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- La genomica identifica i geni di resistenza a malattie e siccità.
- Le TEA modificano il DNA esistente, a differenza degli OGM.
- Normativa europea del 2001 ostacola l'uso delle TEA.
- Il marker-assisted selection (MAS) accelera il miglioramento genetico.
L’agricoltura si trova di fronte a una sfida senza precedenti: adattarsi ai cambiamenti climatici in atto. L’aumento delle temperature, gli eventi meteorologici estremi e la proliferazione di patogeni mettono a dura prova le coltivazioni, aumentando il rischio di dover ricorrere a trattamenti chimici intensivi. La risposta a questa sfida risiede nel DNA delle piante, nella loro capacità di resistere alle aggressioni esterne. La ricerca scientifica si sta concentrando sull’individuazione e la selezione di piante con caratteristiche genetiche che le rendano più resilienti e meno dipendenti da interventi chimici.

Il ruolo della genomica nell’adattamento delle piante
La genomica, ovvero lo studio del genoma delle piante, sta diventando uno strumento fondamentale per l’agricoltura del futuro. Grazie alla genomica, è possibile identificare i geni responsabili della resistenza a malattie, della tolleranza alla siccità e di altre caratteristiche importanti per l’adattamento al clima. Il Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) è all’avanguardia in questo campo, sviluppando varietà di piante più adatte alle nuove condizioni climatiche. Come ha affermato Luigi Cattivelli, direttore del centro, “il know how genomico è un asset strategico dell’agricoltura, perché può esistere l’agricoltura senza chimica, ma non c’è agricoltura senza genetica”. L’obiettivo è quello di passare da una selezione empirica delle piante a una selezione genomica, basata sulla conoscenza approfondita del loro DNA.
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Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA): un nuovo strumento per il miglioramento genetico
Le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), come l’editing genomico, rappresentano un’ulteriore frontiera nel miglioramento genetico delle piante. Queste tecniche consentono di modificare con precisione il DNA delle piante, correggendo geni difettosi o introducendo nuove caratteristiche. A differenza degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), le TEA non prevedono l’inserimento di geni provenienti da altre specie, ma si limitano a modificare il DNA esistente. Questo approccio è considerato più sicuro e promettente per lo sviluppo di piante resistenti a malattie e adattabili ai cambiamenti climatici. Un esempio concreto è la correzione dei geni che rendono le piante suscettibili alle malattie, rendendole così resistenti senza la necessità di trattamenti chimici.
Sfide normative e prospettive future
Nonostante le grandi potenzialità delle TEA, la loro applicazione in agricoltura è ancora ostacolata da una normativa europea obsoleta, risalente al 2001. Questa normativa equipara le TEA agli OGM, sottoponendole a restrizioni molto severe. Tuttavia, si sta aprendo un dibattito a livello europeo sulla necessità di aggiornare la normativa, riconoscendo il potenziale delle TEA per un’agricoltura più sostenibile e resiliente. L’Italia, in particolare, ha bisogno di colmare questo gap normativo per consentire ai ricercatori di sperimentare in campo le nuove varietà ottenute con genome editing. Il futuro dell’agricoltura dipende dalla capacità di integrare la genetica, la tecnologia e la sostenibilità, per garantire la sicurezza alimentare e la protezione dell’ambiente.
Verso un’agricoltura consapevole: un invito alla riflessione
L’innovazione genetica in agricoltura apre scenari inediti, ma solleva anche interrogativi importanti. È fondamentale che la ricerca scientifica sia accompagnata da un dibattito pubblico informato e trasparente, che coinvolga tutti gli attori della filiera agroalimentare e i consumatori. Solo così potremo costruire un’agricoltura consapevole, che sappia sfruttare le potenzialità della scienza per affrontare le sfide del cambiamento climatico, garantendo al contempo la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente.
Nozione base di agricoltura: La selezione varietale è un processo fondamentale in agricoltura che consiste nella scelta e nella riproduzione di piante con caratteristiche desiderabili, come la resistenza a malattie o la maggiore produttività. Questo processo, praticato da millenni, ha permesso di adattare le colture alle diverse condizioni ambientali e alle esigenze dell’uomo.
Nozione di agricoltura avanzata: Il marker-assisted selection (MAS) è una tecnica di selezione assistita da marcatori molecolari, che consente di identificare le piante portatrici di geni di interesse in modo più rapido ed efficiente rispetto ai metodi tradizionali. Questa tecnica, basata sull’analisi del DNA delle piante, permette di accelerare il processo di miglioramento genetico e di ottenere varietà più performanti.
Amici lettori, riflettiamo insieme: l’agricoltura è un’arte antica, un dialogo continuo tra l’uomo e la natura. Oggi, la scienza ci offre strumenti nuovi e potenti per affrontare le sfide del futuro. Sta a noi utilizzarli con saggezza e responsabilità, per costruire un’agricoltura che sia al tempo stesso produttiva, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.