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- Taglio del 22% al budget PAC, perdita di 1 miliardo €/anno.
- La Commissione UE vuole il 24% di giovani agricoltori entro il 2040.
- Serve un piano strategico a lungo termine per l'agricoltura.
Attualmente si registrano proposte che mirano a operare un significativo abbattimento dei fondi allocati all’agricoltura, ponendo così in serio rischio la profittabilità delle aziende e complicando ulteriormente il processo di rinnovo generazionale nel settore. Il taglio del 22% al budget della PAC comporterà una perdita annuale per l’Italia vicina a un miliardo di euro, un vero e proprio colpo alla sostenibilità economica delle attività agricole. A seguito di questa difficile situazione, le associazioni professionali hanno deciso di reagire attivamente: è stata organizzata una grande manifestazione programmata a Bruxelles per il 18 dicembre.
L’Impatto della Riforma PAC sulle Aziende Agricole
La proposta di riforma della PAC solleva timori concreti riguardo al suo impatto sulle diverse tipologie di aziende agricole. Le simulazioni effettuate evidenziano possibili riduzioni importanti dei contributi per le aziende zootecniche da latte, per quelle specializzate in seminativi e per quelle che producono pomodoro da industria. In un contesto già caratterizzato da costi crescenti, questa diminuzione dei sostegni potrebbe mettere a dura prova la capacità delle imprese di mantenere la propria redditività. La perdita della distinzione tra FEAGA e FEASR, con l’inglobamento delle risorse agricole in un “fondo unico” insieme ad altre politiche UE, desta ulteriori preoccupazioni riguardo alla destinazione finale dei fondi e alla loro efficacia nel sostenere il settore primario.

- Ottimo articolo! 💪 Finalmente qualcuno che mette in luce......
- Tagli alla PAC? 😡 Un disastro annunciato per l'agricoltura......
- E se invece di sussidi, puntassimo su innovazione e agricoltura rigenerativa...? 🤔...
Giovani Agricoltori e Futuro del Settore
La questione riguardante i giovani agricoltori occupa una posizione fondamentale nel discorso sulla PAC. Mentre da un lato si osserva che la Commissione Europea intende raddoppiare il numero di giovani agricoltori entro il 2040, elevando tale percentuale dal 12% fino al 24%, dall’altro lato non vengono specificate le risorse indispensabili per conseguire tale traguardo. Pur esistendo numerosi giovani interessati a intraprendere una carriera in ambito agricolo, tali aspirazioni sono ostacolate dalla carenza di condizioni sia economiche sia strutturali volte a garantire una scelta effettivamente sostenibile. È imperativo sviluppare un piano strategico a lungo termine, orientato verso investimenti in qualità e diversificazione delle coltivazioni anziché sul mero incremento quantitativo o sull’adozione di monocolture tradizionali. Qualora non venga fornito alcun supporto concreto, si corre il rischio reale che l’agricoltura diventi un settore poco attraente per i più giovani, minando così seriamente gli equilibri futuri del comparto agricolo stesso.
Un Nuovo Paradigma per l’Agricoltura Europea
La situazione attuale nel panorama agricolo europeo esige una trasformazione radicale del pensiero agronomico tradizionale. Concentrarsi esclusivamente sull’incremento della produzione senza considerare le conseguenze ambientali non può essere più una priorità; al contrario, bisogna abbracciare modelli agricoli caratterizzati da maggiore sostenibilità, resilienza e attenzione per il nostro ecosistema naturale e per la biodiversità. Tale approccio implica investimenti significativi in agroecologia, diversificazione delle colture, allevamenti estensivi e una minore dipendenza dai prodotti chimici come pesticidi e fertilizzanti sintetici. È imprescindibile che la Politica Agricola Comune (PAC) faciliti questo passaggio verso il nuovo modello, incentivando le realtà produttive che mettono in atto pratiche rispettose dell’ambiente, contribuendo a generare un sistema alimentare giusto ed equilibrato.
Cari lettori, affrontiamo il tema senza mezzi termini: l’agricoltura rappresenta una disciplina millenaria ed intrinsecamente legata al bilanciamento fra esseri umani e ambiente circostante. Un concetto fondamentale da tenere presente – troppo spesso trascurato – consiste nella rotazione colturale; questa pratica favorisce il rinnovamento del suolo, evitando l’assottigliarsi dei nutrienti, così come minimizza i rischi connessi a infestazioni da parte di insetti nocivi o malattie vegetali, comportando quindi minori esigenze di applicazioni chimiche nei nostri campi. L’agricoltura si configura come un insieme complesso che non può prescindere dalla tradizione, ma abbraccia con vigore anche l’innovazione. L’emergente disciplina dell’agricoltura di precisione sfrutta strumenti sofisticati come sensori, droni e software avanzati per rendere più razionale il consumo delle risorse; ciò contribuisce a minimizzare gli sprechi ed elevare i livelli di efficienza. Grazie a queste tecnologie d’avanguardia è possibile effettuare un monitoraggio immediato delle condizioni pedologiche e vegetative, permettendo interventi altamente mirati nelle zone necessarie.
È tempo di riflettere: desideriamo un’agricoltura proiettata verso il futuro che tuteli il nostro ambiente oltre a garantire cibo salubre per tutti? Per raggiungere tale scopo è imperativo sostenere i giovani agricoltori promuovendo la ricerca innovativa. Inoltre occorre una revisione della PAC orientata alla sostenibilità e alla resilienza. Le decisioni che prendiamo oggi plasmeranno inevitabilmente il futuro del nostro sistema alimentare.
- Comunicato stampa della Commissione Europea sulla PAC e i giovani agricoltori.
- Comunicato stampa sull'adesione di CIA Abruzzo alla manifestazione di Bruxelles.
- Valutazione degli impatti della PAC sulle aziende agricole regionali.
- Comunicato stampa della Commissione Europea sulla strategia per il ricambio generazionale.








