfida complessa richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga il settore agroalimentare e ambientale, la forestazione, i Consorzi di bonifica, l’agricoltura, la trasformazione alimentare e l’acquacoltura.

Si rendono necessarie opere per contrastare il dissesto idrogeologico, oltre alla manutenzione e al potenziamento delle infrastrutture; fondamentali sono anche i bacini per la raccolta e la produzione di acqua ed energia, come nel caso del fotovoltaico galleggiante. Una nuova politica forestale deve coniugare produttività, presidio professionale dei boschi e interventi strutturali di manutenzione del verde. L’operaio forestale deve essere valorizzato come “operatore ecosistemico”, con ruoli, competenze e riconoscimenti adeguati.

I finanziamenti del PNRR e del Ministero delle Infrastrutture devono creare opportunità occupazionali per le “tute verdi” e incentivare nuovi percorsi professionali. Campagne sociali come “Fai Bella l’Italia” e “Non c’è cibo senza terra” promuovono la valorizzazione dei territori, la lotta al consumo di suolo e la denuncia delle contraddizioni del sistema economico italiano. Ad esempio, l’Italia è seconda al mondo nel legno arredo e prima per consumi di legno e pellet, ma importa l’80% della materia prima forestale.

Cosa ne pensi?
  • 🌱 Ottimo articolo, soluzioni concrete per salvare il pianeta......
  • 🤔 Davvero possiamo salvare il 40%? Forse sottovalutiamo......
  • 🌍 Invece di 'tute verdi', perché non puntare su incentivi......

Cambiamenti Climatici e Agricoltura: Un’Interazione Complessa

Il settore agricolo è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, con un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi climatici estremi. Le modifiche climatiche nell’ambito agricolo si palesano attraverso mutamenti significativi nei parametri meteorologici, quali temperatura, quantità di piogge e umidità, che influenzano in modo diretto le operazioni agricole. Tali alterazioni sortiscono effetti considerevoli sulle coltivazioni e sulla produzione di cibo, mettendo in discussione sia la sicurezza per il consumatore che la sostenibilità del comparto agricolo.

Le cause principali del cambiamento climatico nel settore agricolo sono legate ad azioni antropiche, come pratiche agricole intensive, inquinamento e sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. L’uso massiccio di fertilizzanti chimici e prodotti fitosanitari contribuisce all’emissione di gas serra, mentre l’allevamento intensivo richiede enormi quantità di risorse naturali e produce metano. La deforestazione per fare spazio a nuove coltivazioni aggrava ulteriormente il problema.

Gli impatti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura includono variazioni delle precipitazioni, stress termici nelle piante, inquinamento del suolo, aumento delle fitopatologie e diffusione di insetti alieni. Le perdite economiche per il settore agricolo sono stimate in oltre 20 miliardi di euro all’anno in Europa, 50 miliardi di dollari in Africa, 70 miliardi di dollari in Asia, 12 miliardi di dollari in America Latina, 25 miliardi di dollari in Nord America e 15 miliardi di dollari in Oceania.

Verso un Futuro Resiliente: Strategie di Mitigazione e Adattamento

Per affrontare la desertificazione e la siccità, è necessario adottare un approccio integrato che combini misure preventive e interventi attivi. Tecniche di gestione sostenibile del suolo, come l’alternanza delle colture, l’impiego di coperture vegetali, l’agricoltura conservativa e la riduzione della lavorazione profonda (aratura), possono migliorare la struttura del terreno e accrescere la sua capacità di ritenzione idrica. Sistemi di irrigazione efficienti, come l’irrigazione a goccia, e la raccolta e lo stoccaggio delle acque meteoriche possono ridurre drasticamente lo spreco d’acqua.

L’agroforestazione, la conservazione della biodiversità e la promozione dell’educazione e della consapevolezza tra gli agricoltori sono altre strategie importanti. Soluzioni innovative come BioAksxter® e AntGran® offrono approcci sostenibili per mitigare gli effetti del clima sull’agricoltura e adattarsi alle nuove condizioni. La transizione verso un’alimentazione basata su alimenti di origine vegetale e lo sviluppo di prodotti da agricoltura cellulare possono ridurre significativamente le emissioni di gas serra e gli impatti ambientali del settore alimentare.

Un Appello all’Azione: Rigenerare la Terra per un Futuro Sostenibile

La lotta alla siccità e alla desertificazione richiede un impegno globale e concertato. Governi, comunità locali, scienziati e agricoltori devono collaborare per promuovere politiche territoriali integrate e la transizione verso sistemi agroecologici. Ciascuno di noi è chiamato ad assumersi la responsabilità di salvaguardare il pianeta, la sua diversità biologica e il futuro delle prossime generazioni.
Amici, la terra è un organismo vivente, un sistema complesso e interconnesso. Una nozione base di agricoltura che ci aiuta a capire questo è il concetto di _salute del suolo_. Un suolo sano è ricco di materia organica, biodiversità microbica e una buona struttura che permette all’acqua di infiltrarsi e alle radici di respirare. Questo si traduce in piante più resistenti alla siccità e meno soggette a malattie.
Ma possiamo andare oltre. L’agricoltura rigenerativa, un approccio più avanzato, mira a ripristinare la salute del suolo attraverso pratiche come la minima lavorazione, le colture di copertura e la rotazione delle colture. Queste tecniche non solo migliorano la resilienza delle nostre terre, ma sequestrano anche il carbonio dall’atmosfera, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici.

Riflettiamo: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per sostenere un’agricoltura più sostenibile? Scegliere prodotti locali e biologici, ridurre il consumo di carne, sostenere gli agricoltori che adottano pratiche rigenerative. Ogni piccolo gesto conta per rigenerare la terra e costruire un futuro più verde e prospero per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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