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- Taglio del 20% dei fondi PAC nel bilancio europeo 2028-34.
- 7 italiani su 10 contrari ai tagli all'agricoltura.
- Riduzione di 8,7 miliardi di euro per l'Italia.
Il panorama agricolo europeo si trova di fronte a un bivio cruciale, segnato da una crescente incertezza sul futuro della Politica Agricola Comune (PAC). Le recenti discussioni e decisioni a livello europeo rivelano una profonda spaccatura tra le esigenze di sostegno al settore agricolo e le pressioni per una maggiore sostenibilità ambientale, il tutto in un contesto di risorse finanziarie limitate.
Cristiano Fini, presidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori), ha espresso forte preoccupazione per la prevista riduzione del 20% delle risorse destinate all’agricoltura nel nuovo bilancio europeo 2028-34. Questa diminuzione, definita “ingiustificata e immotivata”, arriva nonostante le promesse di centralità del settore agricolo nel nuovo mandato Ue e solleva interrogativi sulla capacità dell’Unione di garantire la sicurezza alimentare. La riduzione dei fondi potrebbe inasprire la competizione tra settori produttivi e Stati membri, minando lo spirito fondativo dell’Ue.
La PAC, nata nel 1962, ha l’obiettivo di sostenere gli agricoltori, migliorare la produttività agricola, garantire un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili, tutelare il tenore di vita degli agricoltori, affrontare i cambiamenti climatici, gestire le risorse naturali, preservare le zone rurali e promuovere l’occupazione nel settore. Tuttavia, la sua efficacia è messa a dura prova dalle sfide attuali, tra cui il reddito inferiore degli agricoltori rispetto ad altri settori, la dipendenza dal clima e le incertezze del mercato.

Le Reazioni degli Stati Membri e le Preoccupazioni per la Sicurezza Alimentare
La proposta della Commissione Von der Leyen di tagliare i fondi all’agricoltura ha suscitato forti reazioni negative in Italia, dove 7 cittadini su 10 si sono dichiarati contrari. Questa opposizione riflette una crescente consapevolezza del ruolo cruciale dell’agricoltura come motore di sviluppo, occupazione e salute. Il settore agricolo, secondo il 78% degli italiani, rappresenta la strategia più efficace contro gli effetti del cambiamento climatico, mentre il 73% lo percepisce come una notevole opportunità per i giovani.
Ciononostante, il piano di ridimensionamento del bilancio agricolo europeo implicherebbe una diminuzione delle risorse PAC destinate all’Italia, portandole a 31 miliardi di euro, il che significa una contrazione del 22% rispetto al ciclo di programmazione precedente. Questo taglio, pari a 8,7 miliardi di euro, metterebbe a repentaglio la stabilità del settore agricolo italiano e comprometterebbe l’avvenire dell’intera filiera agroalimentare europea.
La riduzione degli investimenti agricoli solleva anche preoccupazioni per la sicurezza alimentare. Una contrazione della manifattura agroalimentare europea potrebbe innescare un incremento delle importazioni da nazioni esterne all’UE, dove spesso non sono osservati gli stessi criteri di salvaguardia, sostenibilità e tutela dei diritti dei lavoratori. Nei primi nove mesi del 2025, sono stati registrati oltre duemila allarmi alimentari nell’Unione Europea, a causa di residui di pesticidi oltre i limiti, sostanze cancerogene e contaminazioni batteriche.
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Semplificazione o Deregolamentazione? Il Dilemma della PAC
Il Parlamento europeo ha approvato una modifica della PAC che mira a semplificare le regole e ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori. Tuttavia, questa riforma è stata criticata da molti come un pericoloso arretramento nelle tutele ambientali e sociali del settore agricolo.
Le innovazioni cruciali includono una maggiore flessibilità nell’implementazione delle normative ambientali, l’introduzione di versamenti obbligatori in situazioni di crisi e un innalzamento dei tetti massimi di supporto per gli agricoltori di piccole dimensioni. Nello specifico, le imprese agricole con certificazione biologica, quelle ubicate in aree di particolare protezione e le aziende con estensione inferiore ai 50 ettari potranno essere considerate automaticamente in conformità con alcune disposizioni ambientali.
I sostenitori della riforma la presentano come un modo per aiutare gli agricoltori a superare la burocrazia e a ottenere un sostegno concreto. Tuttavia, i critici temono che la deregolamentazione possa portare a pratiche dannose per l’ambiente e a una riduzione dei controlli. Cristina Guarda, eurodeputata di Verdi-AVS, ha definito la riforma un “far west che smantella la condizionalità”, mettendo a rischio la tutela del suolo, della natura e della salute.
Verso un Futuro Sostenibile per l’Agricoltura Europea?
Il futuro della PAC è ancora incerto, ma è chiaro che l’Unione Europea deve trovare un equilibrio tra le esigenze di sostegno al settore agricolo e le pressioni per una maggiore sostenibilità ambientale. La Commissione europea ha proposto di accorpare la PAC con i Fondi di coesione, ma questa idea ha suscitato forti opposizioni da parte dei governi nazionali, delle associazioni di categoria e del Parlamento europeo.
Il Parlamento europeo ha chiesto di modificare la proposta della Commissione, sostenendo che lo sviluppo rurale deve essere sostenuto indipendentemente dalle politiche di coesione e che i finanziamenti della PAC non devono essere integrati con altri settori di finanziamento. Il Parlamento ha inoltre richiesto che il supporto diretto al reddito sia garantito a tutti gli agricoltori che svolgono attività lavorative e professionali e che la minimizzazione degli oneri burocratici rappresenti uno dei principi cardine della futura PAC.
Riflessioni Conclusive: Un Nuovo Paradigma per l’Agricoltura
Amici lettori, ci troviamo di fronte a un bivio cruciale per il futuro dell’agricoltura europea. Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi avranno un impatto profondo sul nostro sistema alimentare, sull’ambiente e sulla vita di milioni di agricoltori.
È fondamentale comprendere che l’agricoltura non è solo un settore economico, ma anche un elemento essenziale del nostro patrimonio culturale e della nostra identità. Proteggere e sostenere l’agricoltura significa preservare la nostra storia, la nostra salute e il nostro ambiente.
Una nozione base di agricoltura che spesso dimentichiamo è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre la diffusione di parassiti e malattie e a preservare la biodiversità.
A un livello più avanzato, l’agricoltura di precisione rappresenta una frontiera promettente. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate come sensori, droni e software di analisi dei dati, gli agricoltori possono monitorare le condizioni del terreno e delle piante in tempo reale e intervenire in modo mirato per ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale.
Vi invito a riflettere su questi temi e a far sentire la vostra voce. Il futuro dell’agricoltura europea è nelle nostre mani.








