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- Coldiretti: calo stimato del 30% della PLV.
- Produzione di latte diminuita del 30% a causa siccità.
- Luglio 2025: temperatura media globale +0,45°C.
La regione Puglia sta affrontando una delle crisi idriche più gravi che si siano mai verificate, con effetti disastrosi sull’intero comparto agricolo. La persistente carenza di piogge nel corso del 2025, peggiorata da temperature insolitamente elevate, ha scatenato un ciclo pericoloso che mette a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole e la disponibilità di prodotti ortofrutticoli per i consumatori. Coldiretti Puglia ha lanciato un allarme accorato, evidenziando un calo stimato del 30% della Produzione Lorda Vendibile (PLV), un dato che sottolinea la gravità della situazione.
La mancanza di precipitazioni e le ondate di calore prolungate stanno causando danni ingenti alle coltivazioni, in particolare a quelle che richiedono un’irrigazione costante, come i pomodori e i vigneti. In molte zone, la scarsità d’acqua impedisce un’irrigazione regolare, compromettendo la crescita e la resa delle piante. Anche gli allevamenti sono in forte difficoltà, con gli agricoltori costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso, una pratica costosa che richiede l’utilizzo di gasolio per prelevare acqua dai pozzi o l’approvvigionamento tramite autobotti. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che numerosi pozzi artesiani hanno quasi esaurito la loro capacità, mentre quelli superficiali si stanno prosciugando rapidamente.

Impatto sugli Ortaggi Autunno-Vernini e sull’Allevamento
La crisi idrica sta avendo un impatto devastante sui trapianti degli ortaggi autunno-vernini, con il rischio concreto di ridurre drasticamente la disponibilità di ortaggi e verdure nei prossimi mesi. Questo significa che i consumatori potrebbero trovarsi di fronte a una minore offerta di prodotti freschi e a prezzi più elevati. La perdita stimata del 30% della produzione di ortaggi rappresenta un duro colpo per l’economia agricola pugliese e per la sicurezza alimentare della regione.
Anche gli allevamenti stanno soffrendo a causa della siccità. L’assenza di pascoli verdi costringe gli allevatori a sostenere costi aggiuntivi per l’acquisto di mangimi, acuendo una già precaria situazione economica. Il calore eccessivo e la scarsità d’acqua per gli animali hanno causato una diminuzione della produzione di latte fino al 30% rispetto ai livelli consueti. Questo significa che gli allevatori stanno producendo meno latte e che i consumatori potrebbero trovarsi di fronte a una minore disponibilità di prodotti lattiero-caseari.
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Il Contesto Climatico Globale e le Richieste di Coldiretti
Il 2025 conferma la tendenza al riscaldamento globale, con il mese di luglio che detiene il triste primato di terzo più caldo a livello planetario, con una temperatura media di 16,68°C, precisamente 0,45°C oltre la media registrata nel periodo tra il 1991 e il 2020. Questa evidenza rimarca l’impellente necessità di affrontare la problematica dei cambiamenti climatici e di mettere in atto strategie per attenuare le loro conseguenze sull’agricoltura.
Di fronte a questa emergenza, Coldiretti sollecita interventi immediati e strutturali per garantire la sopravvivenza del settore agricolo pugliese. Le loro richieste includono in particolare il completamento e la modernizzazione dei sistemi di irrigazione, una manutenzione straordinaria delle infrastrutture collettive e dei pozzi, il ripristino dei bacini idrici esistenti, il potenziamento delle reti di distribuzione e drenaggio, e il rinnovo degli accordi interregionali per l’approvvigionamento idrico. Questi interventi sono fondamentali per garantire un approvvigionamento idrico adeguato alle esigenze dell’agricoltura pugliese e per proteggere le aziende agricole dagli effetti della siccità.
Resilienza Agricola: Un Futuro Possibile
Di fronte a questa crisi senza precedenti, è fondamentale ripensare il modello agricolo e adottare pratiche più sostenibili e resilienti. L’agricoltura conservativa, l’utilizzo di colture resistenti alla siccità, la gestione efficiente dell’acqua e l’adozione di tecnologie innovative sono solo alcune delle strategie che possono aiutare gli agricoltori a superare questa sfida e a garantire un futuro sostenibile per l’agricoltura pugliese. La resilienza agricola non è solo una necessità, ma anche un’opportunità per creare un settore più forte, innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Amici, la situazione in Puglia è un campanello d’allarme che ci riguarda tutti. La siccità non è solo un problema degli agricoltori, ma un problema che mette a rischio la nostra sicurezza alimentare e il nostro futuro. È importante che ognuno di noi faccia la sua parte per ridurre il consumo di acqua e per sostenere le aziende agricole che adottano pratiche sostenibili.
A proposito di agricoltura, una nozione base che forse non tutti conoscono è l’importanza della rotazione delle colture. Alternare diverse colture sullo stesso terreno aiuta a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre la diffusione di malattie e parassiti e a ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.
Ma l’agricoltura moderna va oltre la rotazione delle colture. Tecniche avanzate come l’irrigazione a goccia, l’utilizzo di sensori per monitorare l’umidità del suolo e l’impiego di droni per la mappatura delle colture consentono di ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche e di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.
Riflettiamo: cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per contribuire a un’agricoltura più sostenibile e resiliente? Forse possiamo scegliere di acquistare prodotti locali e di stagione, ridurre il nostro consumo di carne o sostenere le aziende agricole che adottano pratiche rispettose dell’ambiente. Ogni piccolo gesto può fare la differenza.