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Gasolio agricolo salvo: cosa cambia per gli agricoltori?

Il governo conferma le agevolazioni sul gasolio agricolo, escludendolo dalla riforma delle accise. Un respiro di sollievo per il settore, ma la transizione energetica rimane una priorità.
  • Agevolazioni gasolio agricolo: costo aumentato del 22% pre-pandemia.
  • Riforma accise: gettito stimato di 1,1 miliardi di euro.
  • Costo medio attuale gasolio: circa 1,08 euro/litro.

Il settore agricolo italiano può tirare un sospiro di sollievo, almeno per il momento. Il governo ha infatti confermato il regime agevolato per il gasolio agricolo, escludendolo dalla riforma delle accise sui carburanti avviata con l’obiettivo di uniformare progressivamente la tassazione tra benzina e gasolio per autotrazione. Questa decisione, annunciata dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, rappresenta una boccata d’ossigeno per un comparto già messo a dura prova dai rincari energetici e dalle difficoltà economiche degli ultimi anni.

Il contesto della riforma delle accise

La riforma delle accise, avviata ufficialmente il 15 maggio 2025, prevede un aumento di 1,5 centesimi di euro al litro per il gasolio e una contestuale riduzione della stessa entità per la benzina. L’obiettivo dichiarato è quello di allineare gradualmente la tassazione tra i due carburanti, considerati dall’Unione Europea come “sussidi ambientalmente dannosi”. *Il nuovo assetto normativo, frutto della collaborazione di quattro dicasteri (Ambiente, Economia, Infrastrutture e Agricoltura), si prefigge di colmare nell’arco di lustri la differenza tra benzina e gasolio, generando maggiori risorse economiche, stimabili attorno a 1,1 miliardi di euro, da destinare al potenziamento della rete di trasporto pubblico locale.

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L’importanza del gasolio agricolo per il settore primario

Il settore agricolo è uno dei più energivori in termini di consumo di gasolio. Macchine come trattori, mietitrici, sistemi di irrigazione e impianti per l’allevamento sono pesantemente dipendenti da questo combustibile. Secondo un esame condotto dal Centro Studi Divulga, il costo del gasolio impiegato in agricoltura è cresciuto in media del 22% rispetto ai livelli pre-pandemici, con un picco del +52% nel 2022 se confrontato al 2019. Persino al giorno d’oggi, con valori medi attorno a 1,08 euro per litro, l’incidenza sui bilanci delle imprese agricole permane notevole. Un incremento della tassazione, anche modesto, avrebbe potuto innescare ripercussioni sull’intera filiera agroalimentare, penalizzando la competitività e spingendo al rialzo i prezzi per i consumatori. Per questo motivo, il governo ha scelto di escludere il gasolio agricolo dalla riforma, confermando l’impegno a garantire il regime speciale sulle accise.

Verso una transizione energetica sostenibile

Il mantenimento delle agevolazioni per il gasolio agricolo non deve però indurre a sottovalutare i futuri sviluppi. Il passaggio verso fonti energetiche più pulite rimane una priorità, e l’istanza di eliminare i cosiddetti incentivi dannosi per l’ambiente non perde vigore. Nei prossimi anni, il comparto agricolo sarà dunque chiamato a prepararsi a un percorso graduale di ammodernamento, che includerà anche il settore dei carburanti e l’introduzione di tecnologie a basso impatto. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come il biogas, il solare e l’eolico.

Un Respiro di Sollievo, Ma con lo Sguardo al Futuro

La decisione del governo di preservare il regime agevolato per il gasolio agricolo rappresenta un segnale importante di attenzione verso il settore primario, un pilastro fondamentale dell’economia italiana. Tuttavia, è fondamentale che gli agricoltori non si adagino sugli allori e inizino a pianificare una transizione verso modelli di produzione più sostenibili e meno dipendenti dai combustibili fossili. L’innovazione tecnologica e l’adozione di pratiche agricole a basso impatto ambientale saranno cruciali per garantire la competitività del settore nel lungo termine.*

Amici agricoltori, parliamoci chiaro: la fotosintesi clorofilliana, quel processo magico che trasforma l’anidride carbonica in zuccheri grazie alla luce del sole, è la base di tutto. Sfruttare al meglio questo processo, ottimizzando l’irrigazione e la fertilizzazione, può ridurre il fabbisogno di energia esterna.

E se volessimo fare un passo avanti? L’agricoltura di precisione, con l’utilizzo di sensori, droni e software avanzati, permette di monitorare in tempo reale le condizioni del terreno e delle colture, ottimizzando l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e, ovviamente, carburante.

Riflettiamoci un attimo: non è forse il momento di investire in tecnologie innovative e pratiche agricole sostenibili, per un futuro più verde e prospero per tutti?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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