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Agroalimentare italiano: la legge di bilancio 2026 cambierà le regole del gioco?

Scopri come il piano 'Coltivaitalia' da un miliardo di euro e le nuove misure fiscali potrebbero rivoluzionare il settore agricolo, dalla sovranità alimentare alla digitalizzazione.
  • Stanziati 500 milioni di euro per la carta 'Dedicata a te' nel 2026.
  • Fondo export: 35 milioni di euro per promuovere il Made in Italy.
  • Credito d'imposta del 40% per investimenti in nuovi beni strumentali.

La Legge di Bilancio 2026 si preannuncia come un intervento significativo per il settore agroalimentare italiano, con uno stanziamento complessivo di oltre un miliardo di euro. Questo investimento, distribuito nel triennio 2026-2028, mira a rafforzare l’autonomia produttiva del Paese, sostenendo filiere chiave e valorizzando le eccellenze agroalimentari. Il provvedimento, denominato “Coltivaitalia”, si inserisce in un contesto in cui l’agricoltura italiana ha dimostrato una notevole resilienza, raggiungendo nel 2024 il primato europeo per valore aggiunto agricolo, con oltre 42,4 miliardi di euro.

Le Misure Chiave della Legge di Bilancio 2026

La Legge di Bilancio 2026 introduce una serie di misure volte a sostenere il settore agroalimentare a 360 gradi. Tra queste, spiccano:
Rifinanziamento della Carta “Dedicata a te”: 500 milioni di euro per il 2026 e altrettanti per il 2027, destinati all’acquisto di beni alimentari di prima necessità per i cittadini con ISEE inferiore a 15.000 euro.
Il trattamento fiscale privilegiato per i redditi fondiari e agrari di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali sarà esteso al 2026, mantenendo gli stessi scaglioni applicati nel biennio precedente.
Sostegno alla sicurezza alimentare: Incremento di 10 milioni di euro annui per il funzionamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, al fine di affrontare le emergenze in tema di sicurezza alimentare e sanità animale.
Fondo per l’export e l’internazionalizzazione: Istituzione di un fondo di 35 milioni di euro per il sostegno alle esportazioni e all’internazionalizzazione delle aziende italiane, con l’obiettivo di promuovere il Made in Italy all’estero.
Credito d’imposta per investimenti: Introduzione di un credito d’imposta del 40% per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che investono in nuovi beni strumentali, sia materiali che immateriali, dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 (o fino al 30 giugno 2027, a determinate condizioni).
Nuovo Iperammortamento: Maggiorazione dell’ammortamento per investimenti in beni strumentali (interconnessi o per autoproduzione di energia rinnovabile) effettuati dall’1 gennaio al 31 dicembre 2026, incrementando il costo di acquisizione dal 50% al 180% (fino al 220% per obiettivi di transizione ecologica).
Proroga ZES unica e ZLS: Estensione dei crediti d’imposta per la ZES unica e le zone logistiche semplificate fino al 2028, con una dotazione finanziaria specifica per ciascun anno.

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  • Sovescio e droni? Un connubio tra passato e futuro che... 🌱...

“Coltivaitalia”: Un Piano Strategico per il Futuro dell’Agricoltura

Il disegno di legge “Coltivaitalia” rappresenta un pilastro fondamentale della Legge di Bilancio 2026, con uno stanziamento di un miliardo di euro per il triennio 2026-2028. Questo piano si articola in diverse linee di intervento, volte a rafforzare la sovranità alimentare, sostenere l’allevamento, promuovere il ricambio generazionale e incentivare la ricerca e l’innovazione.

Fondo Sovranità Alimentare: 300 milioni di euro per rafforzare la coltivazione di frumento, soia e altri settori strategici, ma deficitari. Allevamento Italia: 300 milioni di euro per l’allevamento italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e rafforzare la produzione di carne bovina nazionale e la linea vacca-vitello.
Il “Piano Nazionale per l’Olivicoltura” stanzia 300 milioni di euro, destinati sia al ripristino della capacità produttiva delle aziende, sia alla piantumazione di nuovi oliveti con varietà resistenti.
Ricambio Generazionale: 150 milioni di euro per facilitare l’accesso al credito per le imprenditrici e i giovani imprenditori agricoli tra i 18 e i 41 anni.
Ricerca e Innovazione: 13,5 milioni di euro per rafforzare la ricerca e la digitalizzazione, con l’assunzione di 45 nuove unità di personale dedicate alla ricerca presso il Crea.

Semplificazione e Digitalizzazione: Le Chiavi per un’Agricoltura Moderna

La Legge di Bilancio 2026 pone un forte accento sulla semplificazione amministrativa e sulla digitalizzazione del settore agricolo. In tale prospettiva, le procedure istruite dai Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) acquisiranno validità immediata per quelle pratiche che non necessitano di valutazioni discrezionali, assicurando così una realizzazione più celere ed efficace delle iniziative. L’AGEA sarà rinominata AGEAIt (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, Innovazione e Tecnologia) e avrà il compito di valorizzare le informazioni del SIAN, promuovendo l’innovazione nel settore agricolo e della pesca.

Un Futuro di Crescita e Sostenibilità per l’Agricoltura Italiana

La Legge di Bilancio 2026 rappresenta un’opportunità unica per il settore agroalimentare italiano. Grazie agli investimenti previsti, alle misure di semplificazione e digitalizzazione, e all’attenzione al ricambio generazionale e alla sostenibilità, l’agricoltura italiana potrà affrontare le sfide del futuro con maggiore competitività e resilienza. Questo provvedimento, infatti, non solo mira a sostenere le filiere produttive esistenti, ma anche a promuovere l’innovazione e la diversificazione, creando nuove opportunità di crescita e sviluppo per le imprese agricole e per l’intero Paese.

Verso un’Agricoltura Rigenerativa: Un Nuovo Paradigma

Amici, addentriamoci ora in un aspetto cruciale per il futuro dell’agricoltura: la sua rigenerazione. Avete mai sentito parlare di sovescio? Si tratta di una pratica agricola antichissima, un vero e proprio toccasana per la terra. Consiste nel seminare determinate piante, come leguminose o graminacee, per poi interrarle nel terreno. Questo processo apporta sostanza organica, migliorando la fertilità del suolo e riducendo la necessità di fertilizzanti chimici.

Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura moderna ci offre strumenti ancora più sofisticati, come l’utilizzo di sensori e droni per monitorare lo stato di salute delle colture e ottimizzare l’irrigazione e la fertilizzazione. Queste tecnologie, unite a pratiche come la rotazione delle colture e la gestione integrata dei parassiti, ci permettono di coltivare in modo più efficiente e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e preservando la biodiversità.

Riflettiamo un attimo: l’agricoltura non è solo un’attività economica, ma un vero e proprio atto di cura verso la terra e verso le generazioni future. Investire in un’agricoltura rigenerativa significa investire nel nostro futuro, garantendo cibo sano e un ambiente più sano per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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