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- Progetto in Costa d'Avorio: intervento dal 2017, termine previsto nel 2030.
- Finanziamento: la Cooperazione Italiana investe quasi 20 milioni di euro.
- Raggiunte 65 comunità, coinvolgendo direttamente 37.000 persone.
La contemporanea agricoltura affronta problematiche articolate, necessitando risposte all’avanguardia unite a sinergie strategiche. Un caso emblematico è quello del progetto realizzato in Costa d’Avorio, dedicato alla salvaguardia dei minori nelle aree dedicate alla coltivazione del cacao. Questa iniziativa nasce da una collaborazione fruttuosa tra Save the Children, la Cooperazione Italiana e Ferrero, fungendo da esempio luminoso per un intervento coeso e duraturo.
Un’Alleanza Trasformativa per la Tutela dell’Infanzia
Nel maggio del 2025 viene presentato ufficialmente ad Abidjan un ambizioso progetto teso a migliorare le condizioni esistenziali dei minori. Tale iniziativa mira non solo a promuovere il benessere infantile, ma anche a combattere lo sfruttamento lavorativo che purtroppo affligge questa fascia della popolazione. Il focus è orientato sulle regioni dell’Haut Sassandra e sul distretto delle Montagnes; questi luoghi sono essenziali per l’industria della produzione di cacao in Costa d’Avorio. Il programma prevede una durata sino al 2030 ed emerge da interventi già attivi dal 2017 con il supporto fondamentale di Ferrero; inoltre beneficerà dei fondi messi a disposizione dalla Cooperazione Italiana con un contributo complessivo vicino ai 20 milioni di euro.
Il fine primario consiste nell’sostenere i diritti fondamentali dell’infanzia, incrementando così le misure protettive all’interno delle comunità dedite alla coltivazione del cacao. Le azioni intraprese hanno come scopo quello non solo di ridurre i rischi associati ma anche affrontare efficacemente gli aspetti strutturali che alimentano il fenomeno del lavoro minorile; problematiche collegate indissolubilmente alle difficoltà economiche cui sono soggette molte famiglie locali. La strategia globale adottata abbraccia diverse entità: dalle amministrazioni pubbliche alle organizzazioni della società civile fino alle aziende private, dando vita a comunità più fortificate ed economicamente indipendenti. Attraverso questa strategia, si intende assicurare che i bambini possano usufruire di servizi essenziali come l’istruzione, le prestazioni sanitarie fondamentali e la registrazione anagrafica. Inoltre, si vuole offrire supporto a coloro che cercano mezzi per garantire il proprio sostentamento e un’alimentazione adeguata. Allo stesso tempo, c’è l’intento di promuovere con forza l’imprenditoria femminile, intervenendo nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
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Innovazione e Sostenibilità nella Filiera del Cacao
L’essenza della vera innovazione alla base del progetto risiede in un approccio sistemico altamente integrato. Ciò implica un’operatività sul terreno che mette in rete comunità, famiglie, fornitori ed enti governativi locali. A questo si affianca l’obiettivo di garantire una sostenibilità economica duratura, tramite il ricorso a finanziamenti tanto pubblici quanto privati capaci di promuovere cambiamenti strutturali sostenibili nel tempo. La partecipazione attiva dei partner provenienti dal mondo corporate insieme ai fornitori locali sin dalle fasi preliminari degli interventi genera una fusione dinamica di expertise tra le sfere pubblica e privata; ciò amplifica notevolmente il risultato dell’investimento iniziale.

All’interno delle dinamiche della catena di approvvigionamento, vengono integrate misure di tutela per l’infanzia, con l’obiettivo di assicurare che gli interventi raggiungano i bambini più indifesi, favoriscano una sostenibilità a lungo termine e possano essere riprodotte su vasta scala. Questo intervento è strutturato attorno a un insieme di indicatori prestazionali, unitamente a metodi di valutazione, con l’obiettivo di garantire esiti che siano tanto efficaci quanto sostenibili nel tempo.
Un Modello di Partnership Pubblico-Privato
Il progetto localizzato in Costa d’Avorio si erge come un emblematico esempio di sinergia fra il settore pubblico e il privato nel contesto dello sviluppo sostenibile. L’interazione proficua tra le istituzioni governative, le imprese private e la società civile consente non solo una partecipazione aggregata, ma anche la creazione di risultati ben superiori a quelli ottenibili attraverso l’apporto isolato degli individui. Come ha evidenziato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, è proprio attraverso alleanze trasformative e permanenti che si genera una vera metamorfosi sociale, sfruttando al meglio le capacità e il know-how presenti in ogni ambito coinvolto.
In questa medesima direzione si è espressa anche Isabel Hochgesand, Global Chief Procurement Officer presso la rinomata azienda alimentare Ferrero. Essa ha sottolineato quanto sia cruciale garantire il rispetto dei diritti umani nei processi decisionali legati agli approvvigionamenti aziendali. L’unione delle forze congiunte tra Save the Children e la Cooperazione Italiana segna senza dubbio una tappa significativa per creare uno scenario attorno al cacao caratterizzato da maggiore sostenibilità, trasparenza ed inclusività duratura.
