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- Costa d'Avorio: 900.000 coltivatori con carta d'identità digitale.
- Costo conformità: 0,3604 dollari/kg per le multinazionali.
- Formazione: 320 giovani ivoriani per l'economia verde.
L’industria del cacao in Costa d’Avorio si trova ad affrontare una sfida cruciale a causa delle nuove normative dell’Unione Europea volte a contrastare la deforestazione globale. Queste regole impongono alle aziende che importano cacao di dimostrare che le loro catene di approvvigionamento non contribuiscono alla distruzione delle foreste, pena pesanti sanzioni. La Costa d’Avorio, leader mondiale nella produzione di cacao, si impegna a garantire la tracciabilità del suo cacao, ma i piccoli coltivatori temono di non poter sostenere i costi di adeguamento.
Le Nuove Normative UE e le Preoccupazioni dei Coltivatori
La normativa europea, denominata European Deforestation Regulation (EUDR), mira a porre fine alla deforestazione globale, in gran parte alimentata dai consumi europei. Per conformarsi a queste regole, la Costa d’Avorio ha implementato un sistema digitalizzato di vendita e acquisto del cacao. Tuttavia, cooperative e piccoli esportatori temono di non poter competere con le multinazionali occidentali, che dispongono di maggiori risorse finanziarie e umane.
Circa 900.000 coltivatori di cacao su un milione hanno già ricevuto una carta d’identità digitale, che fungerà anche da carta di credito. Con il nuovo sistema, gli agricoltori saranno pagati tramite operatori di telefonia mobile dopo che gli acquirenti avranno consegnato i semi di cacao ai porti, eliminando i pagamenti in contanti agli intermediari. Questo sistema, obbligatorio dal 1° ottobre, richiede investimenti significativi che molti non possono permettersi. Alcuni operatori del settore stimano che le multinazionali spenderanno almeno 200 franchi Cfa (0,3604 dollari) al chilogrammo per conformarsi alla normativa, un costo insostenibile per le cooperative.

TOREPLACE = “Crea un’immagine iconica in stile neoplastico e costruttivista. Visualizza una pianta di cacao stilizzata con forme geometriche pure, linee verticali e orizzontali che rappresentano la tracciabilità. Aggiungi una figura umana stilizzata che rappresenta un coltivatore di cacao, e un albero che rappresenta la foresta. Utilizza una palette di colori freddi e desaturati. L’immagine non deve contenere testo e deve essere facilmente comprensibile.”
- Ottima iniziativa per un cacao più etico e sostenibile! 👍🏼......
- Normative UE eccessive che penalizzano i piccoli coltivatori? 🤔......
- E se la vera svolta fosse nell'agroforestazione? 🌳......
Il Ruolo della Blockchain nella Tracciabilità del Cacao
Per affrontare le sfide della tracciabilità, la Costa d’Avorio sta esplorando l’uso della blockchain. Questa tecnologia permette di veicolare informazioni in modo trasparente, autenticato, sicuro e immutabile. Trusty, una startup con sede a Pescara, ha sviluppato un sistema di tracciabilità basato sulla blockchain, implementato attraverso progetti come Fair & trusty trade e Green horizons.
Alessandro Chelli, CEO di Trusty, spiega che la blockchain è essenziale per promuovere filiere giuste, dove il produttore di cioccolato è trasparente riguardo ai pagamenti agli agricoltori. Il progetto Fair & trusty trade ha collaborato con aziende come Domori e Comoé equitable, coinvolgendo cooperative locali come Agrimagni e Yosran. La tracciabilità ha inciso positivamente sulla supply chain, aumentando i guadagni degli agricoltori.
Nonostante i benefici, l’implementazione della blockchain ha incontrato resistenze pratiche, come la mancanza di connessione e l’analfabetismo digitale. Trusty ha sviluppato funzionalità offline e una raccolta dati intuitiva per superare questi ostacoli. Il programma Green horizons si propone di formare 320 giovani ivoriani a rischio di esclusione, offrendo sbocchi occupazionali nell’economia verde e nel settore agropastorale, e fornendo competenze inerenti alla tracciabilità.
La Collaborazione tra UE e Costa d’Avorio per un Cacao Sostenibile
L’Unione Europea e la Costa d’Avorio collaborano per garantire la produzione di cacao sostenibile. A partire dal 2025, la normativa EUDR proibirà la commercializzazione di prodotti legati alla deforestazione. La Costa d’Avorio, consapevole delle sfide, sta implementando strumenti per affrontarle e continuare a esportare cacao verso l’UE.
Aziende come Cayat, pioniere della tracciabilità, si affidano alle cooperative e vendono il loro cacao a un prezzo più alto, investendo nel monitoraggio dei loro membri. Robert Yao Nguettia, segretario di Cayat, spiega che scannerizzando il codice sui sigilli, è possibile tracciare l’origine del cacao e garantire che non provenga da aree disboscate o protette. La cooperativa supporta anche i produttori, insegnando loro buone pratiche agricole per evitare la deforestazione.
La Costa d’Avorio sta creando un sistema nazionale di tracciabilità, geolocalizzando ogni appezzamento di terreno e digitalizzando i pagamenti. Yves Brahima Koné, direttore generale del Conseil Café Cacao, afferma che chi non ha una carta elettronica non potrà più vendere il proprio cacao, garantendo la tracciabilità e permettendo di pagare un premio agli agricoltori.
Verso un Futuro Sostenibile per il Cacao Ivoriano
La Costa d’Avorio si trova di fronte a una sfida complessa ma cruciale. La conformità alle normative UE richiede una trasformazione radicale della filiera del cacao, con investimenti significativi e un forte impegno per la sostenibilità. L’uso della blockchain e la collaborazione tra UE e Costa d’Avorio rappresentano passi importanti verso un futuro in cui il cacao possa essere prodotto in modo etico e sostenibile, proteggendo le foreste e garantendo un reddito equo ai coltivatori.
Riflessioni Finali: Un’Opportunità per l’Agricoltura Sostenibile
L’agricoltura, in ogni sua forma, è un’arte delicata che richiede un equilibrio tra produttività e rispetto per l’ambiente. Nel caso del cacao, una nozione base di agricoltura ci insegna che la consociazione di colture, ovvero la coltivazione di diverse specie nello stesso appezzamento, può migliorare la salute del suolo e ridurre la necessità di pesticidi.
In un’ottica di agricoltura avanzata, potremmo considerare l’implementazione di sistemi agroforestali complessi, dove il cacao cresce all’ombra di alberi da legname e da frutto. Questo non solo preserva la biodiversità, ma crea anche fonti di reddito aggiuntive per i coltivatori, rendendoli meno dipendenti dalla sola produzione di cacao.
La sfida della Costa d’Avorio ci invita a riflettere sul nostro ruolo di consumatori. Ogni volta che acquistiamo un prodotto, abbiamo il potere di sostenere pratiche agricole sostenibili e di contribuire a un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente. Scegliere cioccolato proveniente da filiere trasparenti e certificate è un piccolo gesto che può fare una grande differenza.