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Orrori negli allevamenti: scopri cosa puoi fare ora!

Indagini shock rivelano abusi e condizioni insostenibili negli allevamenti intensivi lombardi: è tempo di agire per un'agricoltura più etica e sostenibile.
  • Scoperti 1.000 suini in condizioni inaccettabili nel Mantovano.
  • Allevamento abusivo con 117 maiali sequestrato a Cilavegna.
  • Segnalazioni dal 2017, intervento autorità solo nell'agosto 2021.

Le recenti cronache riportano una serie di eventi inquietanti riguardanti le condizioni degli allevamenti intensivi in Lombardia, gettando un’ombra cupa sul settore zootecnico. In particolare, un’indagine condotta dai Carabinieri Forestali nel Mantovano ha portato alla luce pratiche illegali e condizioni di detenzione degli animali inaccettabili. L’operazione, eseguita nel comune di Acquanegra sul Chiese, ha rivelato lo smaltimento illecito di carcasse di suini e la presenza di circa 1.000 animali tenuti in un contesto non idoneo al loro benessere.

I suini, rinchiusi in box privi di arricchimento ambientale, mostravano segni di morsicature reciproche, sintomo di stress e frustrazione. La situazione era aggravata dalla presenza di un substrato di feci e urina e dall’assenza di un’area adibita a infermeria per curare gli animali malati o feriti. A seguito di queste gravi irregolarità, l’Ats ha disposto il blocco sanitario dell’allevamento, e il titolare, un 49enne del luogo, è stato denunciato per maltrattamento di animali e smaltimento illecito di carcasse.

Le scioccanti rivelazioni di Animal Equality

Parallelamente, l’organizzazione Animal Equality ha diffuso i risultati di un’inchiesta condotta in un allevamento affiliato al Gruppo Bompieri, sempre nel Mantovano. Le immagini raccolte mostrano una situazione altrettanto allarmante: suinetti deceduti nelle gabbie di svezzamento, animali sofferenti privi di cure veterinarie, esemplari costretti a convivere con carcasse in decomposizione e adulti reclusi in recinzioni allagate da liquami.

L’inchiesta ha documentato anche gravi carenze igieniche, come infestazioni di lumache e blatte, e la presenza di gatti in pessime condizioni di salute che si nutrivano delle carcasse abbandonate. Le carcasse stesse, alcune mummificate o dilaniate, giacevano sparse per l’allevamento, testimoniando una gestione sanitaria inadeguata e una mancanza di rispetto per gli animali. A ciò si aggiungono le condizioni di sporcizia generalizzata e lo sversamento di liquami nel terreno circostante, con il rischio di contaminazione delle falde acquifere, data la vicinanza dell’allevamento al fiume Oglio.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente qualcuno che denuncia queste atrocità! 👏 Bisogna......
  • Forse dovremmo considerare l'impatto economico di norme più stringenti... 🤔...
  • Ma siamo sicuri che il problema sia solo negli allevamenti? 🧐 Non sarà......

L’emergenza degli allevamenti abusivi: il caso di Cilavegna

Un ulteriore capitolo di questa triste vicenda è rappresentato dal sequestro di un allevamento abusivo a Cilavegna, in provincia di Pavia. In questo caso, circa 117 maiali vivevano in condizioni precarie, senza ripari, acqua o cibo sufficiente, e venivano macellati illegalmente sul posto. Molti animali erano affetti da rogna e vivevano in un recinto contaminato da rifiuti speciali, tra cui l’amianto.

Nonostante le segnalazioni dei cittadini risalenti al 2017, le autorità sono intervenute solo nell’agosto 2021, grazie all’insistenza di privati e associazioni animaliste. Dopo il sequestro, le associazioni LAV e Vitadacani si sono fatte carico degli animali, garantendo loro le cure necessarie e trovando sistemazioni adeguate. Tuttavia, la gestione dei maiali adulti, che continuavano a riprodursi, si è rivelata complessa a causa dell’epidemia di peste suina africana, che ha impedito l’adozione degli animali.

L’associazione Vitadacani ha preso in affidamento le prime dieci femmine adulte, accogliendole nel proprio santuario Porcikomodi, dove i volontari si impegnano a offrire loro una vita dignitosa. Ben presto, però, si è scoperto che tutte le femmine erano incinte, e il numero dei maiali da gestire è aumentato vertiginosamente, mettendo a dura prova le risorse dell’associazione.

Riflessioni conclusive: verso un’agricoltura più etica e sostenibile

Questi episodi, purtroppo non isolati, sollevano interrogativi profondi sul modello di allevamento intensivo attualmente in vigore. La ricerca del profitto a tutti i costi non può giustificare la sofferenza degli animali e il mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie. È necessario un cambio di paradigma, che metta al centro il benessere animale, la sostenibilità ambientale e la salute dei consumatori. Le istituzioni, gli allevatori e i consumatori devono collaborare per promuovere un’agricoltura più etica e responsabile.

“L’agricoltura è un’arte, non un’industria,” diceva Wendell Berry. Forse è tempo di riscoprire questo principio, tornando a un rapporto più armonioso con la natura e con gli animali che ci forniscono cibo.

Parlando di agricoltura, una nozione base da tenere a mente è l’importanza della rotazione delle colture. Questa pratica, che consiste nell’alternare diverse colture sullo stesso terreno, aiuta a migliorare la fertilità del suolo, a ridurre la diffusione di parassiti e malattie e a preservare la biodiversità.

A un livello più avanzato, possiamo considerare l’agricoltura rigenerativa, un approccio che mira a ripristinare la salute del suolo, a sequestrare il carbonio atmosferico e a migliorare la resilienza degli ecosistemi agricoli. Questa pratica include tecniche come la lavorazione minima del suolo, l’utilizzo di colture di copertura e l’integrazione di bestiame nei sistemi agricoli.

Di fronte a queste realtà sconcertanti, è facile sentirsi impotenti. Ma ognuno di noi può fare la sua parte, scegliendo di acquistare prodotti provenienti da allevamenti che rispettano il benessere animale, sostenendo le associazioni che si battono per la difesa degli animali e informandosi sulle pratiche agricole più sostenibili. Solo così potremo contribuire a costruire un futuro in cui l’agricoltura sia sinonimo di rispetto, responsabilità e armonia con la natura.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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