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- La nuova politica agricola comune post-2027 al centro del dibattito.
- Stanziati 100 milioni di euro annui (2024-2026) per calamità nel settore agricolo.
- Fondo sovranità alimentare: 25 milioni di euro all'anno fino al 2026.
L’ambito dell’agricoltura e della pesca in Europa sta attraversando un processo di cambiamento incessante, con l’Unione Europea che assume una funzione fondamentale nell’elaborazione delle normative e nella distribuzione delle risorse disponibili. Una serie di eventi recenti insieme a specifiche iniziative sono essenziali nel tracciato delle priorità e dei piani strategici destinati a orientare il futuro del settore.
Focus sul Consiglio Agricoltura e Pesca
Si è svolto a Bruxelles il Consiglio Agricoltura e Pesca nelle date del 22 e 23 settembre 2025, con la significativa partecipazione di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste italiano. Le tematiche principali affrontate nel corso di questo incontro hanno ruotato attorno alla prospettiva della nuova politica agricola comune post-2027, alle sfide commerciali nel campo agro-alimentare e alla regolamentazione condivisa per la pesca che coinvolge il Regno Unito, la Norvegia e altre nazioni costiere. Questi punti si rivelano essenziali per delineare non solo l’assetto normativo futuro ma anche per stabilire strategie efficaci a sostegno dei settori agricolo e ittico nei prossimi anni.
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Il Consiglio Ambiente e il Contributo dell’UE all’UNFCCC
In un contesto parallelo, il Consiglio Ambiente, che si è tenuto a Bruxelles il 18 settembre 2025, ha accolto la partecipazione di Pichetto Fratin, Ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’argomento principale discusso durante l’incontro riguardava l’apporto decisivo offerto dall’UE, a livello nazionale, verso l’UNFCCC, ovvero la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Tale aspetto evidenzia come stia acquisendo crescente rilevanza la questione della sostenibilità ambientale e gli sforzi contro i cambiamenti climatici non soltanto nell’ambito industriale ma anche in quello agricolo e ittico.

Politiche Competitive e Sostegno Finanziario
La competitività e la qualità delle filiere legate all’agroalimentare, così come a quelle della pesca e acquacoltura, trovano supporto in vari fondi stanziati ad hoc; tra questi si evidenziano il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole assieme al fondo complementare delineato nel contesto del PNRR. È importante sottolineare che alcune categorie di produzione — come quelle inerenti all’ortofrutta, apicoltura o alla coltivazione del luppolo — nonché la produzione d’olio extravergine di oliva insieme al vitivinicolo, hanno un ruolo cruciale nell’incremento dell’export nazionale italiano; tali settori sono altresì contemplati nel Piano Nazionale Strategico relativo alla PAC. Un ulteriore elemento degno di nota è la crescente affermazione del comparto biologico, che conquista sempre più protagonismo nelle dinamiche agroalimentari oltre alle specifiche strategie commerciali.
Passando al tema della politica sulla pesca nazionale — fortemente modellata dagli orientamenti dell’Unione Europea — essa pone grande enfasi sulla salvaguardia dei diritti dei lavoratori coinvolti nella disciplina. Viene assicurato un adeguato reddito anche in situazioni di fermo biologico necessitate dalla sospensione temporanea delle attività lavorative. In tale contesto emerge con prepotenza anche l’importanza dell’agricoltura di precisione, che mira a ottimizzare i livelli produttivi riducendo contestualmente gli impatti ambientali negativi ed elevando gli standard qualitativi dei prodotti agricoli. Le misure volte a sostenere il reddito agricolo, incluse quelle riguardanti fisco e previdenza sociale, rivestono un’importanza cruciale poiché mitigano l’incertezza legata all’offerta dei prodotti agricoli, spesso influenzata da variabili atmosferiche, ambientali ed episodicità stagionale. Il supporto destinato ai giovani e alle donne è particolarmente significativo in quanto promuove lo sviluppo di realtà agricole novatrici e rispettose degli standard ecologici.
Per migliorare la competizione delle aziende alimentari e attenuare i contraccolpi derivanti dall’innalzamento dei costi energetici, si intende operare prevalentemente ricorrendo a fondi allocati all’interno del FONDO PER LO SVILUPPO ED IL SOSTEGNO DELLE FILIERE AGRICOLE E DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA. Mi sembra che non ci sia un testo fornito da riscrivere. Se desideri che io riformuli un documento o una parte di esso, ti invito a inserirlo nel tuo messaggio. Un’iniziativa importante consiste nel contributo a favore dei produttori vinicoli DOP e IGP, oltre che ai viticoltori biologici intenti ad adottare innovativi sistemi digitalizzati; tale provvedimento dispone di un importo complessivo pari a 1 milione di euro destinato all’anno 2022, mirante principalmente alla promozione territoriale e al recupero delle secolari tradizioni riguardanti l’enogastronomia nazionale.
