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- Veneto: 6 decessi nel settore agricolo nei primi 7 mesi.
- Piano Prevenzione: Sostegno aziende con check list di autovalutazione.
- Distribuiti 2.500 kit anti-caldo (maglietta e cappellino).
Un bilancio contrastante
Il settore agricolo veneto si trova di fronte a una realtà complessa: da un lato, si registra un preoccupante numero di incidenti mortali sul lavoro, dall’altro, si osserva un incoraggiante calo delle irregolarità riscontrate durante i controlli aziendali. Questi dati contrastanti evidenziano la necessità di un approccio multifocale alla sicurezza sul lavoro in agricoltura, che combini attività di prevenzione, sensibilizzazione e controllo. Nonostante una diminuzione delle contravvenzioni, il Veneto ha già contato 6 decessi nel settore agricolo nei primi sette mesi del 2025, un dato che potrebbe superare i 9 decessi registrati nell’intero 2024.
Il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura: un approccio proattivo
Per affrontare questa sfida, la Regione Veneto ha implementato il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura, coordinato dall’Ulss 1 Belluno. Questo piano, derivante dal Piano nazionale di prevenzione, si concentra sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e coinvolge attivamente le associazioni di categoria (Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori e Coldiretti), le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil), l’Ispettorato del Lavoro e i rappresentanti degli agronomi e dottori forestali. L’obiettivo principale del Piano è quello di fornire sostegno e assistenza alle aziende agricole, offrendo loro strumenti di autovalutazione e preparazione ai controlli. A tal fine, sono state elaborate delle check list che consentono alle aziende di identificare le aree di miglioramento e di adeguarsi alle normative vigenti.

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Focus sui rischi specifici e sulle azioni di vigilanza
Il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura si concentra su tre aree di rischio principali: la sicurezza del trattore e dell’albero cardanico, il lavoro in ambienti confinati e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Il rovesciamento del trattore è una delle principali cause di incidenti mortali in agricoltura, mentre il lavoro in ambienti confinati, come cisterne di vinificazione e vasche fognarie, può comportare il rischio di inalazione di gas asfissianti. La sorveglianza sanitaria, infine, è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori agricoli, attraverso visite mediche periodiche e controlli specifici. A partire dal 1 giugno 2025, sono state avviate le attività di vigilanza, con un focus sulle aziende che negli ultimi cinque anni hanno subito infortuni sul lavoro. I controlli effettuati finora hanno evidenziato un calo dei verbali di contravvenzione rispetto agli anni precedenti, un segnale positivo che indica un miglioramento dell’adeguamento delle aziende alle normative.
Oltre la prevenzione: un’estate al sicuro dal caldo
Un’ulteriore iniziativa promossa dalla Regione Veneto riguarda la prevenzione dei rischi legati al caldo durante il lavoro agricolo. In risposta alle segnalazioni dei sindacati, sono stati acquistati 2.500 kit composti da una maglietta in cotone di colore chiaro e un cappellino con visiera, distribuiti ai lavoratori agricoli per proteggerli dalle alte temperature. Questa iniziativa, insieme alla diffusione di opuscoli informativi sui comportamenti corretti da adottare durante le giornate più calde, rappresenta un importante passo avanti nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori agricoli.
Sicurezza in agricoltura: un impegno condiviso per un futuro più sereno
La sicurezza sul lavoro in agricoltura è una sfida complessa che richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle associazioni di categoria, dei sindacati e delle aziende agricole. Il Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura rappresenta uno strumento importante per promuovere la cultura della sicurezza e per ridurre il numero di incidenti sul lavoro. Tuttavia, è fondamentale che tutte le parti coinvolte collaborino attivamente per garantire che le misure di prevenzione siano efficaci e che i lavoratori agricoli possano svolgere il proprio lavoro in un ambiente sicuro e protetto.
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Amici lettori, riflettiamo un attimo. Quando pensiamo all’agricoltura, spesso ci immaginiamo campi dorati e raccolti abbondanti. Ma dietro questa immagine idilliaca si nasconde una realtà fatta di fatica, rischi e pericoli. La sicurezza sul lavoro in agricoltura è un tema cruciale, che troppo spesso viene sottovalutato.
Una nozione base di agricoltura che si lega a questo tema è l’importanza della rotazione delle colture. Così come la rotazione delle colture aiuta a mantenere la fertilità del suolo e a prevenire le malattie delle piante, allo stesso modo la rotazione delle mansioni e la formazione continua dei lavoratori agricoli possono contribuire a ridurre il rischio di incidenti sul lavoro.
E parlando di agricoltura avanzata, pensiamo all’uso di sensori e droni per monitorare le condizioni ambientali e lo stato di salute delle colture. Queste tecnologie possono essere utilizzate anche per monitorare la sicurezza dei lavoratori, ad esempio rilevando la presenza di gas tossici in ambienti confinati o individuando situazioni di pericolo.
La sicurezza sul lavoro in agricoltura non è solo una questione di rispetto delle normative, ma è soprattutto una questione di umanità e di responsabilità sociale. Ogni lavoratore agricolo ha il diritto di tornare a casa sano e salvo alla fine della giornata. E noi, come società, abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per garantire che questo diritto sia rispettato.