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Africa, la nuova sfida: Italia e Russia alla conquista del continente

Analizziamo le strategie di Italia e Russia per accrescere la propria influenza in Africa, tra il Piano Mattei e la cooperazione multilaterale, evidenziando le opportunità e le sfide per lo sviluppo sostenibile del continente.
  • 60% delle terre coltivabili in Africa è inutilizzato, opportunità per la Russia.
  • Scambi Russia-Emirati +200%, con impennata importazioni petrolifere.
  • Export agricolo russo in Qatar +50% nel 2024, investimenti per 1,5 miliardi $.
  • Arabia Saudita acquista 4,5 milioni tonnellate di grano russo (2023-2024).
  • Piano Mattei: finanziamento di 5,5 miliardi € (3 mld da Fondo Clima).

Italia e Russia alla Conquista dell’Africa

Nel panorama geopolitico attuale, l’Africa emerge come un continente di importanza strategica cruciale, attirando l’attenzione di potenze globali come Russia e Italia. Entrambe le nazioni, pur con approcci e risorse differenti, mirano a rafforzare la loro presenza e influenza nel continente, in un contesto in cui la competizione per le risorse e le opportunità di sviluppo si fa sempre più intensa.

La Strategia Russa: Formazione e Cooperazione Multilaterale

La Russia ha intensificato il suo impegno in Africa attraverso una strategia che punta sullo sviluppo della cooperazione in settori chiave come il turismo, la medicina e, soprattutto, l’istruzione. Questo approccio mira a colmare il divario di know-how presente nel continente, sfruttando al contempo l’enorme potenziale economico legato alle risorse naturali e alla tecnologia. Un dato significativo è che il 60% delle terre coltivabili in Africa rimane ancora inutilizzato, un’opportunità che Mosca intende sfruttare attraverso programmi di formazione e trasferimento di competenze.

Nel gennaio 2025, il Consiglio generale delle banche e delle istituzioni finanziarie islamiche e il Consiglio dei Muftì della Russia hanno siglato un accordo volto a espandere la cooperazione nel campo della finanza islamica. Questa iniziativa prevede l’implementazione di programmi educativi congiunti e l’organizzazione di conferenze internazionali.

Contemporaneamente, nell’ultimo triennio, il volume degli scambi commerciali tra Russia ed Emirati Arabi Uniti ha subito un incremento del 200%, con un aumento significativo delle importazioni emiratine di prodotti petroliferi e carbone e un raddoppio degli investimenti russi nel paese.

L’influenza russa si estende a diversi paesi africani, con una forte presenza in settori come l’agricoltura, la finanza islamica e il nucleare. Per quanto riguarda l’Algeria, nel 2024 gli scambi commerciali bilaterali hanno toccato 1,7 miliardi di dollari, di cui 850 milioni rappresentati dall’export agricolo russo. In Qatar, l’export agricolo russo è cresciuto del 50% nello stesso anno, mentre Mosca ha investito 1,5 miliardi di dollari. L’Arabia Saudita, tra il 2023 e il 2024, ha acquistato dalla Russia 4,5 milioni di tonnellate di grano, con il settore agricolo che costituisce il 90% del volume totale degli scambi.

Con la previsione che entro la fine del secolo 8 persone su 10 vivranno in Asia o in Africa, Mosca punta a rafforzare la cooperazione economica e strategica con i paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OCI), come dimostra l’organizzazione del “Forum di Kazan 2025”.

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  • 🌍 Ottimo articolo! L'Africa è un continente di opportunità......
  • 🤔 Interessante la competizione tra Italia e Russia, ma......
  • 🌱 Piano Mattei e agricoltura: un'occasione o un rischio...?...

Il Piano Mattei: Un Approccio Italiano alla Cooperazione

L’Italia, sotto la guida del governo Meloni, ha lanciato il Piano Mattei, un’iniziativa ambiziosa che mira a posizionare il paese come ponte tra l’Africa e l’Occidente europeo. Il Piano si basa su una logica di parità ed equilibrio, con l’obiettivo di costruire un futuro condiviso attraverso la condivisione di know-how e la promozione della crescita e del senso di appartenenza. Il Piano Mattei si articola su sei direttrici principali: istruzione e formazione, sanità, acqua, agricoltura, energia e infrastrutture (fisiche e digitali).

