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- Il valore assicurato influenza il costo della polizza e il risarcimento.
- Lo standard value determina la quota di premio ammessa al contributo pubblico.
- Nel 2024 la temperatura globale supererà la soglia di +1,5 °C.
Una priorità nell’agricoltura moderna
Nell’agricoltura contemporanea, la protezione del raccolto emerge come una priorità assoluta per ogni azienda agricola. Fenomeni meteorologici estremi, patologie e altre sventure possono mettere seriamente a repentaglio le coltivazioni, incidendo direttamente sul profitto degli agricoltori. Per attenuare tali pericoli, le polizze collettive agevolate rappresentano uno strumento imprescindibile, sebbene la loro terminologia specialistica possa generare perplessità.
Il Consorzio Difesa Produttori Agricoli (CoDiPrA) Trento, attraverso il suo podcast “Agricoltura e Innovazione”, si propone di fare chiarezza su questi aspetti, illustrando come la tecnologia e l’innovazione stiano trasformando la gestione del rischio nel settore agricolo. Un elemento cruciale per orientarsi in questo ambito è la distinzione tra “Valore Assicurato” e “Standard Value”, due concetti chiave che influenzano sia il costo della polizza sia il risarcimento ottenibile in caso di danno.
Valore Assicurato vs. Standard Value: due concetti chiave
Il “Valore Assicurato” rappresenta la base economica su cui viene calcolato l’indennizzo in caso di danno. Questo importo è determinato dal prodotto tra la quantità coperta dall’assicurazione e il prezzo unitario scelto dall’agricoltore, rispettando i limiti massimi ammissibili previsti dalla polizza agevolata e considerando il valore economico storicamente e mediamente ottenuto dai terreni assicurati. In sostanza, si tratta di un valore che l’agricoltore definisce autonomamente, basandosi sulla propria esperienza e sulle caratteristiche specifiche della sua produzione.
Ad esempio, un viticoltore che intende assicurare un ettaro di produzione di uva da vino Chardonnay, dopo aver verificato il suo fatturato medio storico, può decidere di assicurare 200 quintali di uva, fissando un prezzo unitario di 100 euro al quintale. In questo specifico frangente, il valore assicurato per l’ettaro di vigneto ammonterà a 20.000 euro. Se si verifica un sinistro, il risarcimento sarà calcolato applicando al valore assicurato la percentuale di danno lordo, tenendo conto delle franchigie e del massimale di indennizzo.
Lo “Standard Value”, d’altra parte, è un importo prestabilito da tabelle ufficiali a livello nazionale per ogni singolo prodotto assicurabile. Questa cifra, che varia in base alla tipologia di prodotto e, in certi casi, anche alla zona di appartenenza, viene aggiornata annualmente ed è valida per tutte le imprese agricole che coltivano una determinata produzione. Lo Standard Value serve a determinare la quota di premio ammessa al contributo pubblico, ovvero l’aiuto comunitario previsto dalla PAC sulle polizze agevolate.
Riprendendo l’esempio del viticoltore, se lo Standard Value per l’uva da vino è fissato a 16.000 euro all’ettaro, il sussidio pubblico verrà calcolato su questa base, a prescindere dal fatto che l’agricoltore abbia optato per assicurare un valore di 20.000 euro. L’eventuale eccedenza del premio assicurativo sarà interamente a carico dell’agricoltore.

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Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici
Di fronte alla crescente frequenza e intensità degli eventi atmosferici estremi, l’agricoltura deve necessariamente adattarsi per garantire la sostenibilità delle produzioni e il reddito degli agricoltori. Il World Resources Institute (WRI) ha individuato quattro strategie chiave, basate su esperienze concrete in Sud America, che possono essere implementate per affrontare questa sfida:
1. Sistemi integrati: Questi sistemi combinano la coltivazione di prodotti alimentari con l’allevamento di animali e la crescita di piante forestali. La diversificazione di un sistema agricolo ne accresce la capacità di adattamento ai mutamenti climatici. Tali sistemi sono in grado di generare simultaneamente o a rotazione cibo, energia, fibre, legname e prodotti forestali non lignei nella medesima area. Questi approcci offrono molteplici benefici, inclusa una maggiore resilienza per l’allevamento, un miglioramento del microclima locale, la mitigazione dell’impatto degli eventi meteorologici estremi, la riduzione dell’erosione del suolo e un aumento della produttività.