Verso un Futuro Sostenibile per le Comunità del Cacao
L’iniziativa in Costa d’Avorio non è un intervento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di azioni volte a promuovere la sostenibilità nella filiera del cacao. Ferrero, ad esempio, pubblica annualmente il “Cocoa Charter Progress Report”, un documento che illustra i progressi e gli sforzi compiuti per un approvvigionamento responsabile. La “Carta del Cacao” si basa su quattro principi fondamentali: la sostenibilità dei mezzi di sussistenza, il rispetto dei diritti umani e l’implementazione di pratiche sociali eque, la tutela dell’ambiente e la trasparenza nelle relazioni con i fornitori.
La collaborazione con Save the Children, con un orizzonte temporale di cinque anni, si propone di raggiungere 65 comunità nella regione ivoriana di Haut-Sassandra e di coinvolgere direttamente 37.000 persone, di cui 15.000 bambini, oltre a 90.000 beneficiari indiretti, con più della metà minori. L’iniziativa mira a intervenire su quattro fronti principali: la salvaguardia dei bambini, lo sviluppo delle comunità, la facilitazione dell’accesso all’istruzione e l’incentivo all’autonomia di giovani e adolescenti.
Un Impegno Costante per la Protezione dell’Infanzia
Il programma attuato in Costa d’Avorio costituisce una prova concreta dell’opportunità che l’agricoltura moderna ha nel farsi carico delle proprie responsabilità sociali. Fondamentale è il rispetto dei diritti dell’infanzia, insieme alla battaglia contro il lavoro sfruttato e alla promozione di pratiche realmente sostenibili per garantire un avvenire equo. L’unione d’intenti tra Save the Children, Cooperazione Italiana e Ferrero evidenzia come, mediante sinergie costruttive e innovazioni efficaci, si possano generare risultati positivi che perdurano nel tempo all’interno delle comunità agricole dedite al cacao.
Coltivare il Futuro: Un Approccio Olistico all’Agricoltura Sostenibile
Cari amici! È ora di dedicarci a una profonda riflessione su quanto abbiamo appena esaminato. Quando parliamo di agricoltura tendiamo comunemente a focalizzarci esclusivamente sulla produttività agricola o sul commercio dei prodotti freschi. Tuttavia è importante ricordare che a ogni chicco di cacao o frutto presente sulle nostre tavole corrispondono vite umane: individui singoli e intere famiglie contribuiscono con il loro lavoro instancabile al nostro approvvigionamento alimentare. Pertanto l’agricoltura autentica – quella realmente orientata verso i bisogni futuri – deve necessariamente tener conto della salute sociale ed economica delle popolazioni coinvolte in questo settore.
Un principio basilare dell’attività agricola spesso trascurato riguarda il suolo quale risorsa finita ed estremamente preziosa. Investire nel mantenimento della salute del terreno rappresenta una garanzia per mantenere fertile questa risorsa vitale anche per le prossime generazioni; pari importanza ha avere riguardo nei confronti dell’ecosistema terrestre oltre alla ricchezza della biodiversità naturale circostante. Parallelamente alla tutela del suolo c’è da considerare anche il benessere degli agricoltori stessi; operando così possiamo realizzare un modello sostenibile capace di promuovere dignità attraverso esperienze lavorative gratificanti.
In questo contesto emerge prepotentemente uno strumento concettuale particolarmente innovativo nel campo agroalimentare: l’agroecologia, proposta utile non soltanto per massimizzare le rese agricole bensì capace di interpretare il fenomeno agricolo come articolato sistema dove i legami intrinseci fra flora e fauna o crescita vegetativa offrono spunti importanti nella gestione integrata delle risorse naturali disponibili sul pianeta. L’agroecologia è una disciplina innovativa che si propone di adottare pratiche agricole in grado di tutelare la biodiversità, limitando il ricorso a pesticidi e fertilizzanti chimici; inoltre, mette in luce l’importanza delle tradizioni culturali delle popolazioni locali.
Pertanto, dopo aver assaporato un cioccolatino, riflettiamo su queste questioni fondamentali. Consideriamo i giovani della Costa d’Avorio insieme alle loro famiglie e al futuro incerto che li attende. Ci si deve domandare: quali azioni possiamo intraprendere individualmente per favorire un’agricoltura più equa ed ecologicamente responsabile? Magari potremmo iniziare scegliendo prodotti con marchi certificati oppure approfondendo le informazioni relative alle filiere produttive; sosteniamo anche le associazioni impegnate sul territorio. Anche i gesti minimi hanno il potenziale di generare un cambiamento significativo.
- Dettagli della collaborazione tra Save the Children e Ferrero in Costa d'Avorio.
- Pagina sull'ICCO, per approfondire il contesto internazionale del cacao.
- Iniziative Ferrero per affrontare le cause del lavoro minorile in Costa d'Avorio.
- Comunicato stampa sulla collaborazione Ferrero-Save the Children contro il lavoro minorile.