Allarme ucraina: la guerra devasta l’agricoltura e minaccia il futuro!

Oggi, 11 giugno 2025, la situazione in Ucraina si presenta con scenari complessi e interconnessi, che spaziano dalla devastazione agricola alla crisi finanziaria. Le conseguenze del conflitto russo-ucraino si fanno sentire pesantemente sul settore primario, con ripercussioni dirette sulla stabilità economica del paese.

Devastazione Agricola nella Regione di Kherson

La regione di Kherson, un tempo fiorente per l’agricoltura, è ora martoriata dagli attacchi russi. Droni e missili hanno incenerito circa *15.000 ettari di colture, con 5.000 ettari distrutti solo negli ultimi giorni. Questo disastro si somma alle già gravi difficoltà causate dalle gelate del 2025, dalla siccità persistente, dalla mancanza di sistemi di irrigazione adeguati e dallo svuotamento del bacino idrico di Kakhovka, in seguito alla distruzione della diga nel giugno 2023.
Vitalii Pichura, esperto presso l’Università statale di agraria ed economia di Kherson, descrive una situazione catastrofica per i raccolti ucraini. Le immagini satellitari mostrano chiaramente i danni estesi ai campi sulla riva destra della regione. Pichura esprime serie preoccupazioni sulla capacità degli agricoltori di Kherson di sopravvivere a questa e alle future stagioni agricole.

La distruzione del bacino idrico di Kakhovka ha rappresentato uno dei disastri ambientali più gravi nella storia dell’Ucraina, rimodellando il paesaggio e mettendo a rischio ecosistemi, approvvigionamento idrico e mezzi di sussistenza delle comunità locali. La perdita di umidità del suolo è critica, con crepe profonde visibili nei campi, compromettendo lo sviluppo delle colture primaverili. Le scarse precipitazioni, con soli 20-25 mm di pioggia caduti a maggio e addirittura solo 4-6 mm nelle zone vicine al bacino prosciugato, aggravano ulteriormente la situazione.

Le perdite di resa del grano invernale, in alcune zone, potrebbero raggiungere il 20-50%. Nel tentativo disperato di preservare i loro campi dalle fiamme, gli agricoltori cercano di circoscrivere gli incendi lavorando il terreno nelle aree adiacenti. Tuttavia, il caldo intenso, le vaste aree aride e i continui attacchi dei droni rendono questo compito quasi impossibile, aumentando le perdite in modo esponenziale.

Crisi Finanziaria e Scenari Futuri

Parallelamente alla crisi agricola, l’Ucraina affronta una grave crisi finanziaria. Il ministro delle Finanze ucraino, Serhiy Marchenko, ha reso noto che il suo dicastero sta elaborando un’ipotesi alternativa per il bilancio statale 2026-2028, contemplando la potenziale continuazione del conflitto con la Russia per tutto il 2026. Questo scenario alternativo si affianca al programma con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che prevede una riduzione del deficit di bilancio dal 19,4% nel 2024 al 9,9% nel 2026, obiettivo che richiederebbe tagli significativi alle spese pubbliche.

Il 4 giugno 2025, l’agenzia di rating S&P Global ha declassato i titoli obbligazionari ucraini legati al prodotto interno lordo (PIL) da CC a D (default), in seguito al mancato pagamento di 665 milioni di dollari. S&P ha confermato i rating sovrani in valuta estera a SD/SD (default selettivo) e in valuta nazionale a CCC+/C, con outlook stabile, riflettendo l’impegno del governo a mantenere il servizio del debito in grivnie per proteggere le banche nazionali.
I titoli agganciati al PIL, emessi nel 2015, prevedono erogazioni supplementari agli investitori qualora la crescita economica superi il 3%. Nondimeno, Kiev ha invocato una sospensione dei pagamenti in attesa di una ristrutturazione del debito. I negoziati tra l’Ucraina e un gruppo di creditori privati per ristrutturare 2,6 miliardi di dollari di debito sono falliti lo scorso aprile.

Riflessioni sul Futuro Economico e Demografico

Il vicepremier ucraino, Oleksiy Chernyshov, ha sottolineato la necessità di raddoppiare il PIL entro 10 anni dalla fine della guerra, aggiungendo 4 milioni di persone al mercato del lavoro. Chernyshov ha evidenziato l’importanza di sviluppare il mercato del lavoro per garantire il futuro successo dell’Ucraina e la sua integrazione nell’Unione Europea.

Chernyshov ha anche affrontato la questione dei rifugiati ucraini, sottolineando la necessità di un periodo di transizione di circa 12 mesi dopo la scadenza dello status di protezione temporanea, per facilitare il loro ritorno a casa. Ha ribadito che l’Ucraina ha un disperato bisogno che i suoi cittadini tornino a casa una volta terminata la guerra, per contribuire allo sviluppo dell’economia nazionale.

Resilienza e Speranza: Un Futuro Possibile per l’Agricoltura Ucraina

La situazione attuale in Ucraina è indubbiamente critica, ma la resilienza del popolo ucraino e la sua determinazione a ricostruire il paese offrono un barlume di speranza. La capacità di adattamento degli agricoltori di Kherson, nonostante le enormi difficoltà, è un esempio di forza e determinazione. La comunità internazionale deve continuare a sostenere l’Ucraina, fornendo aiuti finanziari e umanitari, e supportando gli sforzi per la ricostruzione del paese.

L’agricoltura ucraina, pur ferita, ha un potenziale enorme*. Investimenti in tecnologie innovative, come l’agricoltura di precisione e l’utilizzo di droni per il monitoraggio delle colture, potrebbero contribuire a migliorare l’efficienza e la sostenibilità del settore. Inoltre, la diversificazione delle colture e l’adozione di pratiche agricole resilienti ai cambiamenti climatici potrebbero ridurre la vulnerabilità del settore agricolo agli eventi estremi.

Parlando di agricoltura, una nozione base fondamentale è la rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno in cicli programmati, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, ridurre l’incidenza di parassiti e malattie, e ottimizzare l’uso delle risorse idriche.

A un livello più avanzato, l’agricoltura rigenerativa rappresenta un approccio innovativo che mira a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e migliorare la resilienza degli ecosistemi agricoli. Questa pratica include tecniche come la minima lavorazione del suolo, l’uso di colture di copertura e l’integrazione di bestiame nei sistemi agricoli.

Riflettiamo: la crisi in Ucraina ci ricorda quanto sia fragile il nostro sistema alimentare globale e quanto sia importante investire in pratiche agricole sostenibili e resilienti. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo garantire un futuro alimentare sicuro e sostenibile per tutti.