2. Riabilitare i pascoli degradati: Il degrado dei pascoli è un problema diffuso che riduce la capacità del suolo di immagazzinare acqua e produce erba meno nutriente per il bestiame. Il ripristino dei pascoli può essere effettuato piantando foraggi o erbe autoctone, oppure alberi per prevenire l’erosione del terreno. Questa pratica si traduce in temperature locali più miti, un incremento dell’umidità atmosferica, una migliore capacità di sopportare ondate di calore e siccità, e una maggiore resistenza agli eventi naturali catastrofici.
3. Agroforestazione: Si tratta di un sistema appositamente concepito che integra in modo razionale alberi e/o colture. Ogni esemplare vegetale è scelto per una funzione specifica e non compete con gli altri. Questa varietà di coltivazioni e alberi permette all’area di mantenere una produttività costante durante tutto l’anno, assicurando ai piccoli agricoltori una fonte di reddito in ogni stagione. L’agroforestazione mitiga il clima locale, riduce l’impatto di eventi meteorologici estremi, aumenta la disponibilità di suolo e acqua, e migliora la biodiversità.
4. Gestione sostenibile delle foreste: Gli alberi piantati in modo sostenibile offrono vantaggi ambientali, come la cattura dei gas serra e la protezione del suolo, e possono rappresentare una fonte di guadagno economico attraverso la commercializzazione di legname e prodotti forestali non legnosi. Il ripristino forestale e il rimboschimento possono essere strumenti importanti per gli agricoltori, aiutando le terre rurali e le produzioni ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Il futuro dell’agricoltura: resilienza e sostenibilità
L’agricoltura italiana, come evidenziato dai dati del WWF, è particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. Stagioni imprevedibili ed eventi meteorologici estremi sempre più frequenti stanno mettendo a dura prova le colture e l’economia del settore. Nel 2024, si prevede che la temperatura globale supererà la soglia di +1,5 °C, con un conseguente aumento del rischio di eventi estremi.
Al Sud, la siccità ha colpito duramente le regioni, compromettendo molti raccolti e causando un calo della produzione agricola. Al Nord, l’eccesso di precipitazioni ha reso i campi inaccessibili, ritardando le semine e impedendo la raccolta del fieno. Questi eventi hanno un impatto significativo sulla produzione di grano duro, kiwi, pere, ciliegie, olio d’oliva e miele.
Tuttavia, di fronte a queste sfide, emergono anche nuove opportunità. La coltivazione di frutta tropicale, come banane, avocado e mango, sta crescendo in alcune regioni del Sud, grazie al clima sempre più caldo. Inoltre, la viticoltura si sta spostando sempre più in altitudine, con vigneti piantati a quote elevate per sfuggire agli effetti del riscaldamento globale.
Per affrontare il futuro, è fondamentale adottare un approccio integrato che combini la gestione del rischio con strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. La conoscenza della differenza tra Valore Assicurato e Standard Value è essenziale per prendere decisioni consapevoli in merito alle polizze assicurative. Allo stesso tempo, l’implementazione di sistemi integrati, la riabilitazione dei pascoli degradati, l’agroforestazione e la gestione sostenibile delle foreste possono contribuire a rendere l’agricoltura più resiliente e sostenibile.
Verso un’agricoltura consapevole: nozioni e riflessioni
Amici agricoltori, parliamoci chiaro: la terra è la nostra risorsa più preziosa e dobbiamo prendercene cura. Una nozione base, ma fondamentale, è quella della rotazione delle colture. Alternare diverse tipologie di piante sullo stesso terreno non solo previene l’impoverimento del suolo, ma riduce anche il rischio di malattie e parassiti, limitando la necessità di interventi chimici.
Ma non fermiamoci qui! L’agricoltura moderna ci offre strumenti ancora più avanzati, come l’agricoltura di precisione. Grazie all’utilizzo di sensori, droni e software, possiamo monitorare in tempo reale le condizioni del terreno e delle piante, ottimizzando l’irrigazione, la fertilizzazione e la difesa fitosanitaria. In questo modo, riduciamo gli sprechi, aumentiamo la produttività e minimizziamo l’impatto ambientale.
Riflettiamo insieme: siamo di fronte a sfide complesse, ma anche a opportunità straordinarie. Sta a noi, con la nostra passione e la nostra competenza, costruire un’agricoltura più resiliente, sostenibile e prospera per le future generazioni.
- Pagina del podcast di Co.Di.Pr.A. che spiega la gestione del rischio.
- Sito ufficiale del Co.Di.Pr.A. Trento, utile per conoscere le attività del consorzio.
- Documento tecnico sui criteri di verifica degli Standard Value per le assicurazioni agricole.
- Approfondimento sulle assicurazioni agevolate per la protezione delle produzioni agricole.