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- Dal 2014, azioni intraprese contro Popillia japonica in Italia.
- Decreto del 3 aprile 2024 approva il Piano di emergenza nazionale.
- L'ue stabilisce misure con il Regolamento 2023/1584.
L’agricoltura italiana si trova ad affrontare una sfida crescente: l’invasione della Popillia japonica, un insetto alieno che sta causando danni significativi alle coltivazioni, al verde pubblico e all’ambiente. La sua presenza, in particolare in regioni come il Veneto, ha sollevato preoccupazioni tra gli agricoltori e i rappresentanti politici, portando a richieste di interventi urgenti a livello europeo.
L’allarme dal Veneto e la richiesta di deroghe
Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, ha espresso forte preoccupazione per la situazione in Veneto, dove i casi di Popillia japonica sono in aumento. Ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea, sottolineando come le attuali normative europee limitino l’efficacia degli interventi per contrastare l’insetto. Borchia ha evidenziato la necessità di deroghe temporanee all’uso di fitosanitari specifici, attualmente vietati, ma considerati indispensabili per fronteggiare l’infestazione. Egli ha inoltre invocato un maggiore sostegno per le nazioni e le autorità locali, le quali si ritrovano a dover affrontare questa emergenza biologica con mezzi insufficienti. La richiesta è chiara: l’Europa deve agire con pragmatismo per evitare che l’intero settore agroalimentare venga compromesso.
- Finalmente qualcuno che si preoccupa della nostra agricoltura! 👏 Ma......
- Inutile chiedere deroghe, i pesticidi non sono la soluzione! 😡 Bisogna......
- E se la Popillia fosse un'opportunità per cambiare? 🤔 Forse dovremmo......
Misure di contrasto e indicazioni per i cittadini
Di fronte alla minaccia rappresentata dalla Popillia japonica, il Servizio fitosanitario centrale, in collaborazione con l’Istituto nazionale di riferimento per la protezione delle piante (INRPP), coordina e gestisce le misure di contrasto alla diffusione dell’organismo nocivo. A livello locale, si raccomanda ai cittadini di adottare alcune precauzioni, come l’eliminazione manuale degli insetti adulti e la protezione delle piante con reti antinsetto. L’utilizzo di trappole in orti o giardini privati è sconsigliato, poiché il loro potere attrattivo potrebbe causare danni ancora maggiori alla vegetazione. Per informazioni più dettagliate, è possibile consultare le pagine web dei servizi fitosanitari regionali o contattare direttamente gli esperti.

Cronistoria delle azioni intraprese
Dal 2014, anno in cui è stato rilevato il primo focolaio di Popillia japonica in Italia, sono state intraprese diverse azioni per contrastarne la diffusione. Nel 2016 è stato istituito un Tavolo tecnico-scientifico nazionale, con la partecipazione di esperti dei Servizi fitosanitari regionali, dell’Istituto nazionale di riferimento per la protezione delle piante e di altre istituzioni scientifiche. Negli anni successivi, sono stati emanati diversi provvedimenti, tra cui il Decreto ministeriale del 3 aprile 2024, che ha approvato il Piano di emergenza nazionale per Popillia japonica, e il Regolamento (UE) 2023/1584, che stabilisce misure per prevenire l’insediamento e la diffusione dell’organismo nocivo. Le normative e i piani di azione adottati dai Servizi fitosanitari regionali sono consultabili sui siti web delle regioni interessate.
Verso una strategia integrata e sostenibile
La lotta alla Popillia japonica richiede un approccio integrato e sostenibile, che combini misure di emergenza con strategie a lungo termine. È fondamentale sostenere la ricerca e lo sviluppo di metodi di controllo biologico e di pratiche agricole che riducano la vulnerabilità delle colture all’insetto. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare la collaborazione tra istituzioni, agricoltori e cittadini, per monitorare la diffusione dell’insetto e adottare tempestivamente le misure necessarie. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile proteggere l’agricoltura italiana e preservare la biodiversità del nostro territorio.
La presenza di Popillia japonica mette in luce una problematica cruciale: l’equilibrio tra la necessità di proteggere le colture e l’importanza di preservare l’ambiente. Una nozione base di agricoltura ci ricorda che la *monocoltura, pur favorendo la produzione intensiva, rende le piante più vulnerabili agli attacchi di parassiti e malattie. Al contrario, la diversificazione delle colture e l’adozione di pratiche agroecologiche possono aumentare la resilienza degli agroecosistemi.
Un concetto di agricoltura avanzata, in questo contesto, è rappresentato dall’utilizzo di tecniche di precisione*, come il monitoraggio satellitare e l’analisi dei dati, per individuare tempestivamente i focolai di infestazione e intervenire in modo mirato, riducendo al minimo l’uso di fitosanitari.
Riflettiamo, dunque, su come le nostre scelte agricole possano influenzare la salute del nostro pianeta e la qualità del nostro cibo. La sfida è trovare un equilibrio tra produttività e sostenibilità, per garantire un futuro prospero per l’agricoltura e per l’ambiente.
- Interrogazione di Paolo Borchia alla Commissione Europea su Popillia Japonica.
- Scheda informativa sull'identificazione, danni e gestione di Popillia japonica.
- Approfondimenti sulla Popillia japonica dal Servizio Fitosanitario della Lombardia.
- Decreto del Piano di emergenza nazionale per Popillia japonica Newman.