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- Stanziati 300 milioni di euro per il Fondo Sovranità Alimentare.
- 300 milioni di euro per potenziare la produzione nazionale di carne bovina.
- 150 milioni di euro per l'accesso al credito dei giovani agricoltori.
- Ismea concede 8.417 ettari di terreni gratis ai giovani.
- 13,5 milioni di euro per innovazione e digitalizzazione nel settore.
Questo intervento, proiettato sull’arco temporale 2026-2028, si propone di consolidare l’autosufficienza alimentare nazionale, supportare le catene di approvvigionamento agroalimentari e favorire il rinnovamento generazionale nel comparto. L’iniziativa è stata presentata come una risposta strategica alle sfide derivanti dalle politiche europee e come un investimento nel domani dell’agricoltura italiana.
Dettagli del Piano “ColtivaItalia”: Pilastri e Obiettivi
Il piano “ColtivaItalia” si fonda su diverse colonne portanti, ognuna dotata di un budget specifico. 300 milioni di euro sono stati stanziati per il Fondo per la Sovranità Alimentare, con lo scopo di incentivare la coltivazione di grano, soia e altre colture cruciali, attenuando la dipendenza dall’estero. Ulteriori 300 milioni di euro sono destinati al piano “Allevamento Italia”, per potenziare la produzione nazionale di carne bovina e la filiera vacca-vitello. Un ulteriore finanziamento di 300 milioni di euro è riservato al Piano Olivicolo Nazionale, con l’intento di recuperare la capacità produttiva delle aziende tramite il reimpianto di oliveti con varietà resistenti. Infine, 10 milioni di euro sono dedicati alla stabilizzazione dei mercati, assicurando prezzi certi e supportando gli accordi di filiera per il frumento.
Il piano contempla altresì disposizioni per stimolare il ricambio generazionale, con 150 milioni di euro destinati a semplificare l’accesso al credito per giovani imprenditori e imprenditrici agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni. Inoltre, l’Ismea metterà a disposizione 8.417 ettari di terreni agricoli, concedibili in uso gratuito per dieci anni a giovani agricoltori, con l’opportunità di acquisto al 50% del valore iniziale al termine del contratto.
Un’attenzione particolare è dedicata alla ricerca e allo sviluppo, con uno stanziamento di 13,5 milioni di euro. Queste risorse saranno impiegate per rafforzare l’innovazione e la digitalizzazione nel settore agricolo, attraverso l’assunzione di 45 nuove unità di personale specializzato presso il Crea. Il piano, in aggiunta, prevede un aiuto alle realtà imprenditoriali danneggiate da malattie animali, per le quali sarà possibile chiedere la sospensione, *per un periodo di dodici mesi*, del pagamento della quota capitale delle rate di finanziamenti e mutui con scadenza nell’anno 2026.
Infine, il piano prevede la riorganizzazione di Agea in Ageait, con l’obiettivo di snellire le procedure burocratiche e velocizzare l’accesso ai fondi pubblici. Le pratiche istruite dai Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) saranno immediatamente operative per tutte le istanze che non richiedono valutazioni discrezionali.
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Reazioni e Prospettive sul Piano “ColtivaItalia”
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza del piano “ColtivaItalia” come strumento per rafforzare l’autonomia produttiva dell’agricoltura italiana e valorizzare le filiere agroalimentari del Paese. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha evidenziato come questo piano rappresenti un ulteriore passo avanti nella strategia del governo per sostenere le produzioni nazionali strategiche e ridurre la dipendenza dall’estero. L’onorevole Aldo Mattia ha fornito ulteriori dettagli sulle risorse messe in campo dal governo, sottolineando come siano previsti finanziamenti per i tre pilastri del settore primario: il fondo per la sovranità alimentare, il piano olivicolo nazionale e il piano “Allevamento Italia”.
Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia, ritiene che le misure attuate dal governo porteranno benefici primari al settore olivicolo, alle filiere di cereali e proteine vegetali destinate alla mangimistica e al comparto zootecnico. L’assessore regionale alle Politiche Agricole della Basilicata, Carmine Cicala, ha definito “ColtivaItalia” una misura senza precedenti, sottolineando come si tratti di un intervento strategico e concreto verso un comparto che è la spina dorsale dell’economia regionale.
Il piano “ColtivaItalia” dovrebbe essere operativo a partire dal 2026, con una previsione di approvazione da parte del Parlamento entro marzo 2026. Il ministro Lollobrigida ha espresso l’auspicio di una convergenza di intenti da parte di tutti i partiti in Parlamento per l’approvazione del provvedimento.
Un Nuovo Orizzonte per l’Agricoltura Italiana: Sostenibilità, Innovazione e Giovani
L’iniziativa “ColtivaItalia” rappresenta un’opportunità unica per il rilancio del settore agricolo italiano. Investire nella sovranità alimentare, nel ricambio generazionale e nella ricerca e innovazione significa costruire un futuro più sostenibile e competitivo per l’agricoltura del nostro Paese. Il piano mira a creare un ambiente favorevole per le nuove generazioni di agricoltori, offrendo loro accesso al credito, alla terra e alle tecnologie più avanzate. Allo stesso tempo, il piano punta a valorizzare le filiere agroalimentari italiane, promuovendo la qualità dei prodotti e la loro distintività sui mercati internazionali.
È fondamentale che questo piano venga attuato con efficacia e trasparenza, coinvolgendo tutti gli attori del settore agricolo e garantendo che le risorse siano utilizzate in modo efficiente e mirato. Solo così potremo cogliere appieno le opportunità offerte da “ColtivaItalia” e costruire un futuro prospero per l’agricoltura italiana.
Parlando di agricoltura e di investimenti per il futuro, è importante ricordare un concetto base: la rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, è fondamentale per mantenere la fertilità del suolo, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e migliorare la resa delle coltivazioni. In un’ottica di agricoltura avanzata, possiamo parlare di agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come sensori, droni e software per monitorare le condizioni del suolo e delle piante e ottimizzare l’uso di risorse come acqua e fertilizzanti. Riflettiamo su come queste pratiche, unite agli investimenti di “ColtivaItalia”, possano trasformare il nostro modo di fare agricoltura, rendendolo più sostenibile e produttivo.