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- Tagli alla PAC minacciano l'innovazione e sostenibilità per i giovani.
- Coldiretti critica l'UE per aver tolto risorse alla produzione di cibo.
- Nel 2019 la PAC è stata determinante per l'avvio di aziende.
- Agricoltura di precisione ottimizza risorse e riduce l'impatto ambientale.
I giovani agricoltori italiani, supportati da Coldiretti, hanno manifestato a Bruxelles e in diverse città italiane, tra cui Roma, per esprimere il loro dissenso verso le politiche agricole europee attuali e i possibili tagli alla Politica Agricola Comune (PAC) proposti dalla Commissione Von der Leyen. La protesta ha visto la partecipazione di numerosi giovani imprenditori agricoli provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Lombardia, Veneto e altre.
Le ragioni della protesta
Il fulcro della contestazione risiede nella preoccupazione per il futuro dell’agricoltura italiana, messo a rischio dai tagli previsti ai finanziamenti europei. I giovani agricoltori temono che la riduzione dei fondi PAC possa compromettere la loro capacità di investire in innovazione, sostenibilità e sviluppo delle proprie aziende. La PAC, infatti, rappresenta un sostegno fondamentale per l’avvio e la crescita delle imprese agricole, soprattutto per i giovani che si affacciano al settore.
Le critiche si concentrano anche sulla mancanza di reciprocità negli scambi commerciali, sulla burocrazia eccessiva e sulle norme considerate scollegate dalla realtà agricola. I manifestanti denunciano un’Europa sempre più distante dalle esigenze del settore primario e dei cittadini, accusando la Commissione Von der Leyen di adottare decisioni senza un adeguato confronto democratico.

- È fantastico vedere i giovani agricoltori lottare per il loro futuro! 🧑🌾💪......
- Tagli alla PAC? Un disastro annunciato per l'agricoltura italiana! 📉😥......
- Forse la PAC andrebbe ripensata, non solo finanziata... 🤔💡......
Le voci dei giovani agricoltori
Le testimonianze dei giovani agricoltori presenti alla manifestazione evidenziano le difficoltà e le sfide che il settore sta affrontando. Lorenzo Ottoni, allevatore di Mantova, ha sottolineato come la PAC sia stata determinante per l’avvio della sua azienda nel 2019, grazie al contributo per l’insediamento giovani. Diego Foroni, 22 anni, allevatore di bovini da carne e produttore di biogas, ha evidenziato l’importanza del sostegno della PAC in un momento segnato da instabilità dei mercati e concorrenza sleale.
L’apicoltrice cremonese Irene Pavesi ha evidenziato il pericolo di desertificazione delle zone meno fertili, rimarcando il ruolo cruciale dei contributi europei per la sopravvivenza delle attività agricole anche nelle aree meno favorite.
Ilaria Pizzolato, dal Veneto, ha difeso l’indispensabilità dell’allevamento di bovini da latte nelle zone montane e disagiate, sottolineando come sussidi specifici e pagamenti per pratiche agro-ambientali siano imprescindibili per la conservazione del territorio e la fornitura di latte garantito e rintracciabile.
Daniele Paolucci, viticoltore mantovano, ha espresso il desiderio di ampliare la sua azienda con una nuova cantina e un agriturismo, ma ha sottolineato come i tagli alla PAC possano compromettere i suoi progetti futuri.
Le reazioni di Coldiretti
Coldiretti ha espresso forte preoccupazione per le politiche agricole europee e per i possibili tagli alla PAC. Il presidente nazionale Ettore Prandini ha dichiarato che è in gioco la democrazia e l’idea stessa di Europa, criticando l’UE per aver tolto risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo e per aver firmato accordi commerciali privi del principio di reciprocità.
Il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, ha lanciato un appello per fermare chi vuole smantellare la PAC, sottolineando che senza agricoltura non c’è sovranità né pace. Coldiretti si è mobilitata per proteggere l’essenza dell’Europa autentica: quella delle sue aree rurali, del lavoro e delle comunità.
Un futuro incerto per l’agricoltura europea?
La protesta dei giovani agricoltori e di Coldiretti solleva interrogativi sul futuro dell’agricoltura europea. I tagli alla PAC potrebbero avere conseguenze negative per il settore, compromettendo la capacità delle aziende agricole di investire in innovazione, sostenibilità e sviluppo. La mancanza di reciprocità negli scambi commerciali e la burocrazia eccessiva rappresentano ulteriori ostacoli per la crescita del settore.
È necessario un cambio di rotta da parte delle istituzioni europee, che devono ascoltare le esigenze del settore primario e adottare politiche agricole che sostengano concretamente gli agricoltori, soprattutto i giovani, garantendo la sicurezza alimentare, la tutela dell’ambiente e il presidio del territorio. *L’agricoltura è un settore strategico per l’Europa e non può essere sacrificata sull’altare di logiche economiche e politiche miopi.
Riflessioni conclusive: coltivare il futuro, tra tradizione e innovazione
L’eco delle proteste dei giovani agricoltori risuona come un campanello d’allarme, un invito a riconsiderare il ruolo dell’agricoltura nel tessuto sociale ed economico europeo. La PAC, lungi dall’essere un mero sussidio, rappresenta un investimento nel futuro, un sostegno vitale per chi sceglie di dedicarsi alla terra, custode di tradizioni millenarie e motore di innovazione.
Una nozione base di agricoltura, spesso trascurata, è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, antica quanto l’agricoltura stessa, consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, al fine di preservarne la fertilità, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie, e migliorare la struttura del suolo. La rotazione delle colture è un esempio di come la saggezza tradizionale possa convivere con le moderne tecniche agricole, contribuendo a un’agricoltura più sostenibile e resiliente.
Parallelamente, l’agricoltura di precisione rappresenta un’evoluzione tecnologica che consente di ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre l’impatto ambientale e aumentare la produttività. Grazie all’utilizzo di sensori, droni e software avanzati, gli agricoltori possono monitorare in tempo reale le condizioni del terreno e delle piante, intervenendo in modo mirato e tempestivo.
La sfida del futuro è coniugare queste due anime dell’agricoltura: la saggezza della tradizione e la potenza dell’innovazione. Solo così potremo garantire un’agricoltura sostenibile, capace di nutrire il pianeta e preservare le nostre radici. È un compito arduo, che richiede impegno, visione e, soprattutto, un ascolto attento delle voci di chi la terra la vive ogni giorno.*
- Analisi Coldiretti sull'evoluzione della PAC, utile per approfondire le politiche contestate.
- Pagina ufficiale della Commissione UE sul futuro dell'agricoltura e la PAC.
- Panoramica della PAC 2023-2027: obiettivi e finanziamenti dell'Unione Europea.
- Sito ufficiale di Coldiretti per approfondire le posizioni dell'associazione sull'agricoltura.