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- In Lombardia, aumento del 15% della superficie coltivata a pomodoro.
- In Puglia, la siccità ha causato un taglio del 20% della produzione.
- Prezzo del pomodoro troppo basso: tra i 15 e 16 centesimi al chilo.
Ha preso avvio, in maniera formale, la stagione dedicata alla raccolta del pomodoro da industria. Questo è un periodo decisivo per il comparto agroalimentare italiano e porta con sé conseguenze rilevanti non solo a livello regionale ma anche su scala nazionale. In particolare, i primi interventi di raccolta si stanno svolgendo nelle regioni di Lombardia e Puglia; entrambe rivestono un ruolo essenziale nella coltivazione di questo ingrediente basilare della tradizione culinaria mediterranea.
L’andamento della raccolta in Lombardia
In Lombardia si è registrato un significativo aumento della superficie dedicata alla coltivazione del pomodoro pari al *15%, portando il totale a circa 10.000 ettari. Tale crescita evidenzia l’importanza crescente che questo settore riveste nell’economia locale. In modo particolare sono le province di Cremona e Mantova a fungere da fulcro dell’attività produttiva; esse infatti detengono oltre il 70% dei terreni destinati a questa pianta fondamentale. A contribuire all’inizio anticipato della campagna di raccolta—anticipata rispetto allo scorso anno di circa una settimana—è stata l’ondata eccezionale di calore che ha colpito il territorio lombardo durante i mesi estivi.
Detto ciò, non si possono trascurare gli effetti negativi associati alle temperature elevate persistenti sulle varietà più tardive nella fase cruciale dell’allegagione: queste condizioni climatiche potrebbero tradursi in una diminuzione del numero dei frutti giunti a maturazione completa. Resta necessario attendere fino al termine delle attività agrarie per poter quantificare efficacemente tale influenza climatica sui risultati finali. Malgrado queste incognite meteorologiche esistenti nello scenario attuale riguardante il clima agrario lombardo, si nutrono ottimistiche aspettative verso questa stagione; ci si auspica infatti un superamento degli imprevisti riscontrati nel 2023, dove eventi come nubifragi e trombe d’aria avevano gravemente danneggiato i raccolti passati.

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La situazione in Puglia e le sfide della siccità
In Puglia, e in particolare nella provincia di Foggia, si registra una situazione più complessa. La siccità ha già causato un taglio del 20% della produzione. La Puglia rappresenta un polo cruciale per la produzione di salsa Made in Italy nel Mezzogiorno, con quasi 18.000 ettari concentrati per l’84% proprio a Foggia. La provincia conta circa 3.500 coltivatori di pomodoro che gestiscono in media una superficie di 32.000 ettari. La mancanza d’acqua sta mettendo a dura prova gli agricoltori, costretti a fronteggiare costi di produzione in aumento a causa dell’incremento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime. A ciò si aggiunge la preoccupazione per il prezzo di vendita del pomodoro, considerato troppo basso (tra i 15 e i 16 centesimi al chilo), e per il congelamento dei pagamenti in attesa di sviluppi futuri. La situazione è resa ancora più critica dalla minaccia del “volume morto” della grande diga di Occhito, che potrebbe compromettere ulteriormente l’approvvigionamento idrico per l’irrigazione.
L’impatto delle importazioni dalla Cina
Un ulteriore ostacolo da affrontare nel settore risiede nell’incremento delle importazioni di prodotti derivati dal pomodoro provenienti dalla Cina. L’ascesa della produzione in terra cinese, associata a un consumo interno estremamente limitato (all’incirca 1 kg pro capite ogni anno), crea una notevole pressione sui mercati globali così come sulle frontiere nazionali. Tale situazione minaccia seriamente le aziende agricole italiane, che si trovano già ad affrontare le avversità legate ai cambiamenti climatici e al crescente aumento dei costi produttivi.
Verso una piena valorizzazione del prodotto italiano
A protezione dell’agricoltura italiana, diventa imperativo assicurare una completa valorizzazione dei prodotti nazionali tramite la loro peculiarità, l’interconnessione con le aree locali, e l’alta qualità. In questo contesto, risulta essenziale implementare un sistema obbligatorio a livello europeo per l’etichettatura d’origine e affermare il principio della reciproca validità delle norme sanitarie e sociali. Coldiretti sta conducendo una campagna intensa in tal senso tramite una proposta legislativa promossa dai cittadini.
Riflessioni conclusive: tra tradizione e innovazione
La filiera dedicata al pomodoro da industria affronta una serie di difficoltà intrinseche, le quali richiedono non solo un intervento sistemico ma anche una visione lungimirante. Infatti, mantenere vive le tradizioni culinarie italiane ed elevare gli standard qualitativi diventa imprescindibile; ciò comporta valorizzare i rapporti con il territorio circostante mentre si incentivano modalità agricole improntate alla sostenibilità ambientale. Parallelamente a queste esigenze tradizionali emerge con forza la necessità d’investire in progresso tecnologico al fine di ottimizzare i processi produttivi, contenere le spese operative e affrontare i mutamenti climatici.
Uno degli elementi più rilevanti nell’ambito agricolo è costituito dalla rotazione delle colture, talvolta sottovalutata nella sua importanza essenziale. Essa prevede l’alternarsi regolare di differenti tipi vegetali su un medesimo appezzamento nel tempo; prendendo in considerazione specificamente i pomodori potremmo osservare come affiancarsi a piante leguminose quali fagioli o piselli contribuisca all’arricchimento naturale del suolo grazie all’azoto apportato dalle stesse risorse botaniche; tale approccio consente dunque non solo di diminuire ad esempio l’utilizzo di pesticidi chimici ma anche di incrementarne la biodiversità esaltandone così la salute complessiva dell’ambiente agricolo stesso.
Infine, riveste notevole importanza anche l’agricoltura di precisione, capace mediante innovazioni straordinarie di garantire una razionalizzazione perfetta dei consumi permettendo logiche atte a diminuire ogni forma d’inefficienza. Sensori e droni, insieme a software avanzati per l’analisi dei dati, offrono la possibilità di osservare in modo istantaneo lo stato del suolo e delle coltivazioni; questo consente l’irrigazione e la fertilizzazione esclusivamente nelle aree in cui risultano realmente necessarie. Un simile metodo, radicato nella ricerca scientifica abbinata a tecnologie innovative, si propone come strumento per rendere la coltivazione del pomodoro più efficiente e sostenibile.
C’è bisogno di riflessione riguardo al destino dell’agricoltura italiana*. È cruciale essere consapevoli della connessione tra il nostro alimento e il benessere della Terra stessa. Supportare i produttori locali, preferire gli alimenti stagionali ed abbracciare comportamenti consumistici saggi rappresentano piccoli ma fondamentali gesti capaci di influenzare positivamente le sorti future. Solo perseguendo questi obiettivi sarà possibile assicurarsi un settore agricolo fiorente accompagnato da un ecosistema salubre nei decenni a venire.
- Disciplinari di produzione integrata della Lombardia per l'anno 2025.
- Sito ufficiale della Regione Lombardia, dati e politiche agricole.
- Approfondimenti tecnici e assistenza per la coltivazione del pomodoro.
- Dettagli sull'accordo di prezzo del pomodoro nella provincia di Mantova.
- Comunicato Coldiretti sulla raccolta del pomodoro in Puglia e l'impatto della siccità.