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- Livelli acqua dighe dimezzati rispetto al 2024, anno già critico.
- Riattivare pompe Bradano per trasferire 300 litri/secondo a Ginosa.
- Perdite nel 2024 superiori a 1 miliardo di euro.
Un grido d’allarme per l’agricoltura
La regione Puglia sta vivendo una drammatica penuria di acqua, con temperature che hanno toccato i 38 gradi già all’inizio di giugno del 2025. Questo scenario allarmante mette in pericolo l’avvenire del settore agricolo, soprattutto nelle zone di Foggia e Taranto. I livelli di acqua nelle dighe regionali sono calati della metà rispetto al 2024, un anno già caratterizzato da una grave siccità. Coldiretti Puglia lancia un appello urgente per interventi tempestivi, al fine di prevenire il collasso delle attività agricole e zootecniche in ampie aree del territorio.
L’organizzazione agricola evidenzia l’urgenza di rimettere a nuovo le infrastrutture idriche esistenti, ma attualmente non funzionanti. Nel tarantino, è indispensabile riattivare il sistema di pompaggio sul fiume Bradano, attivando almeno due pompe capaci di trasferire 300 litri al secondo nella vasca di raccolta in contrada Girifalco a Ginosa. Parallelamente, è fondamentale potenziare l’infrastruttura sul fiume Tara, per garantire un flusso di 600 litri al secondo verso la rete irrigua ARIF a servizio di Massafra e Palagiano e, tramite la condotta Paoloni, verso le zone di Castellaneta e Palagianello.
Soluzioni immediate e a lungo termine per la crisi idrica
Oltre al ripristino degli impianti esistenti, Coldiretti Puglia suggerisce soluzioni inedite per far fronte alla scarsità idrica. Tra queste, il riavvio dei pozzi di Palagianello, che nel 2024 avevano fornito temporaneamente 100 litri al secondo, e l’impiego delle acque di scarico depurate prodotte dagli impianti di Ginosa, Ginosa Marina e Castellaneta. Queste acque, equivalenti a 70 litri al secondo, potrebbero essere introdotte nella rete consortile, ma richiedono un collegamento immediato agli attuali sistemi irrigui.
Sul fronte delle infrastrutture, Coldiretti sottolinea la necessità di riattivare i pozzi consortili non più in uso, inclusi quelli degli acquedotti rurali che servono l’area pedemurgiana tarantina. Tra i siti che necessitano di riattivazione si trovano i pozzi nelle contrade Serra di Stinge e Bosco a Laterza, nella contrada Rosario a Castellaneta e nelle contrade Cunegonda ed Estingeta a Mottola. Si ritiene inoltre essenziale completare ed espandere la rete irrigua in corso di realizzazione nell’agro di Martina Franca.

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Infrastrutture strategiche e aiuti per le imprese agricole
Alfonso Cavallo, presidente regionale di Coldiretti, ha denunciato la drastica riduzione dei volumi di acqua contenuta negli invasi regionali, quasi dimezzati rispetto all’anno precedente. C’è il timore che l’estate del 2025 possa arrecare danni ancora più gravi alle coltivazioni, che già nel 2024 avevano subito perdite superiori al miliardo di euro. Per affrontare questo problema, Coldiretti spinge per un programma strutturale di bacini artificiali per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, sottolinea l’importanza di portare a termine la diga di Saglioccia in agro di Altamura, mai entrata in funzione nonostante sia stata edificata negli anni ’80, e di ripristinare la diga del Pappadai, fondamentale per trasportare fino a 20 miliardi di litri d’acqua dal fiume Sinni e servire l’Alto Salento.
Coldiretti ha inoltre richiesto urgentemente al Governo di velocizzare l’elargizione dei fondi destinati alle assicurazioni agricole e di avviare un ripensamento approfondito del sistema di gestione del rischio, rivelatosi inadeguato di fronte agli eventi meteorologici estremi.
Il valore complessivo assicurato per le produzioni agricole in Italia ha raggiunto la cifra di miliardi di euro, coinvolgendo un numero di aziende che si aggira intorno alle 65.000 unità. Tuttavia, in assenza di acqua disponibile, nemmeno le polizze assicurative potranno salvare i raccolti.
Un futuro sostenibile per l’agricoltura pugliese: la sfida dell’innovazione
La crisi idrica in Puglia costituisce una sfida complessa che richiede un approccio integrato e sostenibile. È fondamentale investire in infrastrutture idriche efficienti, incentivare l’uso di tecnologie innovative per il risparmio idrico e supportare le imprese agricole nell’adozione di pratiche agricole capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici. Solo attraverso un impegno congiunto di istituzioni, aziende e comunità locali sarà possibile assicurare un futuro florido per l’agricoltura pugliese.
Amici lettori, di fronte a questa situazione, è fondamentale ricordare l’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche. Un concetto base dell’agricoltura è l’irrigazione a goccia, una tecnica che permette di fornire acqua direttamente alle radici delle piante, riducendo al minimo gli sprechi. Ma possiamo spingerci oltre, verso l’agricoltura di precisione, che utilizza sensori e dati per ottimizzare l’irrigazione in base alle reali esigenze delle colture. Riflettiamo su come le nostre scelte quotidiane, dal consumo di acqua in casa all’acquisto di prodotti alimentari, possano contribuire a preservare questa risorsa preziosa per le generazioni future.
- Comunicato Coldiretti sulla desertificazione e siccità in Puglia, dati e allarmi.
- ARIF Puglia, attività antincendio a Taranto: dettagli sui presidi e geolocalizzazione.
- Pagina ufficiale di AQP sull'emergenza idrica in Puglia e soluzioni intraprese.
- Informazioni sul Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto e il sistema Bradano-Agri-Sinni.