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- Assegnati 47 milioni di euro al Fondo per l'Innovazione in Agricoltura per il 2025.
- Dotazione 2024 incrementata a 175 milioni per le domande del bando.
- Investimenti ammissibili tra 70.000€ e 500.000€ (10.000€ per la pesca).
In questo contesto, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha annunciato l’assegnazione di ulteriori 47 milioni di euro al Fondo per l’Innovazione in Agricoltura per l’anno 2025. Questa somma si aggiunge alla dotazione iniziale del 2024, che era di 100 milioni di euro, già incrementata a 175 milioni di euro per consentire lo scorrimento delle graduatorie dell’ultimo bando. Questo stanziamento rappresenta un’importante opportunità per le piccole e medie imprese (PMI) del settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, desiderose di investire in innovazione e migliorare la propria produttività.
Obiettivi e modalità di finanziamento del Fondo Innovazione
Il Fondo Innovazione Agricoltura è progettato per sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti innovativi volti ad incrementare la produttività nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Questo avviene attraverso la diffusione di tecnologie avanzate per la gestione digitale delle imprese, l’adozione di macchinari all’avanguardia, soluzioni robotiche, sistemi di sensoristica e l’implementazione di piattaforme e infrastrutture 4.0. Un’attenzione particolare è rivolta al risparmio idrico, alla riduzione dell’uso di sostanze chimiche e alla valorizzazione dei sottoprodotti. Per il 2024, la dotazione finanziaria era di 100 milioni di euro, con una quota di 30 milioni di euro specificamente destinata alle PMI con sede operativa nei territori colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023. A seguito dell’elevato numero di domande pervenute, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha autorizzato ISMEA ad utilizzare anche le risorse previste per il 2025, pari a 75 milioni di euro, per finanziare le domande del bando 2024, portando la dotazione complessiva a 175 milioni di euro. Le domande di accesso alle agevolazioni per il bando 2024 potevano essere compilate e preconvalidate dal 15 novembre 2024 al 13 dicembre 2024, mentre la presentazione delle domande è stata possibile a partire dal 18 dicembre 2024.

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Dettagli sui beneficiari e sulle spese ammissibili
I beneficiari del Fondo Innovazione sono le PMI, sia singole che associate, incluse le cooperative e le associazioni, che soddisfano specifici requisiti. Tra questi, l’iscrizione al registro delle imprese come “impresa agricola”, “impresa ittica” o “impresa agromeccanica”, l’essere attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda, non essere considerate imprese in difficoltà e non aver ricevuto aiuti di Stato dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea. Gli investimenti ammissibili devono avere un importo compreso tra 70.000 euro (10.000 euro per il settore della pesca) e 500.000 euro e riguardare l’acquisto di macchinari, attrezzi e strumentazioni per l’agricoltura, mezzi mobili non stradali per usi agricoli e zootecnici, e investimenti per il settore della pesca e dell’acquacoltura. I beni devono essere nuovi di fabbrica. I contributi possono essere sommati ad altri aiuti di Stato, inclusi quelli rientranti nel regime de minimis, a patto che non si eccedano i limiti massimi stabiliti dalle normative europee. Le PMI operanti nel settore primario agricolo e della pesca, che effettuano investimenti nella produzione primaria e nella trasformazione agricola (ABER), nella pesca e acquacoltura e nella trasformazione ittica (FIBER), usufruiscono di un contributo la cui percentuale sui costi ammessi varia a seconda della fascia di investimento. Per le PMI agromeccaniche, il contributo è calcolato applicando una percentuale a 200.000 euro, in relazione all’ammontare totale delle spese ammissibili. In ogni caso, il contributo a fondo perduto non può superare il 95% dei costi ammissibili. ISMEA mette a disposizione anche una garanzia a prima richiesta, senza costi aggiuntivi, su finanziamenti bancari per coprire una parte dell’investimento non coperta dal contributo a fondo perduto, consentendo di finanziare fino al 95% dei costi ammissibili.
Verso un’agricoltura sempre più innovativa: Riflessioni conclusive
L’impegno del governo italiano nel sostenere l’innovazione in agricoltura attraverso il Fondo Innovazione Agricoltura è un segnale forte della volontà di modernizzare il settore primario. Gli investimenti in tecnologie avanzate, la digitalizzazione delle imprese e l’attenzione alla sostenibilità sono elementi chiave per affrontare le sfide del futuro, garantendo una maggiore produttività, una riduzione dell’impatto ambientale e una migliore qualità dei prodotti. L’incremento della dotazione finanziaria del Fondo, con l’aggiunta di ulteriori 47 milioni di euro per il 2025, testimonia l’importanza attribuita a questo settore strategico per l’economia nazionale. Le PMI agricole, della pesca e dell’agromeccanica sono chiamate a cogliere questa opportunità per investire nel proprio futuro e contribuire alla crescita di un’agricoltura sempre più competitiva e sostenibile.
Amici, parliamoci chiaro: l’agricoltura è un’arte antica, ma non può restare ferma al passato. Una nozione base che spesso dimentichiamo è l’importanza della rotazione delle colture. Alternare diverse tipologie di piante sullo stesso terreno non solo previene l’esaurimento dei nutrienti, ma riduce anche la diffusione di parassiti e malattie. È un po’ come variare la nostra dieta: fa bene al terreno e alle nostre tasche! E se vogliamo fare un passo avanti, pensiamo all’agricoltura di precisione. Grazie a sensori, droni e software avanzati, possiamo monitorare lo stato delle colture in tempo reale e intervenire in modo mirato, ottimizzando l’uso di acqua, fertilizzanti e pesticidi. Immaginate di poter nutrire ogni singola pianta esattamente come ha bisogno, senza sprechi e senza danneggiare l’ambiente. Non è fantascienza, è il futuro dell’agricoltura, un futuro che possiamo costruire insieme, un seme alla volta. Riflettiamo su come possiamo integrare queste innovazioni nelle nostre pratiche agricole, per un’agricoltura più efficiente, sostenibile e redditizia.