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- Aumento del 50% dei dazi su prodotti agricoli da Russia e Bielorussia.
- Tariffa sui fertilizzanti fino a 430 euro a tonnellata entro il 2028.
- 29 voti favorevoli alla Commissione INTA, 6 contrari e 2 astensioni.
Gli eurodeputati hanno dato il via libera a nuove disposizioni tariffarie che avranno un impatto notevole sul comparto agricolo europeo. La decisione, maturata in seno alla Commissione per il Commercio Internazionale del Parlamento Europeo (INTA) con un consenso di 29 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, prevede un rincaro dei balzelli su prodotti agricoli e concimi provenienti da Russia e Bielorussia. Tale iniziativa, volta a diminuire la dipendenza dell’UE da queste nazioni, suscita inquietudine tra gli agricoltori europei, che temono un incremento dei costi di produzione e una flessione della competitività.
Aumento dei Dazi: Dettagli e Obiettivi
La proposta ratificata stabilisce un incremento del 50% sulle imposte doganali applicate ai prodotti agricoli russi e bielorussi non già assoggettati ad altre tariffe. Tra le merci colpite da questo provvedimento figurano, a titolo esemplificativo, zuccheri, aceto, farine e alimenti per animali. Parallelamente, è previsto un progressivo aumento dei dazi sui fertilizzanti importati da questi paesi. In un primo momento, si applicherà un’aliquota del 6,5%, con gravami aggiuntivi variabili tra i 40 e i 45 euro per tonnellata nel biennio 2025-2026. Col passare del tempo, entro il 2028, l’importo di queste tariffe raggiungerà la considerevole cifra di 430 euro a tonnellata.
La finalità principale di queste misure è ridurre la vulnerabilità economica dell’Unione Europea nei confronti di Russia e Bielorussia, in particolare nel segmento dei fertilizzanti. La Commissione Europea ha messo in risalto come le importazioni di concimi a base di urea e azoto dalla Russia abbiano registrato un incremento significativo nel 2024, generando una condizione di fragilità per la sicurezza alimentare dell’UE. Si paventa, infatti, che la Russia possa sfruttare questa dipendenza come strumento di pressione politica ed economica nei confronti dell’Unione.
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Impatto sul Settore Agricolo Europeo
Le nuove tariffe eserciteranno un’influenza notevole sull’agricoltura europea. Da un lato, si auspica che possano incentivare la produzione interna di fertilizzanti, un comparto che ha patito le conseguenze delle importazioni a basso costo dalla Russia. Dall’altro, tuttavia, gli agricoltori esprimono il timore di un aumento dei costi operativi, in un frangente in cui i fertilizzanti costituiscono già una delle voci di spesa più rilevanti.
Il Copa e la Cogeca, le principali organizzazioni che rappresentano gli agricoltori europei, hanno manifestato forte preoccupazione in seguito all’esito del voto della Commissione INTA. In una dichiarazione congiunta, hanno biasimato la mancanza di un’adeguata valutazione d’impatto e l’assenza di misure atte a mitigare le conseguenze negative per gli operatori del settore. Secondo quanto affermato da Copa e Cogeca, un incremento dei costi per i fertilizzanti potrebbe condurre a un deterioramento della competitività, una diminuzione dei ricavi e potenziali squilibri che si ripercuotono sulla sicurezza alimentare dell’Unione Europea.

Reazioni e Prospettive Future
La decisione della Commissione INTA ha generato pareri divergenti. Inese Vaidere, che ricopre l’incarico di relatrice permanente per la Russia, ha affermato che l’incremento dei dazi contribuirà a impedire alla Russia di impiegare il mercato dell’UE per finanziare il suo apparato bellico. Ha inoltre evidenziato che la proposta concederà agli agricoltori il tempo necessario per adattarsi alla nuova realtà.
Ciononostante, Copa e Cogeca hanno rivolto un appello ai deputati del Parlamento Europeo affinché riconsiderino la proposta in occasione della prossima plenaria, calendarizzata per il 22 maggio a Bruxelles. Le organizzazioni agricole auspicano una disamina approfondita dell’impatto e l’individuazione di soluzioni alternative al fine di salvaguardare la capacità competitiva del comparto agricolo europeo.
Verso un’Agricoltura più Indipendente e Sostenibile
Le nuove misure tariffarie rappresentano una sfida per l’agricoltura europea, ma al contempo offrono l’opportunità di accelerare il percorso verso un modello più autonomo e sostenibile. La minore dipendenza dai fertilizzanti russi e bielorussi potrebbe favorire l’adozione di pratiche agricole innovative, quali l’utilizzo di concimi organici, la rotazione delle colture e una gestione integrata dei nutrienti.
È cruciale che l’Unione Europea sostenga gli agricoltori in questa fase di transizione, mettendo a disposizione incentivi economici, assistenza tecnica e promuovendo la ricerca e l’innovazione nel settore agricolo. Solamente in questo modo sarà possibile assicurare la sicurezza alimentare dell’UE, tutelare l’ambiente e garantire la redditività per gli agricoltori.
In tale contesto, è opportuno rammentare un principio fondamentale dell’agronomia: la legge del minimo, elaborata da Carl Sprengel e Justus von Liebig nel XIX secolo. Questa legge postula che la crescita di una pianta sia limitata dal nutriente presente nella quantità meno abbondante, anche se tutti gli altri elementi sono disponibili in misura sufficiente. Applicando questo concetto, risulta evidente l’importanza cruciale della disponibilità di fertilizzanti, in particolare quelli azotati, per la produttività agricola.
Parallelamente, è rilevante considerare una nozione avanzata in agricoltura: l’agricoltura di precisione. Questa metodologia si avvale di tecnologie all’avanguardia, come sensori, droni e sistemi di geolocalizzazione, per monitorare in tempo reale le condizioni del suolo e delle colture e somministrare i fertilizzanti in modo mirato, ottimizzando l’impiego delle risorse e riducendo l’impatto sull’ambiente.
Di fronte a queste nuove sfide, è indispensabile che agricoltori, ricercatori e decisori politici cooperino per individuare soluzioni innovative e sostenibili per il futuro dell’agricoltura europea. Solo così sarà possibile garantire un’agricoltura florida, resiliente e rispettosa dell’ambiente.