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Ue-Mercosur: Opportunità o minaccia per l’agroalimentare italiano?

L'accordo tra Ue e Mercosur divide: vantaggi per l'export e timori per la concorrenza sleale. Approfondiamo le implicazioni per il settore agroalimentare italiano.
  • Accordo prevede riduzione dazi su oltre il 91% prodotti Ue.
  • Importazione carne bovina: 99 mila tonnellate in 6 anni.
  • Protezione di 357 indicazioni geografiche europee, di cui 57 italiane.

L’intesa tra l’Unione Europea e il Mercosur, sancita politicamente a Montevideo il 6 dicembre 2024, segna una svolta cruciale nelle relazioni commerciali tra i due blocchi economici. Tuttavia, la sua possibile approvazione suscita un intenso dibattito, in particolare per gli effetti che potrebbe avere sul comparto agroalimentare italiano ed europeo.
## Un’indagine conoscitiva per fare chiarezza
La XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha avviato un’analisi approfondita per esaminare nel dettaglio le conseguenze dell’accordo sul sistema agroalimentare italiano. L’obiettivo è fare luce sugli impatti e la sostenibilità dell’intesa, coinvolgendo attivamente il settore agricolo e agroalimentare nazionale. L’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) ha manifestato la necessità di un confronto aperto tra tutte le parti interessate, fondato su analisi accurate, per favorire scelte strategiche più partecipate e consapevoli.

## I pilastri dell’accordo UE-Mercosur
Le basi dell’intesa tra UE e Mercosur si fondano sull’incremento della cooperazione tra le due aree, concretizzabile attraverso un dialogo politico più solido e una graduale liberalizzazione dei mercati. Si prevede la riduzione delle restrizioni commerciali, agevolando l’accesso reciproco ai mercati, l’eliminazione delle barriere non tariffarie, l’abolizione di trattamenti fiscali discriminatori e agevolazioni per le piccole e medie imprese. L’accordo punta, inoltre, a garantire un approvvigionamento stabile di materie prime essenziali per la transizione ecologica e digitale, promuovendo la collaborazione in materia di standard igienico-sanitari e di sicurezza alimentare. In ambito tariffario, si profila una diminuzione dei dazi su oltre il 91% dei prodotti esportati dall’Europa verso il Mercosur e su circa il 92% delle merci spedite dai Paesi del Mercosur verso l’UE.

## Contingenti tariffari e salvaguardie

La Commissione Europea ha stabilito specifici volumi massimi di importazione a dazio agevolato per prodotti considerati “sensibili”, come carne bovina (99 mila tonnellate in sei anni con dazio al 7,5%), pollame (180 mila tonnellate in sei anni a dazio zero), carne suina (25 mila tonnellate in sei anni a dazio zero), riso (60 mila tonnellate a dazio zero in sei anni) e miele (45 mila tonnellate a dazio zero). L’UE garantisce il mantenimento dei livelli di sicurezza alimentare, salute animale e vegetale, e riconosce il “principio di precauzione”. Rispetto alla bozza del 2019, sono state apportate migliorie, tra cui una clausola ambientale vincolante, l’impegno a fermare la deforestazione entro il 2030, la tutela dei diritti dei minori, la tutela di 357 indicazioni geografiche europee e il sostegno al commercio sostenibile.

## Opportunità e preoccupazioni per l’agroalimentare italiano

L’accordo UE-Mercosur rappresenta una possibilità strategica per l’export agroalimentare italiano, assicurando un accesso privilegiato a un mercato di oltre 260 milioni di consumatori. La graduale rimozione delle barriere tariffarie favorirà la competitività di produzioni di pregio come olio extravergine d’oliva, prodotti caseari e vino. Un aspetto cruciale è la protezione delle Indicazioni Geografiche (IG), che tutela 357 prodotti agroalimentari europei, di cui 57 italiani, contrastando il fenomeno dell’Italian sounding. Tuttavia, l’accordo suscita timori sull’equità della concorrenza per alcuni settori agricoli europei, che si troverebbero a competere con prodotti sudamericani ottenuti con standard produttivi meno restrittivi. Standard inferiori in termini di diritti dei lavoratori e norme di sicurezza consentono una produzione a costi più contenuti, agevolando l’ingresso di beni economici e possibili ripercussioni negative sull’ambiente.

## Verso una reciprocità negli standard produttivi

Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato che l’intesa non può entrare in vigore senza sostanziali modifiche, tenendo conto delle conseguenze economiche della pandemia e dell’aggressione russa all’Ucraina. Giansanti ha evidenziato che il patto non è vantaggioso per colture come agrumi, riso, zucchero e pollame, suggerendo che l’UE dovrebbe concedere ai Paesi del Mercosur un limite massimo per le importazioni di carni bovine esenti da dazi pari a 99 mila tonnellate all’anno. Giansanti ha sollevato la questione della reciprocità, chiedendo se i Paesi del Mercosur siano disposti ad adottare le misure di riduzione dell’uso di fitofarmaci e di equiparazione degli allevamenti alle industrie ai fini delle emissioni che la Commissione vuole imporre agli agricoltori europei.

## Un Bilanciamento Necessario: Crescita Economica e Sostenibilità

Il patto tra UE e Mercosur rappresenta un banco di prova cruciale per l’Europa: saprà conciliare l’apertura dei mercati con la protezione delle produzioni nazionali? Ci troviamo di fronte a un delicato compromesso, la cui risoluzione dipenderà anche dalla capacità di Bruxelles di garantire il rispetto degli accordi stipulati nel testo firmato a Montevideo. A tal fine, per verificare l’adempimento degli impegni in materia ambientale, sociale e sanitaria, in linea con i target dell’Agenda 2030, sarà indispensabile validare l’efficacia del sistema di verifica e riformare il codice doganale dell’UE, assicurando uniformità nei controlli. Oltre a ciò, *bisogna anche considerare il già menzionato regolamento europeo concernente la lotta alla deforestazione. Per il settore agricolo, chiamato a mantenere la sua centralità in vista della ratifica del trattato, è fondamentale che si concretizzi un avvicinamento verso una reale parità negli standard di produzione; in assenza di ciò, una parte del comparto produttivo italiano ed europeo rischierebbe di non comprendere o accettare le scelte strategiche derivanti dall’accordo.

Amici lettori, riflettiamo insieme su un aspetto cruciale dell’agricoltura: la rotazione delle colture. Questa pratica, apparentemente semplice, è un pilastro fondamentale per la salute del suolo e la sostenibilità agricola. Alternare diverse colture sullo stesso terreno aiuta a prevenire l’esaurimento dei nutrienti, a ridurre la diffusione di parassiti e malattie, e a migliorare la struttura del suolo.

Ma non fermiamoci qui. L’agricoltura moderna ci offre strumenti ancora più sofisticati, come l’uso di sensori remoti e droni* per monitorare lo stato di salute delle colture e ottimizzare l’uso di acqua e fertilizzanti. Queste tecnologie, unite a pratiche agricole sostenibili, possono aiutarci a produrre cibo di qualità nel rispetto dell’ambiente.

L’accordo UE-Mercosur ci pone di fronte a una sfida complessa: come conciliare la crescita economica con la tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori? La risposta non è semplice, ma sono convinto che, con un approccio responsabile e consapevole, possiamo trovare un equilibrio che vada a vantaggio di tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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