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- La Commissione Europea vuole deregolamentare i nuovi OGM.
- Manca la valutazione del rischio per ambiente e salute: CRISPR/Cas9.
- Senza tracciabilità, i consumatori non potranno scegliere consapevolmente.
- A rischio la biodiversità, con uniformità genetica e più malattie.
- Le aziende sementiere potrebbero brevettare i tratti genetici creati.
L’Innovazione Agricola Sotto Esame: Il Dilemma dei Nuovi OGM
Il panorama agricolo europeo si trova di fronte a un bivio cruciale, con la Commissione Europea che spinge per una revisione delle normative sugli organismi geneticamente modificati (OGM). Questa proposta, presentata come una via per salvare l’agricoltura, solleva interrogativi profondi sulle implicazioni ecologiche, economiche e politiche di una possibile deregolamentazione. La posta in gioco è alta: la sicurezza alimentare, la biodiversità e la sovranità agricola del continente.
La proposta di deregolamentazione si concentra sui cosiddetti “nuovi OGM”, definiti come prodotti derivanti da Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) o New Genomic Techniques (NGT). A differenza degli OGM tradizionali, ottenuti tramite tecniche transgeniche che introducono geni da specie diverse, le NGT si basano su cisgenesi ed editing genomico, modificando il DNA con geni provenienti dalla stessa specie o da specie sessualmente compatibili. La Commissione Europea sostiene che i risultati di queste tecniche sono assimilabili a prodotti presenti in natura, proponendo l’eliminazione delle procedure di valutazione del rischio, tracciabilità ed etichettatura.

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Le Implicazioni di una Deregolamentazione
La deregolamentazione dei nuovi OGM solleva una serie di preoccupazioni. Innanzitutto, la mancanza di valutazione del rischio potrebbe esporre l’ambiente e la salute umana a conseguenze impreviste. Studi scientifici mettono in dubbio la precisione e la sicurezza di tecnologie come CRISPR/Cas9, la più utilizzata per la produzione di NGT. In secondo luogo, l’assenza di tracciabilità ed etichettatura priverebbe i consumatori della possibilità di scegliere consapevolmente se consumare o meno prodotti derivati da NGT.
Un altro aspetto critico riguarda la biodiversità. L’introduzione di sementi NGT potrebbe compromettere le colture adiacenti, mettendo a rischio la già vulnerabile agrobiodiversità degli ecosistemi agricoli attuali. La coltivazione di specie geneticamente uniformi renderebbe i campi più esposti a malattie e parassiti, a causa della scarsa diversità genetica.
Sul fronte economico, la deregolamentazione aprirebbe un mercato potenzialmente molto redditizio per le aziende sementiere che brevettano i tratti genetici creati in laboratorio. Ciò potrebbe riorganizzare i sistemi agroalimentari, rendendoli meno chiari, meno vari in termini biologici e caratterizzati da squilibri di potere tra le grandi aziende sementiere e gli agricoltori, sempre più assoggettati alle prime tramite l’uso dei brevetti.
Sovranità Alimentare a Rischio?
Il dibattito sulla revisione delle normative sugli OGM rappresenta un nodo cruciale per la salvaguardia e l’autonomia alimentare europea. Una deregolamentazione potrebbe comportare la perdita di controllo sulle risorse genetiche, con un numero esiguo di multinazionali che rivendicherebbero la proprietà di risorse genetiche, come piante o sementi, selezionate con metodi convenzionali, evolute dagli agricoltori nei loro campi o contaminate dai pollini di terreni contigui coltivati con OGM brevettati.
Tale scenario potrebbe ostacolare la libertà di scelta dei consumatori, incidere negativamente sulle esportazioni verso nazioni con regolamentazioni diverse e avere potenziali effetti deleteri sulla salute e sulla biodiversità.
La possibilità di brevettare sia le tecnologie che i prodotti da esse derivanti mette pericolosamente in sintonia gli interessi della ricerca con quelli dell’industria.
Verso un Futuro Agroalimentare Sostenibile?
La questione dei nuovi OGM pone un interrogativo fondamentale: quale tipo di innovazione agricola auspichiamo? Nell’ottica di forgiare sistemi agroalimentari più equi e sostenibili, la deregolamentazione delle NGT solleva profondi interrogativi circa la resilienza del sistema agricolo a livello ambientale, economico e politico.
È necessario un dibattito pubblico ampio e informato, che coinvolga tutti gli attori della filiera agroalimentare, per valutare attentamente i rischi e i benefici delle nuove tecnologie e definire un quadro normativo che tuteli la salute umana, l’ambiente e la sovranità alimentare.
Riflessioni Finali: Un Equilibrio Delicato tra Innovazione e Tradizione
Amici lettori, addentriamoci ora in una riflessione più intima e personale su questo tema complesso. L’agricoltura, da sempre pilastro della nostra società, si trova oggi di fronte a sfide inedite. Da un lato, la necessità di aumentare la produzione per sfamare una popolazione in crescita e affrontare i cambiamenti climatici. Dall’altro, l’imperativo di preservare la biodiversità, proteggere l’ambiente e garantire la sicurezza alimentare.
In questo contesto, le nuove tecnologie genetiche si presentano come una possibile soluzione, ma anche come una fonte di preoccupazione. È fondamentale, quindi, trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione, tra progresso scientifico e rispetto per la natura.
Una nozione base di agricoltura che ci aiuta a comprendere meglio questo tema è il concetto di _selezione varietale_. Da millenni, gli agricoltori selezionano le piante con le caratteristiche migliori per adattarle alle diverse condizioni ambientali e alle esigenze alimentari. Le nuove tecnologie genetiche rappresentano un’evoluzione di questo processo, ma è importante utilizzarle con saggezza e responsabilità.
Un concetto di agricoltura avanzata che possiamo applicare è quello di _agricoltura rigenerativa_. Questo approccio si basa sulla rigenerazione del suolo, sulla conservazione della biodiversità e sulla riduzione dell’uso di input esterni. Le nuove tecnologie genetiche potrebbero essere utilizzate per sviluppare varietà più resistenti alle malattie e alla siccità, riducendo la necessità di pesticidi e fertilizzanti, ma è fondamentale che siano integrate in un sistema agricolo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Vi invito, quindi, a riflettere su questi temi, a informarvi e a partecipare al dibattito pubblico. Il futuro dell’agricoltura è nelle nostre mani.
*È fondamentale che le decisioni siano prese con consapevolezza e responsabilità, tenendo conto di tutti gli aspetti in gioco. _È necessario un approccio olistico che consideri non solo gli aspetti economici, ma anche quelli sociali, ambientali ed etici._
Solo così potremo costruire un futuro agroalimentare sostenibile e prospero per tutti.*
- Interrogazione al Parlamento UE sulla deregolamentazione dei nuovi OGM.
- Pagina di Bayer sulle TEA, tecniche di miglioramento genetico per agricoltura sostenibile.
- Pagina della Commissione Europea sul quadro normativo delle nuove tecniche genomiche.
- Pagina informativa sugli OGM, benefici e rischi per la salute.