E-Mail: [email protected]
- Il parlamento europeo ha approvato con 317 voti una risoluzione sulla pac.
- Riconosciuti circa 200.000 persone esposte allo sfruttamento in agricoltura.
- Visione a lungo termine ue: 10 obiettivi condivisi per le zone rurali.
Il Parlamento Europeo, attraverso una delibera datata 7 maggio 2025, ha tracciato una prospettiva ambiziosa per il budget futuro dell’Unione Europea (UE) relativo al periodo 2028-2034. All’interno di un panorama geopolitico, economico e ambientale in rapido cambiamento, l’assemblea ha posto l’accento sull’indispensabilità di un bilancio duttile e reattivo alle crescenti aspettative dei cittadini europei. La risoluzione, approvata con 317 voti favorevoli, 206 contrari e 123 astensioni, manifesta una forte preoccupazione riguardo all’idoneità dell’attuale limite di spesa, equivalente all’1% del prodotto interno lordo dei 27 Stati membri dell’UE, ritenuto insufficiente per fronteggiare le molteplici criticità e difficoltà che l’Unione si trova a dover affrontare.
I membri del Parlamento hanno espresso una chiara opposizione all’idea di ripetere il modello del dispositivo per la ripresa e la resilienza, imperniato sui “Piani Nazionali Unici”, proponendo invece una struttura che assicuri trasparenza, controllo da parte del parlamento e coinvolgimento delle autorità regionali e locali, oltre a tutti gli attori interessati. Un punto nodale della risoluzione concerne la Politica Agricola Comune (PAC), per la quale il Parlamento ha richiesto un bilancio più adeguato e adeguato all’inflazione, allo scopo di preservarne il valore reale nel corso del tempo.

Prompt per l’AI:
Un’immagine iconica e concettuale nello stile dell’arte neoplastica e costruttivista che raffigura le principali entità coinvolte nella riforma della PAC. Al centro, una stilizzazione geometrica di un campo coltivato, rappresentato da linee orizzontali e verticali che si intersecano, simboleggiando l’agricoltura. Sopra il campo, una rappresentazione astratta del Parlamento Europeo, composta da forme geometriche che evocano un edificio moderno, con particolare enfasi sulle linee verticali. A destra, una figura stilizzata che rappresenta un agricoltore, composta da forme geometriche semplici e riconoscibili, come un triangolo per il corpo e un cerchio per la testa. Lo stile dell’immagine deve essere caratterizzato da una palette di colori perlopiù freddi e desaturati, come il blu, il grigio e il verde pallido, con l’uso di forme geometriche pure e razionali. L’immagine non deve contenere testo e deve essere semplice, unitaria e facilmente comprensibile.
Il no al Fondo Unico e la difesa della PAC
Il Parlamento Europeo ha respinto con decisione la proposta di un “Fondo per la Competitività” che avrebbe inglobato diversi programmi già esistenti, inclusi quelli diretti alla PAC e alla politica di coesione. I parlamentari hanno invece sostenuto con forza la creazione di un fondo specifico, in grado di attivare investimenti sia dal settore pubblico che da quello privato tramite meccanismi di condivisione dei rischi supportati dall’UE. Al centro della discussione è affiorato il tema delle risorse idriche, con la richiesta di una gestione più efficiente a livello europeo e un’attenzione particolare alle regioni del Mediterraneo, gravemente colpite dalla siccità.
La Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) ha espresso soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti che sollecitano un bilancio potenziato e mirato per la PAC, riparametrato all’inflazione, e per l’opposizione all’inclusione della PAC in un fondo unificato per ciascun Stato membro. Confagricoltura ha accolto positivamente l’orientamento del Parlamento Europeo contrario alla proposta del Fondo Unico, ribadendo che la PAC deve rimanere una linea politica europea solida, ben finanziata e non frazionata in strumenti su scala nazionale.
- Finalmente una PAC che guarda al futuro dell'agricoltura 🚀......
- Temo che questa PAC non risolva i veri problemi degli agricoltori 😔......
- PAC: un'occasione persa per ripensare il ruolo dell'agricoltore 🤔......
Lotta al caporalato e dignità del lavoro agricolo
Un incontro al Parlamento Europeo a Bruxelles, organizzato dalla FLAI-CGIL e dal gruppo dei Socialisti e Democratici, ha focalizzato l’attenzione sul futuro dell’agricoltura, con un’attenzione particolare ai diritti dei lavoratori del settore agroalimentare, alle retribuzioni, alla sicurezza e alla dignità. Il segretario generale della FLAI-CGIL, Giovanni Mininni, ha auspicato una PAC rinnovata che non venga sacrificata a favore degli armamenti e che rafforzi la condizionalità sociale.