Il Piano prevede una prima fase con progetti pilota in nove paesi: Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Kenya, Etiopia, Mozambico, Repubblica del Congo e Costa d’Avorio. In Algeria, ad esempio, il Piano sostiene un progetto di “agricoltura desertica” avviato da Bonifiche Ferraresi, mentre in Egitto si concentra sul trasferimento di tecnologie agricole per la produzione di grano, soia, mais e girasole. In Mozambico, è prevista la creazione di un Centro agroalimentare sul modello italiano per rafforzare la competitività e la resilienza nel settore. Per la Tunisia, il Piano include l’interconnessione elettrica sottomarina con l’Italia ELMED e la realizzazione di un’infrastruttura per il trasporto di idrogeno (SoutH2Corridor).

Il Piano Mattei può contare su un finanziamento di 5,5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi provenienti dal Fondo Italiano per il Clima e 2,5 miliardi dai fondi della Cooperazione allo Sviluppo. Tuttavia, alcuni osservatori criticano l’entità di questi fondi, ritenendoli insufficienti rispetto alle sfide e alle opportunità del continente africano.

Agricoltura: Un Terreno Comune, Approcci Differenti

Sia la Russia che l’Italia riconoscono l’importanza cruciale del settore agricolo per lo sviluppo dell’Africa. La Russia, come evidenziato dagli scambi commerciali con paesi come Algeria e Arabia Saudita, si concentra sull’esportazione di prodotti agricoli e sulla fornitura di competenze per aumentare la produttività delle terre coltivabili. L’Italia, attraverso il Piano Mattei, punta a sviluppare filiere agroalimentari sostenibili, promuovere modelli imprenditoriali locali in collaborazione con aziende italiane e trasferire tecnologie innovative, come l’agricoltura di precisione e le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).

Tuttavia, l’approccio italiano alle TEA, ovvero i nuovi OGM, solleva alcune preoccupazioni. Alcuni temono che il Piano Mattei possa essere utilizzato per sperimentare e promuovere la produzione di colture geneticamente modificate in Africa, aggirando le restrizioni esistenti in Italia e in Europa.

Quale Futuro per la Cooperazione con l’Africa? Riflessioni Conclusive

La competizione tra Russia e Italia per l’influenza in Africa solleva interrogativi importanti sul futuro della cooperazione con il continente. Mentre la Russia sembra concentrarsi su una strategia di cooperazione economica e politica, l’Italia cerca di promuovere un modello di partenariato basato sulla parità e sullo sviluppo sostenibile. Tuttavia, entrambi gli approcci presentano sfide e opportunità. La Russia deve affrontare le accuse di neocolonialismo e di sfruttamento delle risorse africane, mentre l’Italia deve dimostrare di poter superare le contraddizioni interne del Piano Mattei, in particolare per quanto riguarda il ruolo del gas fossile e delle TEA.

In definitiva, il successo della cooperazione con l’Africa dipenderà dalla capacità di entrambe le nazioni di ascoltare le esigenze e le aspirazioni dei paesi africani, di promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile e di rispettare la sovranità e l’autodeterminazione del continente.

Un Passo Avanti Verso un Futuro Condiviso: Agricoltura Sostenibile e Innovazione

Amici lettori, riflettiamo insieme su un aspetto fondamentale per il futuro dell’agricoltura africana: la sostenibilità. Come abbiamo visto, sia la Russia che l’Italia puntano a rafforzare il settore agricolo nel continente, ma è cruciale che questo sviluppo avvenga nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Una nozione base di agricoltura che dobbiamo sempre tenere a mente è l’importanza della rotazione delle colture, una pratica antica che aiuta a preservare la fertilità del suolo e a ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici. Alternare diverse colture sullo stesso terreno, infatti, permette di sfruttare al meglio le risorse naturali e di prevenire l’insorgenza di malattie e parassiti.

Ma non fermiamoci alle nozioni base! L’agricoltura moderna offre strumenti avanzati per migliorare la sostenibilità e l’efficienza delle produzioni. Pensiamo, ad esempio, all’agricoltura di precisione, che utilizza tecnologie come i sensori remoti, i droni e i sistemi di geolocalizzazione per monitorare le condizioni del suolo e delle piante in tempo reale. Questo permette di ottimizzare l’uso dell’acqua, dei fertilizzanti e dei pesticidi, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale. L’agricoltura di precisione rappresenta un’opportunità straordinaria per aumentare la produttività delle terre africane in modo sostenibile, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e la tutela delle risorse naturali.

Vi invito a riflettere su come queste innovazioni possano essere adattate e implementate nel contesto africano, tenendo conto delle specificità locali e delle esigenze delle comunità rurali. Solo attraverso un approccio integrato e partecipativo potremo costruire un futuro agricolo prospero e sostenibile per l’Africa.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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