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Come può la crisi idrica in Sicilia mettere a rischio l’agricoltura locale?

Le associazioni Cia e Confagricoltura lanciano un appello urgente per salvare il settore agricolo siciliano, messo in ginocchio dalla siccità e dalla mancanza di risorse idriche.
  • La stima dei danni complessivi ammonta a 2 miliardi di euro.
  • La produzione di grano è crollata del 60%, con un 80% in meno di foraggio nelle province di Catania e del basso ennese.
  • Gli invasi sono a secco, con il 50% in meno di acqua invasata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Le associazioni Cia e Confagricoltura hanno lanciato un appello disperato per chiedere interventi urgenti a sostegno del settore agricolo. «La gente per strada, in città, non percepisce il dramma delle aziende agricole. Stiamo esalando l’ultimo respiro. Serve un intervento rapido per affrontare la prossima campagna produttiva. Le aziende non hanno prodotto ricavi. Attenzione, ricavi, non utili. Se si ferma l’agricoltura, si ferma tutta l’economia», ha dichiarato Vincenzo Romeo, vicepresidente di Confagricoltura Catania, durante un incontro presso la Camera di Commercio etnea.

Le due associazioni, Cia Sicilia orientale e Confagricoltura Catania, hanno unito le forze per far sentire la loro voce inascoltata dalla politica. I presidenti di Cia e Confagricoltura, Giosuè Catania e Giosuè Arcoria, hanno ribadito la necessità di un intervento immediato, soprattutto alla luce dell’insediamento del nuovo Parlamento europeo. «Da mesi attendiamo lo stato di eccezionalità e la declaratoria per delimitare le zone colpite dalla siccità e dalla mancanza di risorse idriche. Il governo regionale deve far valere le ragioni della Sicilia nei confronti del Ministro dell’Agricoltura e del governo nazionale, che si sono dimostrati disattenti e superficiali nei confronti del Sud», hanno affermato.

Due Miliardi di Danni: Senza Acqua, il Futuro è Incerto

Le stime dei danni complessivi riportate da Cia e Confagricoltura ammontano a circa 2 miliardi di euro. «Non piove da un anno e la Sicilia è ormai equiparata alle regioni del Nord Africa per la perenne siccità e la crisi climatica. Gli invasi sono a secco, con il 50% in meno di acqua invasata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 260 milioni di m³ di acqua contro i 120 milioni di m³ utilizzabili. La diga di Pozzillo registra un ammanco del 90%, senza speranza di utilizzo per la Piana di Catania. Non sono previsti fenomeni piovosi nelle prossime settimane e le temperature torride continuano a stringere la Sicilia in una morsa di fuoco», hanno spiegato i rappresentanti di Cia SO e Confagricoltura Catania.

Un paradosso è rappresentato dall’invaso di Lentini, dove l’acqua non può essere utilizzata a pieno regime. Le associazioni puntano il dito sulla mancata riforma dei Consorzi di Bonifica, ferma da 29 anni. Il piano idrico, con una dotazione di 1,6 miliardi, rischia di essere un altro flop, con 31 progetti bocciati e interventi non conclusi per il completamento dell’invaso Pietrarossa e la pulizia degli scarichi di fondo degli invasi.

La produzione di grano è crollata del 60%, portando a un impoverimento continuo del tessuto economico e sociale del territorio. Le statistiche di Cia e Confagricoltura parlano di un 60% in meno di produzione di grano in Sicilia e di un 80% in meno di foraggio nelle province di Catania e del basso ennese. Centinaia di campi cerealicoli sono vicini alla desertificazione e il prezzo del grano, nonostante la scarsità, registra prezzi poco remunerativi, condannando la Sicilia alle importazioni di grani di dubbia provenienza e cattiva qualità.

La Situazione nelle Aree Interne e le Richieste delle Associazioni

La situazione è particolarmente grave nelle aree interne, destinate allo spopolamento. Gli allevatori sono costretti a portare a macellazione i capi anziani e almeno 2000 ettari di agrumeti sono in abbandono, con un essiccamento irreversibile delle chiome. «Quest’anno non ci saranno carciofi, né ortaggi, né olive», hanno dichiarato Catania e Arcoria. La produzione di ortaggi e olive è compromessa dalla mancanza di piogge per un anno intero. In molti comuni, l’acqua potabile è razionata e si assiste a lunghe turnazioni a causa degli invasi vuoti e delle reti fatiscenti.

Le organizzazioni chiedono la declaratoria di eccezionalità della crisi climatica in Sicilia e misure di sospensione e deroga dei pagamenti per le aziende agricole (imposte, tributi, assuntori di manodopera). Inoltre, richiedono l’esonero dai ruoli consortili irrigui ordinari per gli ultimi due anni e l’individuazione di forme di ristoro economico per le aziende agricole. È necessario utilizzare le poche risorse idriche disponibili per salvare le campagne e affrontare le gravi responsabilità della Regione, che non è stata in grado di captare e conservare le acque piovane nel sottosuolo, depurare le acque reflue e intervenire nella manutenzione e sostituzione delle condotte colabrodo, responsabili di perdite vicine al 50%.

Fake News e Smentite sull’Emergenza Idrica

In un contesto già critico, la diffusione di fake news sull’emergenza idrica ha ulteriormente aggravato la situazione. Il 17 luglio 2024, l’Amap ha smentito le notizie circolate sui social network riguardanti il razionamento idrico a Palermo. In una comunicazione ufficiale, l’azienda ha dichiarato che il contenuto riportato nel post non corrispondeva al vero e ha riservato il diritto di adire le vie legali contro chi diffonde notizie false, creando disagi alla cittadinanza di Palermo. L’Amap ha precisato che qualsiasi variazione sulle modalità di erogazione idrica sarà comunicata agli utenti attraverso i canali ufficiali e nei tempi opportuni.

Il governatore della Regione, Renato Schifani, ha bocciato il piano di razionamento dell’acqua a Palermo previsto per lunedì prossimo. In una nota durissima inviata all’amministratore unico dell’Amap, Alessandro Di Martino, Schifani ha chiesto di fermare il piano di razionamento, sottolineando l’importanza di una gestione più oculata delle risorse idriche.

Bullet Executive Summary

La crisi idrica e agricola in Sicilia rappresenta una minaccia esistenziale per il settore agricolo e per l’intera economia regionale. Le associazioni Cia e Confagricoltura hanno lanciato un appello disperato per interventi urgenti, mentre la siccità continua a devastare le coltivazioni e a impoverire il tessuto economico e sociale del territorio. La situazione è aggravata dalla diffusione di fake news sull’emergenza idrica, che ha portato a smentite ufficiali e a interventi del governo regionale.

In agricoltura, una nozione base correlata al tema è l’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche. La capacità di conservare e utilizzare efficacemente l’acqua è cruciale per garantire la produttività agricola e la sicurezza alimentare, soprattutto in regioni soggette a siccità. Una nozione avanzata è l’uso di tecnologie di precisione per l’irrigazione, come i sistemi di irrigazione a goccia controllati da sensori, che possono ottimizzare l’uso dell’acqua e ridurre gli sprechi.

La crisi attuale in Sicilia ci ricorda quanto sia vitale adottare pratiche agricole sostenibili e innovative per affrontare le sfide climatiche e garantire un futuro prospero per le comunità agricole. Riflettiamo su come possiamo contribuire a sostenere queste pratiche e a promuovere una gestione responsabile delle risorse naturali.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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