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- A Rimini, le imprese agricole calano del 2,3%, attestandosi a 2.252.
- Forlì-Cesena: agriturismo in crescita, con 191 aziende operative.
- Rimini: il 31,7% della SAU è destinata al biologico.
Resilienza e Sfide
Il settore agricolo della Romagna si dimostra un comparto vivace, capace di adattarsi e innovare, come emerge dall’Analisi Agraria 2025. Nonostante ciò, le difficoltà che il settore si trova ad affrontare sono numerose e complesse, estendendosi dalle problematiche climatiche e fitosanitarie alle questioni ambientali, geopolitiche, di mercato e demografiche. La “vulnerabilità” del settore impone un approccio dinamico e strategico, che trascenda la gestione delle crisi e gli indennizzi. È indispensabile un impegno coordinato tra enti pubblici, cittadini e operatori agricoli per garantire la produzione di alimenti di qualità, la salvaguardia dell’ambiente e la continuità produttiva.
Clima e Impatti Meteorologici
L’annata agricola 2025 è stata caratterizzata da condizioni climatiche calde, con una temperatura media di 15,2°C, di poco inferiore al picco registrato nel 2024. La distribuzione delle piogge è risultata irregolare, con un bilancio idrico complessivamente favorevole, ma con precipitazioni discontinue. Non si sono verificate situazioni di siccità, e l’umidità del terreno è apparsa nella norma in diverse zone. Tuttavia, si sono manifestati numerosi eventi meteorologici estremi, tra cui temperature miti a inizio anno, gelate leggere ad aprile, un’ondata di calore prolungata a giugno e intense piogge in vari mesi. In particolare, si contano 20 episodi con accumuli pluviometrici elevati entro le 24 ore, alcuni eventi di grandine e 11 manifestazioni di vento forte, con raffiche che hanno raggiunto i 120 km/h. Questi fenomeni hanno avuto un impatto considerevole sulle coltivazioni e sulle produzioni agricole.

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Dinamiche Demografiche e Settoriali
A livello demografico, si osserva una diminuzione del numero di aziende agricole attive nelle province di Rimini e Forlì-Cesena. A Rimini, le imprese agricole attive sono 2.252, pari al 6,5% del totale provinciale, con una flessione del 2,3% rispetto all’anno precedente. A Forlì-Cesena, le aziende agricole operative sono 5.720, pari al 16,2% del totale provinciale, con un decremento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Si registra anche un calo delle imprese guidate da donne e giovani nel settore agricolo. L’agriturismo presenta andamenti diversi nelle due province: a Rimini, il settore rimane marginale, con solo 37 aziende attive e un tasso di crescita modesto; a Forlì-Cesena, al contrario, l’agriturismo è in forte espansione, con 191 aziende operative e il tasso di crescita più elevato della regione. Il settore biologico è in aumento in entrambe le province, con Rimini che conta 421 operatori biologici e una superficie agricola biologica pari al 31,7% della SAU provinciale, e Forlì-Cesena che registra 987 imprese certificate e una superficie agricola biologica pari al 29,3% della SAU provinciale.
Produzioni Agricole: Luci e Ombre
Le produzioni agricole delineano un quadro variegato, con alcune colture in espansione e altre in contrazione. Nel comparto frutticolo, si rilevano riduzioni delle superfici dedicate ad albicocco, pesco, susino e ciliegio, mentre aumentano quelle coltivate a noce e nettarina. Per quanto riguarda l’olivicoltura, il 2025 è stato un anno particolarmente impegnativo, con una drastica diminuzione delle rese medie e della produzione di olio. Nel settore vitivinicolo, la vendemmia è stata regolare nel forlivese-cesenate, con uve di buona qualità, mentre nel riminese si sono verificati danni a causa delle grandinate. Nel settore cerealicolo, si notano cali delle superfici coltivate per tutte le colture esaminate a Forlì-Cesena, mentre a Rimini si alternano riduzioni e aumenti a seconda delle coltivazioni. Le orticole mostrano tendenze eterogenee, con una diminuzione delle superfici dedicate alle patate e un incremento di quelle destinate ai piselli freschi. La zootecnia è in flessione in entrambe le province, con un decremento del numero di allevamenti di bovini e suini. Nel campo dell’apicoltura, si osserva una lieve riduzione degli apicoltori, ma contestualmente un’espansione del numero di alveari a conduzione biologica. Il florovivaismo presenta un panorama diversificato, con una crescente attenzione all’impiego quotidiano dei fiori recisi per l’ornamento domestico.
Verso un Futuro Sostenibile: Innovazione e Resilienza
L’Annata Agraria 2025 mette in luce l’esigenza di un approccio integrato e duraturo per affrontare le problematiche che il settore agricolo romagnolo si trova ad affrontare. È cruciale investire in innovazione, ricerca e sviluppo per accrescere la capacità delle colture di resistere ai mutamenti climatici, diminuire l’impatto ambientale delle pratiche agricole e valorizzare le produzioni di pregio. È inoltre indispensabile favorire la diversificazione delle attività agricole, supportare l’agriturismo e l’enoturismo, e promuovere la creazione di filiere corte e sostenibili. Soltanto attraverso un impegno congiunto tra istituzioni, agricoltori e cittadini sarà possibile assicurare un avvenire prospero e sostenibile per l’agricoltura romagnola.
Amici lettori, spero abbiate trovato interessante questa panoramica sull’agricoltura romagnola nel 2025. Vorrei condividere con voi una nozione base di agricoltura, ovvero l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre l’incidenza di parassiti e malattie e a diversificare le produzioni.
Passando a un concetto più avanzato, vorrei parlarvi dell’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie avanzate come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione per monitorare le condizioni del suolo e delle colture e per ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi. Questa pratica consente di aumentare l’efficienza produttiva, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità delle produzioni.
Vi invito a riflettere sull’importanza dell’agricoltura per la nostra società e sull’impegno che tutti noi possiamo mettere in campo per sostenere un’agricoltura sostenibile e di qualità. Acquistare prodotti locali, informarsi sulle pratiche agricole e sostenere gli agricoltori del nostro territorio sono piccoli gesti che possono fare la differenza.







