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- Il CdR ha approvato all'unanimità il documento della Presidente Capone.
- Si raccomanda la creazione di riserve agricole strategiche a livello Ue.
- Piattaforma europea per coordinare le misure contro le pratiche sleali.
- Prevista revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali nel 2025.
- L'Ue deve garantire prezzi equi, in linea con i costi di produzione.
In data odierna, 16 maggio 2025, si registra un’importante convergenza di intenti a livello europeo per la tutela degli agricoltori. In occasione della sua sessione plenaria tenutasi nei giorni 14 e 15 maggio, l’organo consultivo dell’UE composto da rappresentanti locali e regionali, noto come Comitato europeo delle Regioni (CdR), ha dato il via libera in modo unanime al documento d’opinione elaborato dalla Presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone. Il parere affronta il tema delle “Nuove misure per difendere gli agricoltori dalla concorrenza sleale”. Tale iniziativa si pone come risposta alle proposte della Commissione europea volte a rafforzare la posizione degli agricoltori all’interno della complessa filiera agroalimentare.
Un fronte comune per un’agricoltura equa
Il parere approvato dal CdR non si limita ad accogliere favorevolmente le proposte legislative della Commissione, ma le integra con richieste di ulteriori modifiche al regolamento che istituisce un’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. L’obiettivo primario è garantire agli agricoltori prezzi che non solo coprano i costi di produzione, ma che consentano anche di prevenire crisi future e di fornire un sostegno concreto in caso di eventi imprevisti, come la sempre più frequente crisi idrica. Si sottolinea, infatti, come una regolamentazione proattiva del mercato si riveli più efficiente ed economicamente vantaggiosa rispetto a interventi ex post in risposta alle emergenze.

- Finalmente un passo avanti per gli agricoltori! 🥳 Ma......
- Temo che queste misure non siano sufficienti... 😞 Bisogna......
- E se invece di proteggere, incentivassimo l'innovazione...? 🤔 Forse......
Meccanismi di salvaguardia e riserve strategiche
Di fronte all’attuale instabilità geopolitica globale, il parere raccomanda con forza la creazione di riserve agricole strategiche a livello dell’Unione Europea. Tale misura si configura come un baluardo per salvaguardare la sicurezza alimentare e la stabilità del mercato in caso di crisi future. Parallelamente, si propone l’istituzione di un meccanismo che attivi automaticamente riduzioni volontarie della produzione qualora vengano superate le soglie di approvvigionamento, un sistema volto a prevenire situazioni di eccesso di offerta che potrebbero deprimere i prezzi e danneggiare i produttori.
Vino: un settore strategico da proteggere
Un’attenzione particolare è rivolta al settore vitivinicolo, considerato un pilastro dell’economia europea. Il Comitato accoglie con favore la proposta della Commissione europea di sostenere questo comparto, garantendone la competitività e la resilienza di fronte alle nuove sfide. L’obiettivo è offrire un insieme organico e performante di strumenti utili a irrobustire la condizione degli agricoltori che operano nella produzione vinicola, in tempo utile per la successiva vendemmia.
Lotta alle pratiche commerciali sleali: un’azione coordinata
Le regioni e le città europee sollecitano un rafforzamento delle norme contro le pratiche commerciali sleali, proponendo la creazione di una piattaforma europea dedicata, composta dalle autorità competenti di tutti gli Stati membri. Questa piattaforma avrebbe il compito di coordinare l’attuazione delle misure stabilite dal regolamento, garantendo un’applicazione uniforme e efficace in tutto il territorio dell’Unione. Sebbene il CdR sia in attesa della revisione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali prevista per il 2025, ritiene indispensabile implementare regolamentazioni nazionali più stringenti, ampliare la casistica delle condotte proibite, sanzionare le vendite a prezzi inferiori ai costi di produzione e promuovere comportamenti virtuosi. Un aspetto cruciale è rappresentato dalla richiesta di contratti scritti, al fine di tutelare gli agricoltori nella filiera e prevenire abusi.
Verso un futuro più equo per l’agricoltura europea
La Presidente Capone ha ribadito con forza la necessità di porre fine alle pratiche commerciali sleali e di garantire un reddito equo e dignitoso a coloro che ci nutrono. Ha sottolineato come le aziende agricole, in particolare quelle di piccole dimensioni, debbano avere più potere nella filiera alimentare e che nessun agricoltore debba essere costretto a vendere in perdita. L’UE, secondo la Presidente, deve garantire prezzi equi, in linea con i costi di produzione. Le crisi climatiche e idriche stanno già mettendo a dura prova gli agricoltori europei, e la Commissione deve investire ora per proteggere il nostro cibo e coloro che lo producono. Come sottolineato dalla Presidente Capone, gli agricoltori europei non possono gareggiare in condizioni sfavorevoli, pertanto il Comitato europeo delle Regioni sollecita l’introduzione di normative più eque e di controlli a livello comunitario al fine di salvaguardare i nostri agricoltori dalla competizione iniqua derivante da merci importate che non rispettano i nostri standard qualitativi e produttivi.
Un Nuovo Paradigma per la Sostenibilità Agricola
L’iniziativa promossa dal Comitato europeo delle Regioni rappresenta un passo significativo verso un’agricoltura più equa e sostenibile. La convergenza di intenti tra i leader regionali e locali evidenzia la crescente consapevolezza della necessità di proteggere gli agricoltori dalla concorrenza sleale e di garantire loro un reddito dignitoso. Le misure proposte, che spaziano dalla creazione di riserve strategiche alla lotta alle pratiche commerciali scorrette, delineano un nuovo paradigma per la politica agricola europea, un paradigma in cui la sostenibilità economica e sociale degli agricoltori è posta al centro delle priorità.
Ora, vorrei condividere con te una nozione base di agricoltura che si lega al tema principale di questo articolo: la rotazione delle colture. Questa pratica, apparentemente semplice, consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno in cicli programmati. I benefici sono molteplici: miglioramento della fertilità del suolo, riduzione dell’incidenza di parassiti e malattie, e un utilizzo più efficiente delle risorse idriche.
Passando a una nozione di agricoltura avanzata, vorrei parlarti dell’agricoltura di precisione. Questa metodologia si basa sull’utilizzo di tecnologie avanzate, come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione, per monitorare e gestire le colture in modo mirato. L’obiettivo è ottimizzare l’uso di input come acqua, fertilizzanti e pesticidi, riducendo gli sprechi e minimizzando l’impatto ambientale.
Riflettiamo insieme: in un mondo sempre più globalizzato e competitivo, la tutela degli agricoltori e la promozione di pratiche agricole sostenibili sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e la salvaguardia del nostro pianeta. L’iniziativa del Comitato europeo delle Regioni ci invita a ripensare il nostro approccio all’agricoltura, ponendo al centro il valore del lavoro agricolo e la necessità di un sistema equo e rispettoso dell’ambiente.