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- Il reddito agricolo è solo il 60% del reddito medio europeo.
- Calo del 37% delle aziende agricole nel vecchio continente.
- Persi 11 milioni di ettari di terreni agricoli in Europa.
Sovranità Alimentare e Sostegno agli Agricoltori
Il futuro dell’agricoltura europea è al centro di un acceso dibattito, con l’obiettivo primario di garantire la sovranità alimentare e il sostegno al reddito degli agricoltori. In un contesto globale segnato da instabilità climatica e geopolitica, l’Unione Europea si trova di fronte alla sfida di bilanciare la necessità di produrre cibo a sufficienza con la sostenibilità ambientale e la competitività del settore agricolo. L’incontro al Parlamento Europeo di Bruxelles, tenutosi il 25 settembre 2025, ha visto i rappresentanti degli Stati membri confrontarsi con la Commissione Agricoltura europea sul tema cruciale della “Visione su cibo e agricoltura – Implicazioni a livello nazionale ed europeo”.
Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato, ha sottolineato con forza la necessità di non disperdere il patrimonio di sessant’anni di storia europea, nata proprio sull’agricoltura. Tuttavia, ha evidenziato come il reddito medio degli imprenditori agricoli si attesti solo al 60% del reddito medio europeo, un divario che richiede interventi urgenti. De Carlo ha espresso preoccupazione per l’attuale proposta della Commissione, considerata un passo indietro rispetto alle precedenti politiche agricole, e ha ribadito l’importanza di garantire la sovranità alimentare attraverso una produzione maggiore e di qualità superiore. Ha inoltre posto l’accento sulla necessità di indipendenza sul fronte delle materie prime, non tanto per sostituire le proteine animali con alternative di laboratorio, quanto per assicurare l’autonomia alimentare del continente.
Coldiretti al Global Food Forum: Un Appello per una PAC a Sostegno dei Veri Agricoltori
Parallelamente, al Global Food Forum 2025, Coldiretti ha lanciato un appello per un cambio di passo nelle politiche agricole europee. L’organizzazione ha chiesto un rafforzamento della produzione agroalimentare, una riduzione della burocrazia, un sostegno concreto al reddito dei veri agricoltori e una protezione dalla concorrenza sleale attraverso l’applicazione del principio di reciprocità negli scambi commerciali e la trasparenza sulle etichette dei prodotti europei. Coldiretti ha denunciato il calo del 37% delle aziende agricole nel vecchio continente e la perdita di 11 milioni di ettari di terreni, un trend che richiede un’inversione di rotta immediata.
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha sottolineato l’importanza di non demonizzare la zootecnia e di sostenere l’agroalimentare italiano. Ha inoltre evidenziato come la riduzione dell’uso di agrofarmaci debba passare attraverso la disponibilità di nuove molecole, anziché attraverso la semplice cancellazione di quelle esistenti, che porterebbe a un aumento delle importazioni da paesi con standard meno rigorosi. Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti, ha posto l’accento sulla necessità di ridurre la burocrazia legata alla Politica Agricola Comune (PAC) e di garantire che i fondi siano destinati esclusivamente ai veri agricoltori. Ha inoltre sottolineato l’importanza di salvaguardare l’autonomia del bilancio della PAC, evitando accorpamenti che ne comprometterebbero l’efficacia.

