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Xylella, la Puglia reagisce: nuove colture per salvare il Salento

La crisi agricola causata dalla Xylella fastidiosa e dai cambiamenti climatici spinge la Puglia a diversificare le colture e a esplorare nuove strategie per rilanciare l'economia del Salento.
  • Perdita stimata di 132 milioni di euro all'anno per la Xylella.
  • Solo 18.778.775,12 euro richiesti su 20 milioni disponibili.
  • 180.000 ettari di olivicoltura compromessi, 30.000 posti persi.
  • Oltre 1 milione e 100mila euro per il progetto "Terra Pioniera".

L’agricoltura pugliese, e in particolare quella salentina, sta affrontando una crisi senza precedenti a causa della diffusione della Xylella fastidiosa e dei cambiamenti climatici. Questa emergenza non solo minaccia l’economia agricola, ma incide profondamente sul paesaggio e sulla cultura del territorio. La perdita di ulivi secolari ha generato un danno stimato di *132 milioni di euro all’anno, con la conseguente perdita di oltre 1 milione di ore di lavoro.

Strategie di Diversificazione e Rilancio

Di fronte a questa situazione critica, si stanno esplorando diverse strategie per diversificare le colture e rilanciare l’economia agricola. Il GAL Valle d’Itria ha promosso una missione di studio in Sicilia, focalizzata su filiere agroalimentari alternative come pistacchio, carrubo, fichi d’India e altre produzioni subtropicali. L’obiettivo è fornire agli operatori agricoli strumenti concreti per affrontare la sfida della Xylella e del cambiamento climatico. Durante la missione, i partecipanti hanno incontrato esperti delle Università di Palermo, Catania e Messina, visitando aziende agricole e partecipando a prove di innesto. Questa azione si inserisce nel contesto del programma “Sistema integrato per il rilancio paesaggistico ed economico di territori colpiti da Xylella fastidiosa“, sostenuto economicamente dal Piano straordinario per la Rigenerazione Olivicola della Puglia.

Cosa ne pensi?
  • 🌱 La diversificazione delle colture è una svolta per il Salento......
  • 💸 I fondi inutilizzati sono uno schiaffo al futuro dell'olivicoltura pugliese......
  • 🤔 E se la Xylella fosse un'opportunità per un'agricoltura rigenerativa?......

La Sfida dei Fondi Inutilizzati e la Tentazione del Fotovoltaico

Nonostante gli sforzi e i finanziamenti disponibili, una parte significativa dei fondi destinati al rilancio dell’olivicoltura rimane inutilizzata. Confagricoltura Puglia ha espresso forte preoccupazione per questa tendenza, sottolineando che ogni euro non speso rappresenta un colpo al futuro del territorio. Di una disponibilità complessiva di 20 milioni di euro, solo 18.778.775,12 euro sono stati richiesti, lasciando oltre 1,1 milioni di euro non utilizzati. Questa situazione è aggravata dall’eccessivo carico burocratico sugli uffici tecnici e dalla crescente tentazione degli imprenditori agricoli di convertire i terreni in impianti fotovoltaici. Confagricoltura Puglia avverte che trasformare il Salento in un parco solare sarebbe una visione miope, che danneggerebbe l’identità paesaggistica e culturale del territorio, senza creare lavoro stabile e valore d’impresa. La Xylella fastidiosa ha già compromesso un’area di circa 180.000 ettari dedicata all’olivicoltura, con una stima di 30.000 posti di lavoro perduti.

Riprogettare il Paesaggio Agricolo del Salento

La Regione Puglia sta lavorando a una strategia per riprogettare il paesaggio agricolo del Salento, puntando sulla diversità e sulla resilienza. L’assessore all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, sottolinea l’importanza di coltivazioni agricole alternate a fasce boschive o non coltivate, per prevenire nuove epidemie e incendi. La scienza deve guidare le scelte per la ricostruzione del paesaggio salentino, tenendo conto delle caratteristiche del suolo e delle risorse idriche disponibili. Il presidente del Parco naturale regionale delle Dune costiere, Enzo Lavarra, indica la direzione da seguire: olivi resistenti, piante da frutto e macchia mediterranea sulla costa, rafforzando la forestazione delle aree urbane. Un aiuto concreto è stato stanziato con una delibera regionale che destina oltre 1 milione e 100mila euro al progetto “Terra Pioniera”, per riqualificare le aree degradate con la piantumazione di essenze autoctone e creare esperienze di turismo sostenibile e inclusivo. Inoltre, l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha autorizzato l’impianto nella zona infetta di specie risultate immuni, resistenti, tolleranti o a bassa suscettibilità a Xylella fastidiosa, come mandorlo, ciliegio, pesco, susino, albicocco e agrumi.

Un Futuro di Resilienza e Diversità

La crisi della Xylella fastidiosa ha messo a dura prova l’agricoltura pugliese, ma ha anche aperto la strada a nuove opportunità di sviluppo e innovazione. La diversificazione delle colture, la ricerca di varietà resistenti e l’adozione di pratiche agricole sostenibili sono elementi chiave per costruire un futuro di resilienza e prosperità per il territorio. È fondamentale che le istituzioni, gli imprenditori agricoli e la comunità scientifica collaborino per superare questa sfida e preservare il patrimonio paesaggistico e culturale della Puglia.

Verso un’Agricoltura Rigenerativa: Un Nuovo Paradigma

Amici lettori,*

In questo momento di trasformazione, è essenziale riscoprire i fondamenti dell’agricoltura. Una nozione base, ma spesso trascurata, è l’importanza della rotazione delle colture. Alternare diverse specie vegetali sullo stesso terreno non solo previene l’esaurimento del suolo, ma riduce anche la diffusione di parassiti e malattie, come la Xylella.
Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura moderna ci offre strumenti ancora più avanzati. Pensiamo all’agricoltura rigenerativa, un approccio che mira a ripristinare la salute del suolo, aumentare la biodiversità e sequestrare il carbonio atmosferico. Tecniche come la lavorazione minima del suolo, l’uso di colture di copertura e l’integrazione di sistemi agroforestali possono trasformare i nostri campi in veri e propri ecosistemi, capaci di resistere alle sfide del cambiamento climatico e delle malattie.

Riflettiamo: la Xylella ci ha privato di un simbolo della nostra terra, l’ulivo secolare. Ma questa perdita può essere l’inizio di una rinascita, di un’agricoltura più consapevole e rispettosa dell’ambiente. Sta a noi cogliere questa opportunità e costruire un futuro più verde e prospero per la Puglia.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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