L’evento è stato tristemente segnato dall’incidente avvenuto ad Adrano, in Sicilia, dove tre braccianti agricoli hanno perso la vita, un evento che ha riportato in primo piano l’urgenza di migliorare le condizioni di lavoro e di vita di chi lavora nei campi. Jean Rene Bilongo, presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto, ha messo in luce una zona di precarietà occupazionale in agricoltura che coinvolge circa 200.000 persone, esposte a differenti forme di sfruttamento, caporalato, prostituzione e violenza.
Verso un’agricoltura europea più forte e sostenibile
L’eurodeputato Antonio Decaro ha confermato il voto favorevole del Parlamento Europeo a due emendamenti chiave per irrobustire la PAC, con lo scopo di assegnare maggiori risorse per contrastare l’inflazione, le crisi globali e i cambiamenti climatici. Le modifiche approvate richiedono un incremento delle risorse destinate alla PAC, al fine di contenere le ripercussioni della crisi inflattiva e prevenire rischi per la solidità economica di molte aziende del settore.
Il primo emendamento approvato mira a consolidare il fondo agricolo e a proteggerlo da possibili riduzioni, identificando al contempo nuove fonti di finanziamento esterne alla PAC, orientate a far fronte a calamità naturali e a premiare pratiche agricole e forestali idonee a contrastare i cambiamenti climatici, tutelare la biodiversità e salvaguardare i territori. Il secondo emendamento si fonda sull’esigenza di supportare gli agricoltori europei di fronte a sfide sempre più ardue, tra cui l’instabilità geopolitica, l’aumento dei costi dei fattori produttivi e gli effetti crescenti del clima sull’attività agricola.
L’orizzonte del 2040: una visione a lungo termine per le zone rurali
La Commissione Europea ha elaborato una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE fino al 2040, riconoscendo il ruolo cruciale di queste aree per l’identità e il potenziale economico dell’Europa. L’intento è quello di dare un nuovo impulso alle zone rurali, modificandone l’immagine e sviluppando nuove opportunità, incentivando una maggiore partecipazione delle comunità locali. La pandemia di COVID-19 e la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina hanno ulteriormente evidenziato il ruolo centrale svolto dalle zone rurali per la resilienza dell’Europa, accrescendo le preoccupazioni per la sicurezza alimentare, l’autonomia strategica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la conservazione delle risorse naturali.
La visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE ha individuato 10 obiettivi condivisi e 4 ambiti di intervento per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040. Per conseguire tali obiettivi, la Commissione si è impegnata a sviluppare un patto rurale che mobiliterà le autorità pubbliche e i portatori di interessi a rispondere ai bisogni e alle aspirazioni degli abitanti delle zone rurali, e ha introdotto un piano d’azione rurale dell’UE con 30 azioni che la Commissione dovrà attuare in una serie di settori d’intervento dell’UE.
Verso un futuro agricolo più equo e sostenibile: riflessioni conclusive
La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta un pilastro fondamentale per l’Unione Europea, un investimento nel futuro del nostro continente. Ma cosa significa, in termini concreti, per un agricoltore? Immagina la PAC come un ombrello protettivo, un sostegno che aiuta a mitigare i rischi legati al clima, ai mercati e alle fluttuazioni dei prezzi. Una nozione base di agricoltura ci ricorda che la diversificazione delle colture e delle attività agricole è una strategia chiave per aumentare la resilienza di un’azienda agricola. La PAC, con i suoi strumenti di sostegno al reddito e agli investimenti, può incentivare gli agricoltori ad adottare pratiche innovative e sostenibili, come l’agricoltura di precisione o l’agroecologia.
Ma l’agricoltura moderna non può prescindere dalla tecnologia. Una nozione di agricoltura avanzata ci porta a considerare l’importanza dei sistemi di monitoraggio satellitare, dei sensori remoti e dell’intelligenza artificiale per ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dei prodotti. La PAC, in questo contesto, può svolgere un ruolo cruciale nel promuovere la digitalizzazione del settore agricolo, sostenendo la formazione degli agricoltori e l’adozione di tecnologie innovative.
Riflettiamo, infine, sul ruolo dell’agricoltura come custode del territorio e della biodiversità. Un’agricoltura sostenibile non è solo una necessità economica, ma anche un imperativo etico. La PAC, con i suoi strumenti di sostegno alle pratiche agroambientali, può incentivare gli agricoltori a preservare il paesaggio, a proteggere le risorse naturali e a promuovere la biodiversità, contribuendo a creare un futuro più verde e prospero per tutti. È fondamentale che le imprese agricole abbiano la stabilità necessaria per migliorare la loro competitività sui mercati internazionali. L’Unione europea sia pronta ad affrontare queste sfide.
È cruciale che le aziende agricole godano della solidità indispensabile per potenziare la loro capacità competitiva nel contesto dei mercati globali.
* Occorre che le imprese agricole godano della necessaria costanza, fattore determinante per potenziare la loro forza competitiva negli scenari dei mercati esteri.