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La Visione della Commissione Europea: Sovranità Alimentare, Reddito Agricolo e Sostenibilità
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha delineato le priorità per il nuovo Commissario all’Agricoltura, Christophe Hansen, in una lettera di missione che pone al centro il rafforzamento della sovranità alimentare, la garanzia del reddito degli agricoltori, la lotta alla concorrenza sleale, l’incentivazione della resilienza idrica e la protezione delle identità locali e rurali. Von der Leyen ha messo in luce il ruolo cruciale degli agricoltori quali protagonisti nella lotta ai mutamenti climatici e come indispensabili alleati nella transizione verso la decarbonizzazione e la contenzione dei costi energetici. Ha inoltre rimarcato l’impellenza di fronteggiare le molteplici pressioni e le complessità che assillano il comparto agricolo, che spaziano dalle ripercussioni del cambio climatico e del deterioramento ambientale, alla competizione sleale a livello planetario, alle istanze sulla sicurezza alimentare, all’esiguo ricambio generazionale, fino al quadro più ampio dell’aumento del costo della vita e dell’energia. La Commissione si prefigge di offrire un supporto mirato agli agricoltori più bisognosi, con un’attenzione particolare ai piccoli produttori, di promuovere risultati ambientali e sociali positivi attraverso incentivi e riconoscimenti per i servizi ecosistemici, e di sostenere la creazione di condizioni ottimali per la prosperità delle zone rurali.
Un elemento chiave è garantire agli agricoltori un reddito equo e sufficiente, rafforzando la loro posizione all’interno della catena del valore alimentare e proteggendoli dalle pratiche commerciali sleali. La Commissione intende inoltre progettare e mettere in atto un nuovo approccio alla sostenibilità per sostenere gli agricoltori nella decarbonizzazione e nella conservazione della biodiversità, proponendo un sistema di benchmarking a livello europeo nel settore agroalimentare ed esplorando le possibilità di sostenere il settore dell’agricoltura biologica.
Verso un Futuro Agricolo Resiliente e Sostenibile: Un Nuovo Paradigma per l’Europa
Il dibattito in corso a livello europeo evidenzia la necessità di un cambiamento di paradigma nell’approccio all’agricoltura. Non si tratta più solo di produrre cibo a sufficienza, ma di farlo in modo sostenibile, equo e resiliente. La sovranità alimentare, il reddito degli agricoltori e la sostenibilità ambientale sono tre pilastri interconnessi che devono essere affrontati in modo sinergico. La sfida è quella di creare un sistema agricolo che sia in grado di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere le risorse del futuro, garantendo al contempo la prosperità delle comunità rurali e la salute dei cittadini.
L’agricoltura europea si trova di fronte a un bivio. Da un lato, la tentazione di continuare a seguire modelli produttivi intensivi che sfruttano le risorse naturali e mettono a rischio la biodiversità. Dall’altro, la possibilità di abbracciare un nuovo modello agricolo basato sulla sostenibilità, l’innovazione e la valorizzazione delle specificità territoriali. La scelta che verrà compiuta nei prossimi anni avrà un impatto profondo sul futuro del continente e sulla qualità della vita delle generazioni future.
Un concetto base dell’agricoltura, strettamente legato al tema principale dell’articolo, è la rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, contribuisce a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre la diffusione di parassiti e malattie e a diversificare la produzione agricola. Una nozione di agricoltura avanzata, applicabile al tema dell’articolo, è l’utilizzo di sensori e droni per il monitoraggio delle colture. Queste tecnologie permettono di raccogliere dati precisi sullo stato di salute delle piante, sull’umidità del suolo e sulla presenza di parassiti, consentendo agli agricoltori di intervenire in modo mirato e tempestivo, ottimizzando l’uso delle risorse e riducendo l’impatto ambientale.
Riflettiamo: in un mondo sempre più interconnesso e globalizzato, l’agricoltura europea può giocare un ruolo chiave nel garantire la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e la prosperità delle comunità rurali. Ma per farlo, è necessario un cambio di mentalità e un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni ai produttori, dai consumatori ai ricercatori. Solo così potremo costruire un futuro agricolo resiliente e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del XXI secolo.
- Comunicati stampa dei Senatori di Fratelli d'Italia, approfondimento sulle loro posizioni.
- Documento della Camera che approfondisce il tema del reddito agricolo.
- La posizione di Coldiretti al Global Food Forum sull'agricoltura europea.
- Profilo del presidente Coldiretti Ettore Prandini, utile per comprendere la sua visione.