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- Proroga 2026 del credito d'imposta ZES unica per il Mezzogiorno.
- Risorse insufficienti per il credito d'imposta 4.0 nel 2026.
- Dal 1° luglio 2026 stop alla compensazione crediti/debiti previdenziali.
In un contesto economico in continua evoluzione, l’audizione di Coldiretti sulla Legge di Bilancio 2025 assume un’importanza cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana. L’organizzazione, con Gianfranco Calabria e Gennaro Vecchione come portavoce, ha espresso un apprezzamento generale per l’allineamento della manovra al Documento Programmatico di Finanza Pubblica, sottolineando come la gestione economica cauta del governo abbia contribuito a una diminuzione del rapporto deficit/PIL e, in prospettiva, del debito pubblico a partire dal 2027. Tuttavia, Coldiretti ha sollevato una serie di questioni fondamentali per garantire la competitività e l’innovazione del settore primario.
Mezzogiorno e ZES Unica: un’opportunità da non perdere
Uno dei punti cardine dell’intervento di Coldiretti riguarda la proroga per il 2026 del credito d’imposta ZES unica, destinato alle imprese agricole attive nella produzione primaria, pesca e acquacoltura. Questa iniziativa è vista come uno strumento fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno, capace di potenziare la competitività delle regioni e il ruolo dell’agricoltura come catalizzatore di crescita economica e occupazionale. La proroga di tale incentivo rappresenterebbe un segnale tangibile dell’impegno del Governo a sostenere le aree più svantaggiate del Paese, promuovendo al contempo la creazione di posti di lavoro e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali.
- 👍 Ottime proposte per il futuro dell'agricoltura italiana......
- 🤔 Inquietante il blocco alla compensazione dei crediti d'imposta......
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Innovazione Agricola 4.0: investimenti insufficienti e necessità di ampliamento
In un’ottica di modernizzazione del settore, Coldiretti ha espresso preoccupazione per le risorse considerate insufficienti destinate al credito d’imposta 4.0 per il 2026. L’organizzazione ha sottolineato la necessità di rafforzare gli investimenti in tecnologie innovative, al fine di consentire alle imprese agricole di migliorare la propria efficienza produttiva, ridurre i costi e aumentare la qualità dei prodotti. Inoltre, Coldiretti ha proposto di estendere la misura anche alle attività agricole connesse, oggi escluse dal beneficio, al fine di favorire una maggiore integrazione tra i diversi settori dell’agroalimentare e promuovere lo sviluppo di filiere produttive competitive e sostenibili.

Compensazione dei Crediti d’Imposta: un freno alla modernizzazione
Una forte inquietudine è stata manifestata da Coldiretti riguardo alla disposizione che, dal 1° luglio 2026, impedirà la compensazione dei crediti d’imposta non derivanti da dichiarazioni fiscali con i debiti previdenziali e contributivi. L’organizzazione ritiene che tale misura potrebbe avere effetti negativi sulla modernizzazione del settore, aumentando i costi per l’acquisto di macchinari e tecnologie e creando tensioni finanziarie per le imprese che hanno pianificato investimenti basandosi sulle compensazioni. Tale divieto, secondo Coldiretti, rappresenterebbe un ostacolo significativo alla crescita e alla competitività delle imprese agricole, soprattutto in un momento storico caratterizzato da forti incertezze economiche e da una crescente necessità di investire in innovazione e sostenibilità.
Proposte per una maggiore competitività del settore agricolo
Nonostante la valutazione positiva del mantenimento della spesa netta aggregata, Coldiretti ha sollecitato l’adozione di misure aggiuntive per accrescere la competitività e la modernizzazione delle imprese agricole. Tra le proposte figurano:
- La riconferma per il 2026 dell’esenzione IRPEF per i redditi fondiari e agricoli.
- L’ampliamento della “Carta dedicata a te”, con ripercussioni favorevoli anche per il settore agroalimentare.
- La stabilizzazione delle regolamentazioni relative al lavoro occasionale in agricoltura.
- Il ripristino dell’esenzione contributiva per i giovani agricoltori under 40 di nuova costituzione.
- La revisione del modello di contratto di rete per potenziarne l’efficienza operativa.
Inoltre, Coldiretti ha evidenziato l’importanza di rafforzare gli strumenti di proiezione internazionale, di reintrodurre le detrazioni IRPEF per la manutenzione del verde e di fornire delucidazioni normative sulla TARI e per gli energivori agricoli.
Verso un’Agricoltura del Futuro: ColtivItalia come punto di riferimento
Coldiretti valuta la manovra in linea con il disegno di legge “ColtivItalia”, promosso con determinazione dal ministro Francesco Lollobrigida, e confida in una sua rapida approvazione per concretizzare le disposizioni e le risorse a supporto del settore agricolo nazionale. “ColtivItalia” rappresenta un quadro strategico di riferimento per lo sviluppo dell’agricoltura italiana, volto a promuovere la competitività, l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese.
Riflessioni Conclusive: Seminare Oggi per Raccogliere Domani
L’agricoltura, pilastro fondamentale della nostra economia e custode del nostro paesaggio, si trova oggi di fronte a sfide complesse e opportunità straordinarie. La capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici, di abbracciare l’innovazione tecnologica e di valorizzare le tradizioni agricole locali sarà determinante per garantire un futuro prospero e sostenibile per il settore.
Una nozione base di agricoltura che si ricollega al tema principale è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, apparentemente semplice, contribuisce a migliorare la fertilità del suolo, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e aumentare la resa delle colture.
A livello più avanzato, l’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione, consente di ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei prodotti.
Riflettiamo: come possiamo, come singoli cittadini e come società, sostenere un’agricoltura che sia al tempo stesso innovativa e rispettosa dell’ambiente? Quali scelte possiamo fare per valorizzare i prodotti locali e sostenere i produttori che si impegnano per la sostenibilità? Le risposte a queste domande determineranno il futuro del nostro sistema agroalimentare e la qualità della nostra vita.








