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- Il rame prorogato fino al 30 giugno 2029 (Regolamento UE 2025/1489).
- Efficace contro patologie fungine, riduce rischio di resistenza nei patogeni.
- Limite europeo: massimo 4 kg/ha annui, flessibilità per l'Italia.
L’autorizzazione all’immissione in commercio del rame è stata prorogata fino al 30 giugno 2029, a seguito del Regolamento UE 2025/1489. Tale proroga, comunicata dal Ministero della Salute il 31 luglio, concede più tempo alla Commissione europea, all’EFSA e al Ministero stesso per esaminare la documentazione di rinnovo, con l’Italia nel ruolo di Stato Membro Relatore.
Il Rame: Un Pilastro dell’Agricoltura Biologica
<a class="crl" target="_blank" rel="nofollow" href="https://www.manica.com/il-rame-in-agricoltura-facciamo-chiarezza/”>Il rame si conferma una sostanza imprescindibile, specialmente nell’agricoltura biologica e per colture fondamentali come ortaggi e vigneti. La sua efficacia nel contrastare le patologie fungine, come la peronospora, è largamente accettata. Un beneficio rilevante del rame è la sua capacità di diminuire il rischio di resistenza nei patogeni, una problematica sempre più diffusa nell’agricoltura odierna. Dopo più di 140 anni di impiego, il rame preserva intatta la sua efficacia, specialmente nel contesto biologico-vitivinicolo, dove le malattie fungine della vite si intensificano a causa delle mutazioni climatiche. Senza l’utilizzo del rame, i coltivatori avrebbero subito notevoli perdite economiche durante le recenti stagioni di vendemmia. Il rame assume altresì un ruolo essenziale, rientrando tra i prodotti fitosanitari ammessi nel Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), dove ha un’importanza primaria nei casi in cui le disposizioni dello schema abbiano ridotto le quantità di altre sostanze attive utilizzabili per il controllo delle malattie fungine.

- 🌱 Ottimo articolo! Il rame è fondamentale nell'agricoltura biologica perché......
- 👎🏻 Rame indispensabile? Non sono d'accordo. Ci sono alternative più sostenibili......
- 🤔 E se invece di limitarci a discutere del rame, ripensassimo l'intero sistema agricolo...?...
Sostenibilità e Limiti Normativi
L’agricoltura biologica, sempre più focalizzata sulla salvaguardia ambientale e la genuinità dei prodotti alimentari, trova nel rame un valido supporto. Ciononostante, il suo utilizzo è vincolato a rigorosi limiti per ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Nel corso degli anni, l’applicazione del rame è stata migliorata tramite formulazioni a basso dosaggio, nel rispetto del limite europeo di 4 kg/ha annui e della metodologia del “lissage” per le colture poliennali. La principale difficoltà per l’agricoltura biologica è trovare un giusto mezzo tra efficacia e rispetto dell’ambiente. Anche se nuove sostanze di origine naturale come il chitosano, le argille e la laminarina possono coadiuvare il rame, attualmente non possono sostituirlo del tutto. La ricerca continua ad esaminare soluzioni differenti, ma il rame rimane un elemento necessario per numerose coltivazioni, in particolare in condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di agenti patogeni. L’Unione Europea ha imposto limiti specifici sull’utilizzo del rame, riconoscendo che, seppur utile, è un metallo pesante che può accumularsi nel terreno, modificando la microflora e la fauna del suolo. L’attuale normativa sull’impiego del rame è il Reg. UE 1981/2018, che autorizza l’utilizzo di 28 kg/ha di rame in 7 anni, con il conseguente aggiornamento del Reg. UE 540/2011, e il Reg. UE 1165/2021 che ricalca le disposizioni presenti nel Regolamento UE precedentemente citato. Pertanto, sono ammesse esclusivamente le applicazioni che prevedono una quantità complessiva di rame che non superi i 28 kg/ha nell’arco di sette anni, con la possibilità di modulare l’impiego di anno in anno, ovvero circa 4 kg/ha/anno, con la facoltà di ridurre o aumentare l’impiego a seconda delle stagioni. L’Italia ha optato per mantenere la flessibilità concessa ai Paesi membri.
Agricoltura di Precisione e Riduzione dell’Impatto
Grazie a strategie di monitoraggio e all’agricoltura di precisione, l’applicazione del rame è divenuta più efficiente e sostenibile, segnando una diminuzione significativa negli ultimi vent’anni. L’agricoltura di precisione consente di applicare il rame unicamente dove e quando è necessario, diminuendo gli sprechi e minimizzando l’impatto ambientale. L’utilizzo del rame nell’agricoltura biologica dimostra come la sostenibilità richieda decisioni ponderate e attentamente regolate. È un prezioso alleato, ma il suo utilizzo deve avvenire con grande senso di responsabilità. Solo così sarà possibile garantire produzioni sane, rispettose dell’ambiente e conformi ai dettami dell’agricoltura biologica.
Verso un Futuro Sostenibile: Innovazione e Consapevolezza
L’estensione dell’autorizzazione all’uso del rame fino al 2029 rappresenta un’opportunità per affinare ulteriormente le strategie di utilizzo, promuovendo l’innovazione e la ricerca di alternative sostenibili. L’obiettivo è ridurre progressivamente la dipendenza da questa sostanza, senza compromettere la salute delle colture e la redditività delle aziende agricole. La sfida è complessa e richiede un approccio integrato, che coinvolga agricoltori, ricercatori, istituzioni e consumatori.
Amici, parliamoci chiaro: l’agricoltura è un’arte delicata, un equilibrio tra necessità e rispetto per la natura. Il rame, in questo contesto, è come un vecchio amico, affidabile ma con cui bisogna fare attenzione. Una nozione base da tenere a mente è che il rame agisce come un fungicida di contatto, il che significa che deve essere presente sulla superficie della pianta prima che la malattia si manifesti.
E per chi vuole spingersi oltre, l’agricoltura di precisione offre strumenti avanzati per monitorare le condizioni ambientali e prevedere l’insorgenza di malattie, consentendo di utilizzare il rame in modo mirato e ridurre al minimo il suo impatto.
Riflettiamo: come possiamo, nel nostro piccolo, sostenere un’agricoltura più consapevole e rispettosa dell’ambiente? Forse scegliendo prodotti biologici, informandoci sulle pratiche agricole o semplicemente parlandone con amici e familiari. Ogni piccolo gesto conta per costruire un futuro più verde e sostenibile.