Vi sono poi i fondi destinati alle spese correnti e agli investimenti capitali dedicati al supporto dell’eccellenza culinaria italiana; questi fondi sono stati concepiti con disponibilità finanziarie sufficienti nei bienni 2022-2023, allo scopo preciso non solo di incentivarne le pratiche culinarie d’alta gamma nella ristorazione ma anche valorizzare il vastissimo patrimonio agroalimentare. A partire dal biennio successivo, il fondo dedicato alla Sovranità Alimentare, composto da ben 25 milioni di euro ogni anno dal 2023 al 2026, aspira quindi ad accrescere fortemente l’intera filiera agricola del Paese mediante misure atte ad assicurare un grado ottimale rispetto alle forniture essenziali nell’alimentazione pubblica.
In ultimo si evidenzia il fondo preposto alla gestione delle calamità improvvise nel comparto agricolo: questa misura attende con particolare urgenza un budget significativo ammontante a 100 milioni di euro annualmente tra il 2024 e il 2026. Ciò avviene nell’intento precipuo di garantire maggiore stabilità economica alle aziende lavorative concentrandosi sulle operazioni nei settori agro-alimentare, zuccherino/pescoso e lavorativo vivaistico. Per incentivare le possibilità d’investimento nel mondo imprenditoriale tramite l’erogazione delle opportune garanzie finanziarie, ISMEA dovrà gestire risorse dell’ammontare totale pari a 80 milioni di euro. Relativamente ai contratti legati allo sviluppo dei programmi industriali sarà disponibile un budget autorizzato che prevede fondi ammontanti a 160 milioni di euro annui fino all’anno 2037.
Le finanze assegnate al Fondo avente come obiettivo principale proteggere ed incentivare le filiere come quella dell’apicoltura, della birra o dei prodotti agricoli vegetali recenti comprenderanno circa 12 milioni di euro annui. Anche le misure riguardanti il sostegno alle aziende colpite dalla crisi indotta da differenti situazioni esterne – inclusa ma non limitata alla conflittualità in Ucraina – vedono previsto uno stanziamento specifico indirizzato alla ristrutturazione delle attività produttive nei settori dell’olio d’oliva, degli agrumi, così come nel ramo lattiero-caseario associato alla produzione primaria quanto esemplificativa del latte ovino oltre quello caprino.
Verso un Futuro Sostenibile e Competitivo
La totalità di tali misure e interventi evidenzia un serio dossier di impegni, orientati a plasmare un avvenire che si presenti come sostenibile e competitivo per i settori agricolo e della pesca in Europa. Fondamentali sono aspetti come la transizione ecologica, le innovazioni in ambito tecnologico, l’assistenza economica rivolta agli agricoltori e ai pescatori, nonché l’importanza attribuita alla valorizzazione delle filiere agroalimentari insieme alla promozione dell’eccellenza qualitativa dei prodotti; tutti questi fattori contribuiscono in modo decisivo a garantire una resilienza duratura e una prosperità costante nel tempo per il comparto.
Riflessioni Finali: Coltivare il Futuro con Consapevolezza
L’arte dell’agricoltura ha da sempre significato saper aspettare. Essa implica attendere meticolosamente il momento propizio per seminare; richiede anche uno sguardo attento alla crescita delle piante e una capacità intuitiva nel prevedere gli umori imprevedibili del clima. Tale pazienza e questa profonda interazione con i cicli naturali rappresentano valori fondamentali che rischiano seriamente di svanire nell’ottica frenetica dell’epoca contemporanea.
Nell’attualità l’agricoltura di precisione ci fornisce una gamma impressionante di strumenti destinati all’ottimizzazione delle risorse e alla minimizzazione dell’impatto sull’ambiente. Attraverso sensori avanzati (droni inclusi) e software altamente specializzati possiamo vigilare sulle nostre coltivazioni in tempo reale, intraprendendo interventi specifici quando necessario. Tuttavia, occorre rammentare che questi strumenti tecnologici dovrebbero essere considerati soltanto come mezzi a supporto dei nostri obiettivi agrari piuttosto che finalità ultime.
Ciò cui davvero siamo chiamati ad affrontare è l’accoppiamento tra innovazione e saggezza tradizionale, riportando alla ribalta l’importanza dell’artigianalità agricola oltre al contatto diretto con il suolo stesso; necessita quindi rispettare rigorosamente anche quella diversità biologica tanto preziosa oggi più che mai. Solo attraverso tali presupposti avremo possibilità concrete di dar vita a un sistema agricolo autenticamente sostenibile: questo garantisce alimentazione sufficiente al nostro pianeta mentre salvaguarda integralmente sia le nostre condizioni sanitarie sia il nostro stato generale di benessere psico-fisico.
Di conseguenza, allora, quando assaporiamo qualsiasi prodotto vegetale – che sia frutta o ortaggi – riflettiamo sul sacrificio collettivo espresso da tanti lavoratori quotidianamente dedicati al loro accrescimento; ciò rappresenta benevolmente tutto ciò che si cela dietro ognuno dei piccoli morsi che gusteremo nel corso delle giornate future! Facciamo la nostra parte per promuovere un’agricoltura che rappresenti una risorsa vitale, culturale e estetica.