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- Produttività +32% con agricoltura rigenerativa rispetto ai metodi tradizionali.
- Riduzione del 61% nell'uso di fertilizzanti azotati di sintesi.
- Diminuzione del 76% nell'utilizzo di pesticidi per ettaro.
L’agricoltura rigenerativa si profila come una risposta concreta alle urgenze ambientali e alimentari del nostro tempo. Un recente rapporto dell’Alleanza europea per l’agricoltura rigenerativa (Eara), scaturito da un programma pilota pluriennale che ha coinvolto 14 paesi europei, 78 aziende agricole e una superficie complessiva di 7mila ettari, dimostra la capacità di questo approccio di superare i modelli agricoli tradizionali, favorendo nel contempo il benessere degli ecosistemi. I risultati, misurati attraverso un innovativo indice denominato Rfp (Rigenerating full productivity), evidenziano un incremento della produttività, un arricchimento della biodiversità e una notevole riduzione dell’utilizzo di input sintetici.
Produttività e Sostenibilità: Un Binomio Possibile
Lo studio ha rivelato che, nel periodo 2021-2023, gli agricoltori che hanno adottato pratiche rigenerative hanno raggiunto una produttività complessiva superiore del 32 per cento rispetto ai loro omologhi che applicano metodi convenzionali. Questo dato, di per sé degno di nota, è ulteriormente supportato da un miglioramento del 24 per cento nel processo fotosintetico, del 23 per cento nella copertura del suolo e del 17 per cento nella varietà vegetale. Ancora più rilevante è il fatto che tali rese siano state ottenute con una diminuzione media del 61 per cento nell’impiego di fertilizzanti azotati di sintesi e del 76 per cento nell’utilizzo di pesticidi per ettaro. Questi esiti confutano la convinzione che la sicurezza alimentare europea dipenda esclusivamente da un’agricoltura basata su un uso intensivo di prodotti chimici, aprendo prospettive per un modello più sostenibile e resiliente.

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Un Modello Resiliente per il Futuro
L’agricoltura rigenerativa non è solo un tema di produttività e sostenibilità, ma anche di resilienza. *Migliorando la qualità del terreno, la sua capacità di assorbire acqua e la ricchezza di specie viventi, i sistemi agricoli rigenerativi attenuano l’intensità e la frequenza degli impatti negativi legati al clima, come periodi di siccità, alluvioni e perdite nei raccolti. Inoltre, diminuendo la dipendenza da fertilizzanti, pesticidi, mangimi e fonti energetiche esterne di origine fossile, l’agricoltura rigenerativa rafforza la competitività e la sicurezza dell’Unione europea, riducendo la vulnerabilità a situazioni geopolitiche critiche e alle interruzioni delle filiere produttive. Un ulteriore vantaggio si manifesta nell’opportunità sociale che essa genera, favorendo la creazione di occupazione significativa e profondamente legata all’ecologia, con particolare attenzione ai giovani e alle donne.
Verso un Futuro Rigenerativo: Un Imperativo Etico ed Economico
L’adozione su larga scala di pratiche agricole rigenerative si configura come un dovere etico ed economico. Si stima che, se applicate in tutta l’area UE, le trasformazioni basate sull’indice Rfp avrebbero il potenziale di ridurre le emissioni attuali del settore agricolo europeo di oltre tre volte.* Ciò non solo contribuirebbe al raggiungimento degli obiettivi climatici, ma migliorerebbe anche la qualità del cibo e la salute pubblica. Aziende come Rigoni di Asiago, che fin dagli anni Novanta hanno intrapreso la strada del biologico e della qualità delle materie prime, dimostrano come sia possibile conciliare successo economico e rispetto per l’ambiente. La loro filosofia, fondata sull’agricoltura biologica, sulla qualità delle materie prime e su prodotti salutari, rappresenta un esempio di come un’azienda possa operare in modo sostenibile partendo dalla produzione e vivendo in armonia con il territorio.
Riscoprire il Valore del Suolo: Un’Eredità per le Future Generazioni
L’agricoltura rigenerativa ci invita a riscoprire l’importanza del suolo, non solo come supporto per la crescita delle piante, ma come un ecosistema complesso e vitale. Una nozione fondamentale dell’agricoltura, spesso sottovalutata, riguarda il ruolo cruciale della sostanza organica nel suolo. Questa componente, derivante dalla decomposizione di residui vegetali e animali, migliora la struttura del suolo, ne aumenta la capacità di trattenere acqua e nutrienti, e promuove la biodiversità microbica. Un’agricoltura avanzata, in questo contesto, pone l’accento sulla gestione della sostanza organica attraverso pratiche come il sovescio, il compostaggio e la riduzione delle lavorazioni del terreno.
Questo approccio non solo migliora la produttività nel breve termine, ma assicura la fertilità del suolo per le generazioni future. Riflettiamo, quindi, su come le nostre scelte agricole odierne influenzeranno il futuro del nostro pianeta e la salute delle persone che lo abiteranno. L’agricoltura rigenerativa non è semplicemente una tecnica, ma una filosofia che ci esorta a riconsiderare il nostro legame con la terra e a costruire un futuro più sostenibile e resiliente.